Stare di fronte a uno striscione con due scelte mentre una decina di persone ti guardano non è il massimo, lo ammetto. Sapere che quella scelta potrà anche decidere buon parte della modalità della tua vita ancora meno. Forse in tutto questo una cosa semplice c'era, saper di aver realizzato quasi per caso e per magia il sogno della tua vita. Qui non si trattava più di scelta, ma di pure desiderio.
"E ME LO CHIEDI PURE!?" urlai con voce strozzata.
Partí un sorriso di massa, Millie forse era quella che più sembrava felice sul serio.
"Quando partiamo?" chiesi a Finn.
"Immediatamente" mi rispose lui ammiccando.
Mi partì un altro urlo stridulo.
Mentre io e lui risalivamo la collinetta mi partí da chiedere se i miei me lo avrebbero lasciato fare, ma naturalmente scoprii che tutti sapevano tutto, tranne io.
Ormai con lui non mi sorprendevo più di nulla, ma non sapevo che la nostra avventura era appena iniziata.
"Quanto tempo per mettere le cose in valigia?" mi chiese lui mentre io aprivo il cancello.
"Dammi una trentina di minuti e arrivo" affermai, e lui annuì, cominciando a scendere di nuovo verso sotto.
Non ci potevo credere, il mio tempo sembrava scaduto, e invece non era nemmeno cominciato! Sembrava un sogno pensare di poter vivere altre tre settimane in loro compagnia.
Cercai di non scordarmi niente, i vestiti che avevo nell'armadio sembravano tutti accatastati in valigia per la troppa fretta, tutte le mie asciugamani e le cose da bagno in una pochette più piccola, e gli oggetti elettronici in una sacca apposita. Naturalmente mi portai altre sacche per tutte le cose fantastiche che avrei comprato, era per me la prima volta in un altro continente, quindi anche in America.
Il telefono vibrò.Finn
Ci sei? Quanto ci metti ancora? Dobbiamo caricare i bagagli
Io
Do un ultimo saluto e arrivoLasciò visualizzato, e mi affrettai a gettare il cellulare in valigia, e a trasportare tutti i miei bagagli giù per le scale. Ovviamente non avrei mai dimenticato di dare un saluto alla mia famiglia, che mi aveva permesso di essere lì, oppure a mia cugina o alla sua di famiglia, e sopratutto a Martina, che ci aveva permesso di scamparne tante in quella settimana. Non avevo tempo di essere triste, lungo quella discesa mi aspettava il mio futuro, e così iniziai a correre. Per fortuna non inciampai come al mio solito, anche se sarebbe stato un esilarante inizio tour.
"Allora, pronta a partire" chiese Millie.
"Ovvio!"
"Allora metti i tuoi bagagli qui dietro, così poi possiamo salire" spiegò Jack D.
Feci come disse, e poi salimmo i pochi scalini.
All'interno era magico, compensava la brutta struttura esterna che impediva di vedere cosa ci fosse dentro e che cosa fosse veramente.
Sembrava uno di quei camper americani, ma dentro non aveva cucine e bagni immensi, ma una grande sfilza di letti a castello e tavolini, con un bagno unico.
"Ti presento il mezzo con cui ci muoveremo da qua fino all'aeroporto che avrà un aereo con meno ore per arrivare in America" disse fiero Noah.
"Viaggiate sempre in questo lusso?" chiesi io abbastanza sorpresa, ignorando che di lusso in realtà non se ne parlava.
"In verità no, ma visto che questa volta siamo molti abbiamo dovuto cercare un mezzo che ci trasportasse tutti senza farci notare" spiegò Millie.
"E che il nostro viaggio inizi" disse Sophia buttandosi su uno dei letti superiori.
Tutti quanti iniziarono a sistemare le loro cose sui vari letti, che avanzarono.
Le coppie erano: Ayla e Greta, Jack e Finn, Noah e Jack D.,Sophia e Millie, Jack e Malcom, e infine io, che dovetti utilizzare uno dei due letti per contenere tutti i numerosi viveri e i bagagli portati sopra dagli altri.
"Ora che si fa?" chiese Malcom.
"È abbastanza tardi, sono le sette e mezza, mangiamo?" disse Ayla ancora non abituata agli orari.
"Già che ci siamo" alzò le spalle Sophia.
"Per quanto durerà il viaggio?" chiesi io già impaziente.
"Più o meno un giorno e mezzo, ci sposteremo anche la notte, quindi meno di un giorno se non soffri di disturbi del sonno cuginetta" rispose Finn stimando e provocando.
"In verità soffro di sonnambulismo, guardatevi le spalle" volli intimorirli.
"Ma quella che qui parla nel sonno è Greta" sussurrai, ma mi sentii, assumendo un espressione alquanto di par condicio.
Prese istintivamente un cuscino e me lo sbatté in pieno viso. Jack D. rise non contenendosi, così ebbi lo stesso istinto.
