Forgiven

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Il giorno dopo, si incontrarono nuovamente a scuola, Jimin venne tirato nei bagni da Yoongi, ormai ci aveva fatto l'abitudine, infatti lo seguì senza replicare.
«Ma ti sei ossessionato a trascinarmi in bagno? A questo punto mi porto una sedia, così sto comodo.»
Borbottò il più piccolo mentre si sedeva sul davanzale della finestra.
«Ahh stai zitto Jimin, voglio solo parlare e questo è il posto migliore. Ieri non abbiamo parlato di una cosa importante.»
Disse il più grande mentre si avvicinava all'altro.
«Cioè? Abbiamo parlato di tutto, io non ho nulla da dir-»
Non ebbe neanche il tempo di finire la frase che venne interrotto da Yoongi.
«Si che hai qualcosa da dire! Ti ho detto che mi piaci, non ti basta come argomento di una conversazione?!»
Proprio quando stava per riprendere a parlare, un forte rumore risuonò nella stanza, Jimin aveva tirato uno schiaffo sulla guancia di Yoongi.
«Ti rendi conto di quel che dici? Uno, ti sei preso gioco di me alla festa, due, mi hai dato buca.»
Disse freddo il più piccolo, mentre l'altro si massaggiava la guancia.
«La smetti di schiaffeggiarmi?! Ogni volta che ci incontriamo mi dai uno schiaffo, ci hai preso gusto?! È così che tratti le persone a cui piaci?»
Gli urlò contro mentre si avvicinava di più al minore.
«Se ti piacessi davvero, non avresti giocato con i miei sentimenti!»
Borbottò contrariato, Jimin.
«Jimin non parlare come un bambino! Senti, non sono venuto al parco, perché stavo cercando te, la volpe Mike, poi non ti ho trovato e ho iniziato a realizzare che quando non c'eri tu, c'era Mike e viceversa; quindi ho fatto alcune ricerche e ho scoperto quel video di YouTube dove spiegava che esistono degli ibridi e che hanno un segno rosso sul corpo.»
«Potevi mandare un messaggio...»
Sussurrò abbassando la testa, mentre i suoi occhi diventano lucidi, Yoongi sospirò e si limitò ad abbracciarlo.
«Jiminie...mi dispiace tanto, posso avere un'altra possibilità...? Infondo non c'è due senza tre, no?»
Iniziò ad accarezzare la testa del più piccolo mentre egli ridacchiava a causa della sua ultima frase.
«Sarai la mia rovina Min Yoongi...ci vediamo stasera, a casa mia, scegli tu l'orario.»
Sussurrò Jimin prima di baciargli la guancia e andare via; finalmente riprese a respirare tranquillamente e il suo cuore si calmò.
«Maledetto Min Yoongi, prima o poi mi farai morire.»
Sospirò entrando in classe.
Quando finalmente le lezioni furono finite, Jimin tornò a casa ed iniziò a riordinare, preparò qualcosa da mangiare e controllò che nel frigo ci fosse qualche bevanda. Dopo di che andò in bagno e si guardò allo specchio.
«Uff mi mancano i miei capelli biondi...»
Sbuffò aggiustandosi la maglia; quando sentì il campanello suonare, andò ad aprire, quasi correndo.
«Hey!»
Disse aprendo la porta, sorrise ancora di più quando vide che Yoongi era veramente venuto.
Si buttò immediatamente addosso a lui e lo abbracciò, quasi stritolandolo.
«Ehi ehi, così mi massacri! Mi ami così tanto, jiminie?»
Ridacchiò stringendo il più piccolo, quando finalmente si staccarono, entrarono in casa e si sedettero sul divano, uno accanto all'altro.
«Eccco...vuoi...vuoi vedere un film? E se vuoi ho degli snack...»
Sussurrò timido, Jimin.
«Piccolino, forse non hai capito che l'unica cosa che voglio mangiare sono le sue labbra.»
Disse Yoongi con tono serio mentre si avvicinava al viso del castano, proprio quando le loro labbra si stavano per toccare, Jimin scoppiò a ridere.
«Bella battuta, hyung. Ci stavo per credere, puoi fare l'attore!»
Continuò a ridere, mentre l'altro lo guardava senza aprir bocca. Quando il ragazzo smise di ridere, Yoongi lo spinse facendolo stendere sul divano, si mise su di lui e gli prese i polsi, tenendoli saldi ai lati della testa di Jimin.
«Non sto per niente scherzando, Park Jimin.»
Sussurrò il più grande mentre si avvicinava nuovamente alle labbra del più piccolo.
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Per chi non lo sapesse, "forgiven" significa perdonato.

a fox or a boy? ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora