"Speriamo non si siano accorti di nulla Dio santo"
Finn si fece il segno della croce, ma non risi, ero troppo terrorizzata.
Girammo l'angolo e ci trovammo mia zia a braccia incrociate.
"I pasticcini..."
Cazzo, erano ancora in macchina. Come avevamo fatto a dimenticarci?
"Ehm.."
"Ah si! Gli ho presi io. Sai, sono allergico al cioccolato e volevo accertarmi che non ce ne fosse sopra" mi protesse.
"Uhm...vedi di riportarli entro mezz'ora, si fanno brutti sennò" disse allontanandosi.
Gli diedi un bacio sulla guancia: "Grazie, hai evitato una nuova guerra mondiale"
"Fai bene a ringraziarmi, per colpa tua non potrò mangiare più cioccolato finché starò qui."
"Okay, ci rinuncio anch'io per supportati, ma ora vagli a prendere"
"Corro!"
Rimasi lì in sua attesa.
"Eccomi! Gli metto semplicemente nel frigo, ormai non serve più fare lo scambio" mi disse.
"Si..si.." gli risposi fissando il vuoto e sbattendo piano gli occhi.
"Hey, che hai? Ti vedo triste."
"No, è solo che abbiamo fatto tutto bene fino ad ora e adesso...abbiamo sbagliato all'ultimo"
"Vero, ma non del tutto. Se ho capito qualcosa durante la mia vita da attore è che nel cinema puoi rifare e cambiare una scena quante volte vuoi, nella vita reale non è così. Hai un'unica possibilità, ma questa è la filosofia della vita"
"Secondo me una delle materie in cui vai bene è filosofia, dopo questa mi sembri un tipo che sa comportarsi anche in modo filosofico"
"Ah, potrebbe essere..."
"Direi che ci ho preso. Ora che facciamo?" gli domandai.
"Non saprei" gli risposi incerta.
"Film?"
"Ah, si dai"
"Genere?"
"Qualsiasi, guardo sempre gli stessi film, non ho molti titoli"
"Ok, scelgo io"
Accendette la tv alle 15:15, e il film iniziò intorno alle 15:20. Il nome non mi torno alla memoria, ma era molto bello, era tratto da un romanzo. Dopo poco mi accorsi di averlo già visto, ma non lo interrompetti perché era uno dei miei film preferiti. Non so se guardai di più il film o i sorrisi di Finn durante le scene amorevoli e cüte tra i due protagonisti.
Alla fine del film erano ormai le 17:30.
"Partitina 'amichevole' a dama?" gli chiesi vedendola sul tavola.
"Certo, ma eliminerei 'amichevole' dalla frase" mi sfidò.
"Ci sto, vediamo di che stoffa sei fatto" dissi sedendomi.
Lui fece lo stesso e in tutta la partita ci guardammo intensamente negli occhi con aria di sfida.
"Ho vinto" dissi con voce acuta per sdrammatizzare.
"Rivincita!"
"Ok"
La seconda volta vinsi di nuovo.
"Dev'essere la mia giornata"
"Propongo un'altra per non perdere a zero"
"Come ti pare"
Indovinate chi vinse la terza volta? Esatto.
"Eeeee....hai perso 3 a 0"
"Altro gioco"
"Magari più tardi, è ora di cena!"
"Abbiamo giocato tutto il pomeriggio?"
"Si,competitivo di un cugino"
"Ok, meglio preparare la tavola"Mentre preparavamo la tavola non ci fu dialogo, ma solo qualche sguardo furtivo per vedere dove stavamo sistemando i patti, le forchette, i bicchieri, ecc...
Mia zia portò la roba a tavola e informò il resto della casa gridando.
Ci sedemmo tutti, io di fronte a Finn e la cena incominciò.
"Allora, che avete fatto oggi?" chiese mia madre.
"Ehm.." Finn mi mandò uno sguardo per dirmi di inventarmi qualcosa.
"Cercando il gatto. Scappa sempre!"
"Ah, ok.." rispose mia zia.
"Sicuri?" chiese mio padre.
"Non avete per caso toccato la mia macchina? C'era una multa accartocciata nel sedile dietro."
A me e a Finn andò un pezzo di pollo per traverso e iniziammo a tossire rumorosamente diventando rossi e iniziando a rivolgerci molti sguardi nervosi prima di guardare mio zio.
"C'è una spiegazione logica per tutto" iniziai.
"E questa quale sarebbe?" pretendette mio zio.
"Bhe, la spiegazione logica sarebbe..."
"Quindi?"
"CORRI!" incitai Finn che si alzò e scavalcò il cancelletto insieme a me.
"Ehi! Voi due, tornate qui!"
Raggiungemmo il portico dall'altra parte sapendo di aver pochi minuti o secondi.
"Cazzo, cazzo, cazzutissimamente cazzo. Mo che cazzo mi invento?"
"Ti inventi che..non ne sappiamo niente"
"Sul serio? È la scusa migliore che hai?"
"Lo so, lo so. Non mi viene in mente nada de nada."
"Ok, improvviso"
Tornammo a tavola continuando a fissarci.
"Pretendo ancora quelle spiegazioni!"
"Noi...non ne sappiamo niente"
"Ah si?!"
"Si, non importunarla"
"Bene, per stasera niente cena per voi due!"
Mi sentivo ancora in debito. Mi alzai in piedi di scatto.
"Ok, lo ammetto. Ho per caso preso quella multa perché giravo in strada con il monopattino elettrico. Un poliziotto mi ha multato perché non si può girare in strada con un mezzo elettrico senza targa e ho cercato di nasconderlo" mentii per proteggerlo
"Ok, vai di sopra, niente cena"
Guardai tutti e me andai con passi pesanti salendo le scale nello stesso modo.
Mi misi arrotolata nel letto a fissare il vuoto.Dopo meno di venti minuti sentii la porta della camera aprirsi e non mi giarai, sapevo che era Finn. Si sedette affianco a me.
"Sono riuscita a rubare qualcosa da mangiare"
A quell'informazione si che mi girai. Avevo una fame immonde.
Mangiai quel poco di gusto mentre Finn era vicino a me.
"Mi ricordo quando ho fatto il ruolo di Mike e portavo il cibo a Undici. Era più o meno uguale."
"Vero. Non ci avevo pensato." dissi.
"Comunque ti ringrazio" ripresi dopo poco.
"Di che? Avrei dovuto lasciarti morire di fame dopo tutto quello che hai fatto per me?"
"Perché, che ho fatto?"
"Vediamo. Sei arrivata a farmi compagnia quando ero solo. Mi hai fatto sempre ridere. Mi hai fatto arrabbiare. Mi hai fatto fare cose pazze. Mi hai buttato in piscina. Mi hai aiutato a trovare quei dannatissimi pasticcini. Mi hai aiutato a scappare da quella fan. Mi hai salvato con i tuoi piani e infine ti sei presa la colpa per me." Disse.
"Sarei io a doverti ringraziare" continuò.
Lo abbracciai.
Il momento era infinito come i nostri momenti insieme, sarebbero vissuti sempre nella mia memoria.
Ci scollammo dopo un po' e ci mettemmo il pigiama, prima lui e poi io.
La giornata non era stata pesante, ma ci trovavamo tutte e due esausti per la tensione vissuta,così ci addormentammo in silenzio.Angolo autrice
Lo so, lo so, non è successo più di tanto. Ma come vi ho detto, è solo una fase, vedrete che ne combineremo di tutti i colori la prossima settimana.
Di tutti i colori.
Per ora sognerò quello che succederà 😴🥴.
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Sogni disturbanti by Finn Wolfhard
Teen FictionVoglio partire dal presupposto che sono una persona strana perché io i sogni non gli faccio a caso, ma a puntate. In pratica il mio cervello mi da serie Netflix gratuite e in prima persona. Cosa posso volere di più? In questa storia vi racconterò la...