𝙿𝚛𝚘𝚕𝚘𝚐𝚘

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Shuichi Saihara non era felice. Ma non era nemmeno triste. Era un ragazzo. Andava a scuola, una tipica scuola, e seguiva le mode del momento. Il ragazzo era buffo. Non era brutto, anzi, aveva dei capelli di un petrolio-azzurrognolo, degli occhi che a detta mia erano delle pietre preziose, peridoti, e delle lunghe ciglia nere nella parte inferiore degli occhi. Il corpo era snello ed alto- In segreto, devo ammetterlo, lo chiamavo rana. Ricordava la spiaggia di notte. Invece Kokichi Ouma, che di felicità proprio non sapeva la definizione e che seguiva le stesse lezioni di Saihara, era strano. Strano nel senso che era brutto. Aveva dei bellissimi capelli viola-nerastri che sembravano seguire alla lettera ciò che le sue labbra facevano, aveva degli occhi viola che sembravano delle ametiste appena levigate ed una corporatura piccola e minuta. Era un grappolo d'uva, era vino. Sì, sì, vino è la definizione migliore. Era vino, perché Shuichi, dopo aver bevuto dalle sue labbra, avrebbe perso la testa, più del solito.

𝙰𝚎𝚜𝚝𝚑𝚎𝚝𝚎- Saiouma | Oumasai ( Shuichi X Kokichi )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora