𝑅𝐸𝑀𝐸𝑀𝐵𝐸𝑅 𝑀𝐸~ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋ

16

"Ragazzi e ragazze attenzione!" urlò il preside del loro istituto.

"So che vi state domandando il perché vi ho riuniti in questa sala, senza avviso o preannuazione. Volevo menzionare a voi alunni e alunne che si svolgerà una gita scolastica di una settimana a Tokyo. Ovviamente non è obbligatorio. Vi lascerò tempo per sapere come la pensate. Vi saluto"

Tutti iniziarono a essere euforici.
Hyuck invece no. Tanto sapeva che non ci sarebbe andato.

"Haechan è vero che verrai?" domandò insistentemente Jeno al biondino.

"No, non voglio sprecare soldi"

"Cosa? Costa pochissimo! Non trovarai mai un'occasione così"

Beh forse Jeno aveva ragione ma non fece cambiare l'idea di Hyuck.

Si avviò alla sala pranzo ovviamente seguito dai suoi amici.

"Mark oppa, non vedo l'ora! Ci divertiremo così tanto"

Hyuck sentì la voce della ragazza parlare con Mark e appena sentì quelle parole il suo cuore iniziò a battere velocemente.
Pensò che forse ci doveva andare.
Mark però aveva detto quelle parole così brutte che fecero davvero sentire Hyuck una merda. Già tanto che si ritrovava uno schifo d'aspetto, poi sentirselo dire dalla persona che ti piace, è ancora più brutto.
Non gli piaceva nulla di lui. La sua pelle, il suo aspetto fisico, anche se stava iniziando a dimagrire da un po'. Voleva cambiare i suoi capelli. Voleva essere bello, solo per lui stesso e magari anche per Mark.

Non sapeva se andare a quel viaggio, se ci andava era solo per ricevere attenzioni da parte del maggiore. Voleva che lo considerasse come lo considerava prima. Voleva risentire quelle emozioni. Voleva semplicemente stare con Mark.

Passarono diversi giorni dopo quel brutto episodio passato con Mark, quando gli disse quelle parole con molta convinzione, urlate con rabbia.
Ma Hyuck che ci poteva fare se quello era quello che pensava di lui.

Come tutte le giornate cercò di evitare lo sguardo con Mark, voleva far vedere quanto fosse incavolato con lui, dato che lo era sul serio.
Ormai era da un po' di mesi che i due continuavano a guardarsi, era diventata una cosa quotidiana, ma quel giorno Hyuck, decise di evitarlo, più delle altre volte.

"Jeno, penso di venire al viaggio" disse un po' insicuro.
Ci stava pensando, tanto, però infine si convinse.

"Sii, vedrai ci divertiremo un sacco!!" urlò dalla gioia il più grande.

[...]

Hyuck andò al bagno ma appena entrò si ritrovò un Mark davanti con le braccia incrociate.

"Perché oggi mi eviti?" chiese Mark facendo girare Hyuck.

"Che dovrei fare scusa, pensa alla tua fidanzata e lasciami stare" disse Hyuck mordendosi l'interno guancia.

"Donghyuck, scusa per quello che ti ho detto l'altro giorno... non è quello che penso davvero, scusami tanto. Ti giuro, non so cosa mi ha preso, ma so solo di essere un coglione" disse Mark incominciando ad avvicinarsi a Hyuck.

"Quanto la fai facile, pensi che io possa chiederti scusa così, in due secondi. Se solo mi conoscessi sapresti quanto anche io trovo il mio aspetto orribile, come hai detto tu" disse Donghyuck per poi andare via ma Mark lo bloccò.

"Allora lasciami conoscerti, lasciami diventare tuo amico. E poi non sei tanto male, anzi..." disse Mark furioso mentre stringeva il polso del più piccolo.

Nemmeno Mark sapeva perché quel giorno gli disse quelle brutte parole, credava che si stesse auto difendendo, dandosi nessuna colpa, ma creò un casino, facendosi sentire in colpa.
In più quelle cose che aveva detto nemmeno le pensava. Era tutto il contrario. Per lui Haechan era davvero bello ma non voleva comunque dirglielo. Si sarebbe vergognato troppo.

"Provaci, ma non ti assicuro nulla"

Hyuck stava davvero diventando amico con Mark Lee, una seconda volta?