"NOAH!" gridò Millie abbastanza soffocata fingendosi spaventata, così, quando il ragazzo si girò, gli arrivò una cuscinata in piena faccia.
Mai sfidare una che fa Karatè e Judo a una guerra di cuscinate.
Avevo sempre visto nei film americani che queste cose finivano con le piume d'oca svolazzanti e le risate, quest'ultime c'erano, ma niente piume, ora potevo avere la certezza che non era uno strano sogno o un telefilm troppo reale, era la pura e divertente-finalmente-realtà.
Da lì a poco, dopo aver sistemato tutti quei cuscini, ci sedemmo tutti insieme a tavola.
Mangiammo qualcosa di leggero, anche perché dopo tutti quei piatti pesanti e abbondanti nessuno ne poteva più di vedere un piatto pieno.
Per fortuna davanti a noi si prospettava una nottata lunga, e non facevo fatica a dormire in camper, quindi tantomeno in tour, anzi, mi rilassava.
Per altri in quel gruppo non era certamente così, e menomale che qualcuno lo chiese tra una chiacchierata e l'altra.
"Voi dormite bene in viaggio?" domandò Ayla.
"Non quanto vorrei, qualche volta è successa qualche scena che non vi dirò per la vostra sanità nel cenare" rispose Noah.
"Neanche io un paio di volte sono stato per le migliori, ma erano viaggi più tormentosi di questo" rispose Jack D.
"Perché ancora non conosci le nostre strade farò Jack" ammiccai io.
"Comunque...IO MI PRENOTO PER PRIMA PER IL BAGNO!" fece senza preavviso Ayla.
"Seconda!" alzò istintivamente la mano Millie.
"Terzo!" fece Malcom.
Ovviamente andarono avanti per qualche decina di secondi, in cui il rumore delle prenotazioni ti bucava i timpani.
"Ok ok, ho capito, andrò a dormire verso le due di notte aspettando tutti voi" mi rassegnai.
"Tranquilla, ci intratterremo in qualche modo" disse Finn alzando le spalle (era il penultimo) e Greta confermò (che era appena sopra Finn).
Iniziammo a buttare le cartacce della cena e a togliere il tutto, e senza che ne accorgessimo Ayla era già scappata in bagno lasciandoci pulire da soli.
Uno ad uno iniziammo a fare i turni per il bagno, ma naturalmente noi ultimi eravamo perennemente scocciati.
Tra la noia Finn si buttò sul letto, proprio affianco a me, così iniziai a giocare con qualche ricciolo guardando il vuoto, ma con espressione tutt'altro che vuota.
"Grazie per questo magnifico invito" me ne uscii dopo quasi 30 secondi.
"Figurati! E poi questo non è mica il mio primo tour, senza nuove persone a volte può essere anche noioso. Anche se...se ti guardi intorno queste persone sono tutto tranne che noiose, non ti pare?" fece un rimugino ad alta voce.
"Ci credo bene, queste persone sono fantastiche, non tanto per quello che fanno come attori, ma per quello che fanno tra amici. Li ho conosciuti come ho conosciuto te, ma ora mi sembra di avere persone vere affianco, e non personaggi degli anni 80" risposi mettendoci un bel po di riflessione passata.
Restammo a parlare per un altro po', ma poi arrivò finalmente il nostro turno.
Era stata una giornata entusiasmante, e non ci fermammo in troppe chiacchiere per crollare a letto, solo alcuni rimasero svegli, come Ayla e Noah, ma poi crollarono tutti.
Finalmente avevo l'occasione che tutti sognano, e che io per magia avevo. Non mi sentivo fortunata, mi sentivo la persona più entusiasta e sprizzante di allegria dell'intero universo, ma è da dire che la vera cosa da elogiare era il destino. Il destino mi aveva portato alla realizzazione di un desiderio, anche se per sempre avrei avuto sogni miei.
Dopotutto il giorno seguente sarebbe stata una grande giornata, e così pensavo, prima di sapere cosa sarebbe accaduto in quelli successivi.Angolo autrice
Finalmente dopo quasi una settimana ho finito questo capitolo, sono stata molto impegnata con la tesina, ma sono fiera di poter iniziare questo nuovo viaggio con una stagione nuova di zecca. Di solito penso che le seconde stagioni in una serie siano le più belle, così mi impegnerò al massimo. Non vedo l'ora di farvi sapere tutti i programmi e i colpi di scena, ne ho in mente alcuni proprio grossi. Restate in allerta, nuovi capitoli in arrivo 😍👍🏻
STAI LEGGENDO
Sogni disturbanti by Finn Wolfhard
Teen FictionVoglio partire dal presupposto che sono una persona strana perché io i sogni non gli faccio a caso, ma a puntate. In pratica il mio cervello mi da serie Netflix gratuite e in prima persona. Cosa posso volere di più? In questa storia vi racconterò la...