-Chi siete?-
il puma di fronte a noi cominciò a parlare. Miriam per un momento sembrò riconoscere qualcosa in quell'animale, in quella voce. Io ormai non mi aspettavo più nulla. Ero quasi morto prima, ora c'era un puma di fronte a noi che voleva ammazzarci. Non credevo di potermi sorprendere più ora mai.
-Siamo dei viaggiatori. Abbiamo intenzione di proseguire e andarcene da qui- disse Miriam mantenendo gli occhi azzurri contro la bestia. Aveva un pelo nero brillante, quasi soffice come l'allevamento di gatti a Corte.
-non avete l'impressione di essere viaggiatori...piuttosto dei fuggitivi- disse la bestia. In realtà non capivo come potesse parlare. Era come se una voce provenisse da dentro l'animale, perché non muoveva nemmeno la bocca. Era una voce femminile.
-ci hanno aggredito mentre venivamo qui- dissi io indicando il mio piede. Miriam e la bestia non dissero nulla e rimasero a fissarsi per qualche momento.
-vi lascerò passare, se mi lascerete uno dei vostri pugnali. Questo è il patto- disse l'animale posizionandosi di fronte a noi, zampe in posizione, pronte a scattare.
-immagino che se non li consegneremo ci sbranerai- disse Miriam socchiudendo gli occhi.
Il puma si zittì per un momento. Aprì nuovamente la mascella, gli occhi gialli che continuavano a fissare quelli smeraldini della ninfa.
-oh, hai capito allora- disse la bestia rivolgendosi a noi due.
-Cosa?- chiesi io ignaro.
-quindi, mi darete i vostri Jano?- chiese la bestia impiantando gli artigli nel terreno.
-non se ne parla nemmeno. Noi ce ne andremo da qui, velocemente come siamo arrivati.- ribadì Miriam. Si avvicinò a me, e mi allungò una mano. Sapevo che era gelida, sapevo anche che però era un gesto carino per permettermi di continuare a camminare, senza sforzare troppo il piede.
-Riformulo la richiesta- disse il puma avanzando sinuosamente in nostra direzione. -Voglio il Jano del ragazzo-
-Non se ne parla!- sbottò Miriam ancora una volta. Io analizzai velocemente la situazione. C'ero io che ero zoppo e non riuscivo a camminare. C'era Miriam che era una principessa e che sarebbe dovuta essere difesa. C'era poi un marmocchio che era diventato invisibile e che era scappato.
-Se rimango io con il Jano, li lascerai liberi?- chiesi io titubante.
-Cosa stai proponendo?- disse Miriam voltandosi di scatto verso di me.
-Oh qualcuno ha voglia di ragionare allora- disse l'animale avvicinandosi. Metteva in mostra i canini bianchissimi, in contrasto con la lucentezza oscura del suo manto.
-Elia, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto, non pensarci nemmeno- disse Miriam incredula.
-non mi fermerà mica una bestiaccia!- continuò lei indicando l'animale. Stava avanzando lentamente. Miriam poteva parlare finchè voleva, ma avevo preso una decisione. Sia lei che Samuel erano sotto la mia responsabilità e dovevo smetterla di essere una zavorra per loro. Stavo pensando questo, quando l'animale fece un balzo. Miriam non se ne accorse immediatamente. La spinsi di lato e venni travolto dal peso della bestia. Caddi di spalle a terra, le zampe della bestia mi tenevano inchiodato a terra. L'alito caldo mi investì il viso. Rimasi immobile in attesa della morte.
Non successe nulla. Sentii solo della bava colarmi sul viso. Poi nuovamente la voce innaturale della bestia mi fece sussultare.
-interessante. Saresti disposto a rischiare la tua vita per un compagno di viaggio?- mi chiese l'animale. Prima che potessi riflettere sul perché fossi ancora vivo risposi.
-non per qualsiasi compagno di viaggio- mi uscì. Improvvisamente il puma scese dal mio corpo e si allontanò. Mi tirai su. Mi stropicciai gli occhi. Forse stavo avendo una visione. Il puma, man mano che si allontanava da me, sembrava ingrandirsi, modificarsi. Perse i peli, divenne rosa. Una donna. Nuda. Al termine della metamorfosi, la donna si fermò. Aveva dei lunghi capelli castani che arrivavano fino alle natiche. Si volto verso di me, lasciando intravedere solo metà viso. Gli occhi castani e le labbra.
-Sei un soggetto interessante Elia. Sarà divertente lavorare insieme. Benvenuto nell'organizzazione-
Solo qualche secondo dopo appresi che era Marika, il nostro capitano. Aveva il Jano delle Metamorfosi.
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[CONCLUSO] Il Principe Oscuro - La Maledizione dei 12 Jano [SAGA]
FantasyTutti a corte sanno che la causa degli strani incidenti a palazzo è Elia, il secondogenito della famiglia reale: gli alloggi dei servitori in fiamme, i cavalli reali mutilati dall'acido, la distruzione delle statue nel parco reale. Ma per il Princi...