"Allora?!"
In quel momento James guardò attentamente i due padri che per vari secondi se ne rimasero in completo silenzio.
"Che cosa succede?"
"Ma niente tesoro!" Rispose Harry sbuffando leggermente. "Che cosa deve essere successo, su!"
A quel punto James sorrise con aria compiaciuta, avendo intuito che cosa fosse successo veramente fra di loro, dato il fatto che il proprio pigiama era indossato alla rinfusa e sbottonato male.
"Mmm, va beh! Farò finta di crederci! Dai, adesso vado a dormire, sono stanco. Ci vediamo per cena!"
"Ok, a dopo tesoro!" Rispose quindi Harry senza degnarlo di uno sguardo, provando quindi a guardare tutto tranne che i suoi occhioni verde smeraldo così identici ai suoi e alla nonna Lily.
Una volta che il giovane chiuse la porta, Harry arrossì maggiormente e Draco nel guardarlo scoppiò a ridere divertito. Suo marito era davvero buffo!
"Ehi, sei diventato un pomodoro. Rilassati!"
"Merlino, Draco ci scherzi anche?! Non voglio nemmeno immaginare la sua faccia se ci avesse visti abbracciati e..." Disse per poi fermarsi nell'immediato, in quanto il suo cuore era alle stelle.
Malfoy sorrise teneramente. "Ma non è successo amore mio. Stai tranquillo!"
Harry gli sorrise intensamente e poi alla fine, lo baciò con gran passione, una brama che aumentava a seconda dei loro baci e anche dei minuti che passavano, fino a che non suonò il campanello di casa e in quel momento i due sposi si fermarono.
"Chi è ora?!" Domandò Draco per poi sbuffare sonoramente e guardare verso la porta di casa.
"Boh, non saprei. Andiamo a vedere!" Rispose allora Harry prendendolo poi per mano avvicinandosi così alla grande porta vicino il bel salotto di Grimmauld Place e aprire, vedendo in un secondo istante di chi si trattava.
"Salve, io sono Mark Crouch. Stavo cercando James Lucius Potter/Malfoy. Mi ha detto che abita qui." Sorrise imbarazzato.
In quel momento, Draco lo squadrò dall'altro verso il basso, notando che era un ragazzo alto, muscoloso, magro, con folti capelli neri e due ampi occhi color nocciola ed Harry annuì con un sorriso.
"Certo, accomodati pure! Adesso te lo chiamo."
"Non ricordi che ci ha detto che stava riposando?" Domandò a quel punto il biondo con un tono di voce piuttosto rigido, un qualcosa che però non scompose nessuno dei due uomini.
"Sì." Rispose Harry. "Ma sono certo che a James faccia piacere lo stesso." Disse per poi fare un bel sorriso a Mark. "Vieni, ti accompagno verso la sua stanza."
"Ce lo porto io, Harry, tranquillo, così facciamo anche due chiacchiere."
"No, non credo che sia il caso amore, almeno non adesso. Lasciali stare, mh?"
Harry infatti sapeva perfettamente quanto Draco fosse protettivo nei confronti di suo figlio e più che chiacchiere, il biondo platino si sarebbe ritrovato ad intimorire Mark e Harry non lo desiderava proprio; anche perché James gli avrebbe tenuto il muso per giorni, se non mesi e Potter non voleva altri attriti nella loro famiglia, come se non ce ne fossero già stati abbastanza.
A quelle parole Draco quindi si voltò verso di lui e come se avesse compreso i suoi pensieri gli lanciò un'occhiata.
"D'accordo, come desideri."
Harry allora gli sorrise radioso e con un gesto frenetico, portò Mark da James che in realtà in quel momento non stava dormendo affatto, ma scrivendo delle cose al computer per svolgere alcune faccende importanti di lavoro.
Appena i due ragazzi si videro, entrambi corsero velocemente l'uno verso l'altro per poi stringersi ridendo felici, nel mentre Harry se ne andò subito, chiudendo così la porta.
