I'm a Dark Angel

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V: sì, non vi siete sbarazzati del mio cringe perchè è tornato. Quest'oggi reagirò a un'altra mia storia trash che, ringraziando il cielo, non è più su Benji e Fede (li ho già smerdati troppo nell'altra, porelli) ma su un altro cantante (porco leone), ovvero Thomas Bocchimpani. Sì, quello coi capelli belli di Amici 16 e regà, REGÀ, stavo in fissa con lui. (Sophia conferma, neh zì?) CEH VOLEVO ANDARE AL LICEO MUSICALE PER LUI PUAHAHAHAHAHAHAHAA.
No, ho scelto un istituto tecnico per la grazia divina.
Vabb vi lascio alla reazione, ricordatevi di sciacquare gli occhi con dell'alcool dopo aver letto. Addio.

Trama:

Una povera ragazza di nome Abigail soffre insieme ad altre persone che vivono insieme a lei in un posto orribile: un orfanotrofio.
Dopo cinque anni, riuscirà ad uscirne?

V: spoiler: sta trama non c'entra un cazzo onesta, si svacca al primo capitolo ma vabbè.

Capitolo 1:

V: mo inizio lo giuro, però voglio raccontarvi sto aneddoto "divertente".
Io sta storia l'ho iniziata a scrivere perché stavo con mia nonna da na vecchietta amica sua e mi sfasciavo le palle mentre guardavano il Segreto e Uomini e Donne.

Come ogni notte la scritta 4:25 appare sul mio telefono.

V: beh zì non è che il tempo non scorre più solo perchè ti impressioni se vedi le 4:25 eh.

Amo passare tutta la notte e tutte le notti in bianco.

V: su questo sono d'accordo.

Sempre con le bombolette fra le mani e vicino ai muri.

V: mo ti sgamano e ti portano dentro, occhio.

Non ci posso fare niente, è la mia natura.

V: capita, la natura degli altri è FARE LE PERSONE NORMALI E DORMIRE/LEGGERE FF ALLE 4 DI NOTTE, NON INTOSSICARTI A FARE GRAFFITI NON VEDENDO UN CA-

Ma non da sempre, solo da quando sono sola.

V: TROVATELE UN ANIMALE DA COMPAGNIA!

Una volta arrivata davanti all'orfanotrofio, mi arrampico sulla finestra lasciando la borsa nascosta nel solito cespuglio.

V: ma fai parkour su un orfanotrofio? Zì, fatti curà.

Una volta su, chiudo del tutto la griglia lasciando un minimo di spiraglio di luce che entra timida dai micro spazi tra un pezzo di legno e l'altro.

Cammino quatta quatta nella stanza fino ad arrivare al mio letto.

Sfilo i leggins rimanendo in pantaloncini e successivamente sfilo l'enorme felpa per poi infilarmi sotto le coperte nere...

V: già essere in un orfanotrofio è deprimente, se poi lo fate monocolore volete proprio far suicidare i ragazzi.

-SVEGLIAAA! ABIGAIL!! SVEGLIA O LA MARTINELLI TI METTE ANCORA IN CUCINA!! ABIGAIL!!- mi scuote Elizabeth.

V: fun fact: l'ho chiamata così perché mi ricordava Jade West e quindi le ho dato il nome dell'attrice.

Mi trascino verso le docce insieme a quest'ultima ed entro sotto l'acqua a mal la pena tiepida.

V: un po' di privacy, tesoro.

-Abigail, ti muovi?- ribadisce ferma Cindy.

-Li mortacci tua! Te stai un po' zitta?- ringhio avvolgendomi il caldo accappatoio nero attorno al corpo per poi rivolgerle uno sguardo cagnesco e riportare il mio esile corpo nella pallida camera.

V: oh tu guarda, na cagn-

Per Abigail, era l'ennesimo anno che passava lì dentro.

V: è la vita.

Precisamente il quinto e tante persone l'hanno illusa di adottarla.

V: ehhhh vabb se ha sto carattere ci credo.

𝐑𝐞𝐚𝐠𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐀𝐥 𝐂𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞 | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora