"Harry! HARRY: rispondimi!"
"Non c'è tempo da perdere papà!" Disse James subito dopo. "Muoviamoci in ospedale!"
Draco quindi prese in braccio Harry e assieme al figlio James si smaterializzò al San Mungo senza Lucius, Severus, Mark, Blaise e Theo che a quel punto se ne tornarono a casa, ma si fecero promettere di saperne qualcosa.
In quel momento, mentre Harry era sotto la custodia dei MediMaghi del San Mungo e con la protezione di suo marito Draco che ovviamente non lo perdeva di vista neanche per un secondo, un dottore si fermò e guardando la cartella clinica di Harry fece uno sguardo piuttosto serio e preoccupato.
Ma che cosa stava accadendo?
"Allora?! Ci volete spiegare?!"
Draco e James erano davvero tesi in quei lunghi secondi, così interminabili, inarrestabili.
"È tutto apposto, lo abbiamo salvato e adesso riposa nella sua stanza, ma voi lo sapevate signori?!"
"Che cosa?!"
Malfoy stava davvero perdendo la pazienza.
"Vuole parlare per cortesia?"
"Suo marito Harry ha avuto un'aritmia cardiaca. Una malattia congenita dovuta al battito irregolare che adesso siamo riusciti ad arrestare, ma va operata nell'arco di pochi giorni, se non addirittura ore! Il suo cuore è molto debilitato. Dobbiamo però avere il permesso del signor Potter."
A quelle parole Draco si dovette appoggiare al muro in quanto ne rimase totalmente sconvolto visto che non ne sapeva nulla ed Harry gli aveva nascosto ogni cosa, tanto da pensare che tutte le sue fesserie e le incazzature verso il padre Lucius perché si era risposato e lo aveva fatto con Hermione, una donna non proprio adatta a lui, a suo parere erano veramente niente in confronto.
"Merlino io non ne sapevo niente, nulla e tu Jamie? Ne sapevi qualcosa?"
"No, nella maniera più assoluta!"
"Se volete adesso potete parlargli, si è svegliato da poco. Mi raccomando però, non fatelo agitare, ok?"
Il biondo annuì e poi si incamminò verso la stanza da letto di Harry e in un batter d'occhio entrò dentro con James alle calcagna.
"Amore mio!"
In quel momento Draco lo avvolse in un abbraccio forte e carico di terrore, nel mentre James lo osservava attentamente e con degli occhioni lucidissimi.
"Papà perché non ce lo hai detto sin da subito e ci hai anche fatto fare la figura dei fessi?"
A quella domanda lo sguardo di Harry si caricò di ansia, totale tristezza.
"Da quanto tempo lo sai, Harry?!"
Quella volta fu Draco a parlare e per quanto fosse impulsivo di carattere, cercò di mantenere la calma necessaria. "Perché non ci hai detto nulla e ti sei tenuto tutto per te?! Hai idea dello spavento che abbiamo avuto tesoro?!" Chiese sconvolto, ma con tono calmo.
"Sì, me ne rendo conto perfettamente, ma io non volevo vedere tutto questo."
"Tutto questo cosa?!" Domandò confuso, tanto da non riuscire a capire di che cosa stesse parlando.
"Vederti così, preoccupato, con uno sguardo terrorizzato addosso. Volevo evitarti ansia, paura."
"E pensavi di farlo senza dirmi niente?! Merlino, Harry perché ci siamo sposati se non vuoi mettermi al corrente di ciò che ti succede?!"
"Non volevo tutto questo, non desidero affatto vedervi preoccupati per me e soprattutto, non voglio osservare la vostra compassione ed essere trattato come un malato. Chiaro?!"
"Queste sono le ragioni per cui ci hai tenuto all'oscuro di tutto?!"
In quel momento Draco sembrava veramente stupito, oltre che scosso. Non era possibile!
"Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda: da quanto tempo lo sai? Lo voglio sapere, adesso!"
Harry sospirò per poi chiudere gli occhi.
"Più o meno un mese e mezzo, nel periodo che ero sempre impegnato al lavoro con il Ministro Fudge. Una sera sono andato a fare una corsetta e nel mentre mi allenavo e facevo sport come sempre, ho iniziato ad accusare dei dolori al petto."
Draco deglutì.
"All'inizio non erano molto forti, poi però mano a mano che andavo avanti aumentavano sempre di più e quindi sono corso in ospedale.
"E ti hanno detto tutto, giusto?"
"Esatto."
"E quindi hai iniziato a mentire."
"Già, ma sai il perché!"
"Non basta." Disse con aria arrabbiata, anche se con tutto lo sforzo del mondo cercava di non urlare. "Dovevi essere sincero fin dall'inizio. Io voglio, devo essere informato di tutto quello che ti accade. Se mi tieni fuori dai tuoi problemi significa che non sono niente per te, non siamo niente noi due." Disse con le lacrime agli occhi, come se l'idea di Harry che lo teneva fuori dalla sua vita lo spaventasse e al tempo stesso lo facesse soffrire molto.
"Amore mio mi dispiace tanto. So di aver sbagliato, me ne rendo conto è solo che cerca di capire anche me. Se non ti ho detto nulla era solo perché speravo di risolvere in fretta e non coinvolgerti in qualcosa di brutto."
Anche gli occhi verde smeraldo di Harry erano molto lucidi e James non riuscendo a smettere di piangere per lui, corse ad abbracciarlo, cercando così di trasmettergli tutto il suo amore, la sua benevolenza.
Draco quindi nel vedere quella scena, sentì la propria corazza vacillare ed il cuore sciogliersi come gelatina a poco a poco.
Dunque, nel mentre il figlio li lasciava da soli, Malfoy lo baciò, invadendo così le sue labbra di un sapore unico, dolciastro e inedito.
"Non farmi mai più una cosa del genere intesi Potter? La prossima volta mi incazzo sul serio!"
Lo sguardo di ghiaccio del biondo rivolto al moro lo fece arrossire molto.
Draco infatti era bellissimo anche quando nel suo animo celava la rabbia.
"D'accordo amore." Gemette fra le sue labbra. "Non ti terrò più all'oscuro di niente."
Il figlio di Lucius quindi sorrise più sollevato e proprio in quel momento, entrò un MediMago dall'aria distinta è un sorriso enorme.
"Buon pomeriggio signor Potter. Come si sente?"
"Meglio, grazie."
"Ma è successo qualcosa?" Domandò Draco osservando il suo viso per un secondo che onestamente non lo convinceva per niente.
"No, niente state tranquilli, davvero. Però se sono qui è per dirvi che beh, volevo avvisarvi del fatto che questa sera ci sarà l'intervento chirurgico."
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Drarry ~ Da rivali ad amanti - Parte Seconda
Fanfiction"E così vi siete sposati." In quel momento una lacrima amara scese giù dalla guancia liscia e pallida di Draco Lucius Malfoy. "Sì. Avrei tanto voluto che anche tu ci fossi stato al matrimonio figlio mio, ma..." In quel momento il bello e gioviale L...