Il moro appunto si sentiva di troppo, dato che tra James e Mark c'era un qualcosa di cui suo padre Harry e lo stesso Draco non erano pienamente conoscenti, ma si vedeva lontano un chilometro che quei due si amavano molto e Potter vedendo la potenza dei loro sguardi felici si ripromise che non avrebbe permesso a niente e a nessuno di impedirgli di vivere una cosa così bella ed importante.
James aveva davvero bisogno di lui, così come Mark dell'altro.
"Hai fatto?"
"Sì, amore." Sorrise il moretto una volta che lo raggiunse per poi abbracciarlo con forza. "Ti va una camomilla?"
"Ok. Ne ho proprio bisogno, magari mi rilasso un attimo." Sorrise.
Harry quindi lo baciò e accarezzandogli teneramente la schiena la sentì rigida come un tamburo, o esattamente come un cemento armato, ma tutto sommato il biondo alla fine si rilassò dato che Harry aveva il potere di calmarlo e tranquillizzarlo come non mai, anche se Mark non era nelle sue più sincere simpatie.
Draco infatti temeva che James avrebbe sofferto moltissimo, ma accadrà davvero?
Chissà.
Alcuni giorni dopo, le cose non poterono che andare di male in peggio: ma come mai?
Che cosa era successo?
Quel dì infatti Draco andò a lavoro, una delle sue solite giornate lo attendeva come al solito, ma Malfoy nell'arco di qualche minuto, come per magia, si ritrovò difronte a suo cugino Alan Parrish, il ragazzo che in poco tempo aveva rovinato tutto e in quel momento il giovane che alla fine aveva da ritirare soltanto dei soldi e dunque non lo degnava nemmeno di uno sguardo dato che non doveva parlare con lui, non era il solo lì.
Per un fortuito istante del Destino, o forse no, infatti nei paraggi era presente anche Severus che in quel momento era lì solo per lui, in quanto voleva e doveva parlargli.
Ma il dolce, testardo e tenebroso Draco glielo avrebbe mai permesso?
"Che cosa vuoi?! Non ho nulla da dirti, o a cui spartire con te!"
"Draco, ho bisogno di..."
"No. Non ho nessuna intenzione di ciarlare con te, chiaro? E adesso tornatene pure da dove sei venuto!"
Draco quindi sì incamminò verso il suo ufficio e una volta entrato, provò a chiuderle la porta in faccia, un gesto che però un uomo come Severus Piton non accettò per niente.
"Smettila di trattarmi come se fossi un estraneo, non lo sono, non più! Anzi, non lo sono mai stato, è chiaro?!"
"Ah no?" Domandò con uno sguardo nervoso, pieno di ira e sarcasmo per poi scoppiare a ridere per il disgusto che provava. "Sai, Severus anche se sei riuscito a sposare mio padre, non mi incanti! Sei un falso, un bugiardo. Eri il mio professore, amico di mia madre e adesso vuoi rubarle il posto!"
"E tu uno stronzo! Come ti permetti di dire delle cose del genere? È vero, io e tuo padre siamo stati amici, ma il sentimento che è nato è vero, sincero. Ed io non voglio prendere il posto di nessuno."
"Come hai fatto a convincerlo? Lo hai manipolato?!"
Severus a quel punto lo guardò con aria scioccata. "Stai scherzando, non è vero?"
"Te ne vai?" Domandò con sgarbo. "Non mi interessa la tua opinione."
Severus quindi lo guardò per un attimo e in un secondo, sparì dalla sua vista e con il cuore a mille chiedendosi poi come avrebbe fatto a risolvere tutto.
Severus infatti, non ci trovava nessuna logica, ma di una cosa era certa. L'amore era ceco e quindi quando si era innamorati per davvero, niente aveva più senso.
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Drarry ~ Da rivali ad amanti - Parte Seconda
Fanfiction"E così vi siete sposati." In quel momento una lacrima amara scese giù dalla guancia liscia e pallida di Draco Lucius Malfoy. "Sì. Avrei tanto voluto che anche tu ci fossi stato al matrimonio figlio mio, ma..." In quel momento il bello e gioviale L...