Capitolo 1

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Sam's pov

Un'altra mattina inizia. Una nuova mattinata di fine maggio, un mese che amo.

"Svegliati, amore" mia madre apre le tende mostrandomi alla luce accecante del sole delle 11 di mattina. Da quando é finalmente finita la scuola per sempre non faccio più un cazzo, questo é un motivo per cui mi sono impegnata per cercare di finire la scuola un anno prima, perché odio la scuola, non ho mai studiato e sono stata promossa praticamente a calci in culo...ma mi sta bene. L'obbiettivo che mi sono posta é andare al mare con gli altri, poi andare al mare, andare al mare, andare alle feste al mare...ah, dimenticavo che sarei andata al mare. Mi sento fortunata ad aver trovato degli amici come Cal, Luke, Ash e Mickey..sono la loro piccolina e io li adoro, li adoro come i loro amici che a volte mi fanno conoscere sempre uno più carino di quello precedente. Credo di essere maschio-dipendente, beh...se ci fosse un'ossessione che ha questo nome potrei definirmi tale. Nella mia breve vita ho avuto relativamente molti ragazzi, ma mai niente di serio, non sono per queste cose. Amo divertirmi, amo le feste, amo i ragazzi e come mi apprezzano tutti, amo la mia vita.

"Rose, sparisci" le sbiascico contro mettendo la testa sotto il mio cuscino. Sì, chiamo i miei genitori per nome, non li ho mai chiamati mamma e papà, sono solo Dan e Rose. Con questo non dico che mi stanno sul cazzo, anzi, voglio bene a entrambi, ma preferisco chiamarli per nome.

"No signorina. In piedi, dobbiamo andare dal dottor Jones per i risultati degli esami"

Cazzo, gli esami. Verso gennaio ho dovuto fare degli esami per accertarmi della mia salute dal momento che in quel periodo non ero lucida. Avevo continui dolori lancinanti dappertutto, ero sempre pallida, sciupata in viso e perennemente stanca. Alla precedente visita prima degli esami Jones mi disse di stare a riposo il più possibile, quindi oltre alla scuola non potevo fare altro. Non l'ho decisamente ascoltato, anzi, ho continuato ad andare alle feste, bere e fumare sigarette come se non fossi mai stata avvisata da lui. Ma ho decisamente peggiorato le cose a quanto pare.

"Cazzo, mi ero dimenticata" dico alzandomi dal letto con molta fatica.

"E neanche da dire che non é roba importante, dato che hai continuato a fare la tua vita normale quando il dottor Jones ti ha esplicitamente detto di non farlo"

Mi infama mentre rifà il mio letto. Ma riesce a stare buona?!

"Parli come un fottuto avvocato, Rose"

Cerco tra i vestiti nell'armadio quelli più adatti ad una visita medica, di solito i miei shorts con le canottiere dei miei gruppi preferiti Rose dice che non sono della 'sede adatta'; sempre a pensare ad apparire belle e carine. Che noia.

"Si da il caso che lo sia"

"Sì, ma non tirartela ogni volta" le rispondo scocciata. Tra noi é sempre stato così, ci siamo sempre punzecchiate a vicenda, ma ci vogliamo bene.

"Quando anche tu avrai un futuro stabile che farà invidia a me, allora smetteró" sorride furba uscendo da camera mia.

"Io creo la mia vita per me stessa e non per fare invidia alla gente" chiudo la porta iniziando a vestirmi con un vestito nero molto tranquillo. Esco e finisco di prepararmi lavandomi la faccia e i denti e truccandomi un po'.

[...]

Entriamo nello studio di Jones ed é proprio lì seduto dietro la scrivania. Odio quel tipo.

"Ciao, Jones" lo saluto con sufficienza utilizzando il suo cognome. Rose mi fulmina con lo sguardo e mi trattengo dallo scoppiare a ridere, amo fare incazzare quella donna.

"Salve signora Tomlinson, e salve anche a te..." fatica a ricordare il mio nome, come se fosse tanto difficile, ma so che lo fa solo per innervosirmi conoscendo quello che io provo nei suoi confronti.

"Sam, mi chiamo Sam, cazzo" termino la sua frase acida. Sorride divertito per poi rivolgere l'attenzione verso Rose.

"Abbiamo i risultati degli esami," comincia e soffermandosi con uno sbuffo.

"e la ragazza ha una malattia al sangue"

Cosa?

Come?

Quando?

Perché?

"Com'é potuto succedere?" Chiediamo all'unisono io e mia madre.

"A quanto pare é una cosa ereditaria, visto il gruppo sanguigno e le analisi scorse dei tuoi genitori" parla con me.

"L'unica differenza é che ai tuoi genitori non mai é capitato, ma a te sì. Per curarti basta fare una semplice trasfusione di sangue, ma necessita di un fratello o una sorella"

"Io sono figlia unica" interrompo il mio silenzio rispondendogli secca.

"Puoi lasciarci soli per un momento?" Mi chiede Rose.

"P-perché?"

Tutta questa situazione mi sta mettendo confusione.

"Sam"

Quando mi dice così capisco che fa per davvero.

"Sì" mi alzo rumorosamente dalla sedia e sbattendomi la porta alle spalle. Cazzo sta succendendo? Dov'é Dan? In questi momenti ho sempre bisogno della mia figura paterna, quella dolce e comprensiva della famiglia, al contrario di mia madre. Decido di chiamarlo e dopo diversi squilli risponde.

"Topina!"

Così mi chiama sempre lui.

"Jones ha detto che ho una malattia del sangue che ho ereditato da voi e per guarire devo fare una trasfusione, ma ho bisogno di un fratello o una sorella, cosa che non ho, ma Rose e l'altro mi hanno praticamente cacciata dallo studio perché dovevano parlare privatamente. Cosa sta succedendo?" Riprendo fiato.

"Parliamone quando sarete a casa"

Riattacca senza darmi il tempo di ribattere.

Io devo sapere.

You're my brother || 5sos/One Direction {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora