Personaggio: L
Anime: Death Note
Fine: felice
Genere: ⚪
Avvisi: Kira non è mai esistito e il tutto si svolge in un'epoca moderna.
L'orfanotrofio non è lo stesso dell'anime, bensì uno completamente inventato, a Londra
___________________________________________Anni prima
Era una mattina abbastanza soleggiata.
La bambina dai capelli (c/c) legati in due codine alte correva per l'orfanotrofio.
Una ragazza più grande, Mary, la rincorreva, urlandole di smettere di correre.
La risposta della piccola?
"Voglio andare da L!".L era, rispetto a lei, più grande di tre anni.
Passava tutto il tempo a mangiare dolci e a risolvere enigmi.Sfinita, Mary si fermò, lasciando che (T/n) andasse a bussare alla porta di L.
La piccola manina della bimba toccò il legno della porta.
Per la prima volta, era quasi incerta.
Doveva bussare? E se gli avesse dato fastidio?No, macché, L le voleva bene.
Bussò, piano, con poca forza, in modo tale che solo lui sentisse.
La bimba sentì i passi di L avvicinarsi.
E poi la porta si aprì.
Rivelò la figura di un ragazzo alto (sempre rispetto a lei, all'ora era forse 1.45/1.50 cm), con una zazzera di capelli corvini spettinati e due grosse occhiaie si facevano largo al di sotto dei suoi occhi, anch'essi scuri.
Tutto faceva contrasto con la pelle chiara, che dava quasi l'idea che fosse un cadavere.La bimba gli abbracciò una gamba e L le accarezzò la testa, con affetto, come se fosse un fratello maggiore.
(T/n) aveva spiegato a Mary che voleva tanto bene a Lawliet, e che voleva stare con lui sempre.
Ma non come fratellone.
Gli voleva bene oltre il limite dell'amicizia.Mary aveva sorriso.
E le aveva rimboccato le coperte.
Le aveva dato un bacio sulla fronte e le aveva detto che l'amore è troppo grande per essere compreso da una bimba piccola come lei.Tornando a noi.
L andò a prendere le scarpe.
(T/n): -Uhm? Dove andiamo L?
L: -Non voglio stare in camera
(T/n): -E dove andiamo?
L: -In un posto
(T/n): -In un posto dove?
L: -Lo scoprirai
Detto questo, il maggiore uscì dalla stanza, porgendo una caramella alla minore e poi se la mise sulle spalle, portandola in giardino.
(T/n): -L, io sono grande. So camminare da sola
L: -Non devi sforzarti, lo sai
(T/n) mise il broncio.
Era nata con una malformazione al muscolo cardiaco che, facendo sforzi troppo grandi, non pompava il sangue al ritmo giusto e l'ossigeno non veniva portato correttamente in tutto il corpo.L girò a destra, trovandosi davanti a un muro, ricoperto da edera.
(T/n) riuscì a scendere dalle spalle del ragazzoL: -Non muoverti
Si chinò e spostò delle foglie, scoprendo un varco abbastanza ampio e largo
L sorrise
L: -Prima le signore
(T/n): -Io sono una signorina
L: -Perdoni la mia sfrontatezza
(T/n) ridacchiò ed entrò nel passaggio trovandosi, poco dopo, in un ampio giardino, con varie piante di rose di tanti colori diversi.
Alberi carichi di frutti, come pesche e albicocche, dato che era il periodo.
La piccola era estasiata, si guardava intorno con occhi sbarrati e con un sorriso enorme sul volto.
Abbracciò l'amico
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{One Shots - Anime x Reader} [in corso]
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