DekuBaku (non troppo smut)

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Pov Bakugo.

Perché? Perché quel dannato nerd verde stava diventando più forte di me? I giorni passavano e quel moscerino continua a migliorare... e io che credevo che sarebbe rimasto quel sassolino impotente sotto la suola delle mie scarpe. Non lo sopporto...
Anche se ormai mi ero autoconvinto che non mi importava più niente di lui, questa rabbia o qualunque cosa sia, mi era ritornata, più forte di prima...
Non capivo il motivo, la mia invidia non era fondata su solidi motivi, sapevo solo che non lo sopportavo. Anche se all'inizio lo pensavo..Lui non mi sottovalutava e.. in realtà neanche più mi cagava. Era sempre con quella palla gonfia di Ochako...
In testa iniziò a balenarmi la folle idea che la mia non fosse invidia, ma gelosia. Ma non potrei mai essere geloso di quel DEKU.
I giorni passavano e iniziavo a farmi notare, quei miei pensieri spesso erano sull'orlo di uscire fuori..ogni tanto sentivo il bisogno inevitabile di guardarlo mentre parlava con i suoi amici, mentre si allenava o quando metteva a nudo quella pelle lentigginosa all'interno degli spogliatoi, volevo toccarlo e allo stesso tempo che fossero le sue mani a toccarmi... mi odiavo per questi pensieri. Semplicemente erano strani dato che lo detestavo.

Avevo paura che mi scoprisse, ogni tanto si girava e il suo sguardo smeraldo si scontrava col mio rubino.. mi ritrovavo lì, con una faccia color capelli di merda di Kirishima finché non facevo uno scatto sovraumano nel girare la testa velocemente dall'altra parte, quasi a spezzarmi il collo.
Io, Bakugo Katsuki, arrissire per quello là? Esatto, che cosa patetica.
Ma il tempo, più passava, e più tutto ciò peggiorava... un giorno di quelli rischiavo di saltargli addosso.

Ed eccomi di nuovo nello spogliatoio maschile, dopo un faticoso allenamento, a contemplare il corpo ormai grosso e tonico di Deku, non mi cambiai nemmeno... aspettai che tutti se andassero per poi liberarmi di un mio piccolo problema, il solo guardarlo mi aveva fatto venire l'unica cosa che ci rendeva simili duro. Mi liberai delle mie mutande ormai troppo strette e iniziai a pomparlo con movimenti rapidi e forti, liberando ogni tanto qualche gemito, pensavo "E se fosse lui a toccarmi?", e pensare ciò non aiutava affatto il mio problema.
"Kacchan?".
Il mio cuore smise di muoversi, come la mia mano destra sul mio membro... l'unica persona per cui provavo quei sentimenti contorti era lì, a guardare quanto fossi vulnerabile. Una cagna in calore.
Ero paralizzato fino a quando la sua voce tornò a farsi udire -"Non fermarti, sembrava piacerti molto".
Come osava? Come osava prendersi gioco di me dopo tutto quello che stavo provando per colpa sua? Mi rimisi le mutande e gli andai a 2 centimetri dalla faccia "COMe puoi..." mi fermai e indietreggiai, la mia voce tremava e gli occhi iniziavano a bruciare.
Mi coprì il volto, non sapevo che altro fare. Volevo scappare, picchiarlo, baciarlo...AH CAZZO!
I miei pensieri però vennero interrotti da delle labbra morbide e leggermente umide posate sul mio collo scoperto. Mi scoprì gli occhi solo per vedere un grosso cumulo di folti capelli verdi che mi solleticavano il mento, mi irrigidì man mano che continuava a succhiare la mia pallida pelle lasciandoci sopra segni violacei, non potevo fermarlo, ero paralizzato, ma molto probabilmente non volevo.
-"Rilassati. So che ti piace, ti ho visto guardarmi con tutta quella lussuria un sacco di volte. Scusa kacchan, non ho mai trovato il momento giusto per dirti che potevi anche smettere di nasconderti". Detto ciò il Bakugo testardo in me lo guardò male girando il viso dall'altra parte, cosa che durò poco perché le mie labbra vennero catturate dalle sue, erano morbide proprio come me le ero immaginate, era un bacio gentile ma determinato, proprio come lui. La sua lingua chiese accesso e io ormai completamente suo cedetti per poi far iniziare una danza di labbra, lingue... la mia saliva si mescolava alla sua mentre le sue mani vagavano liberamente su tutto il mio corpo desideroso di avere di più. Con prepotenza gli afferrai i fianchi per avvicinarlo e lui, non so se per sfida, perversione o altro mise le sue sul mio culo strizzandolo ogni tanto. Ci staccammo entrambi per prendere aria. Si riprese velocemente perché subito passò a baciare ciò che di me restava. Arrivo a lasciarmi segni che indicavano che lui era stato su di me su tutto il petto, non mi importava se qualcuno in futuro li avrebbe visti, in quel momento volevo solo avere le sue labbra su di me, non mi importava in che zona del corpo, se baciava, lecca, succhiava o mordeva.. mi bastava che fosse lui.
Ero un casino di gemiti e tremolii mentre si passava i miei capezzoli tra i denti e le sue mani che avevano iniziato a pompare il mio membro, più duro di prima. Gli venni in mano, non mi sentivo in colpa, volevo che lui sentisse cosa avevo dentro solo per colpa sua. Poi si stacco, lasciandomi accasciato a una panchina, fece un passo indietro e mi guardò, come se fosse fiero del suo capolavoro.
Mi sorrise in un modo troppo innocente per ciò che avevamo fatto per poi dirmi -"bhe, io vado, ero tornato solo per riprendermi l'asciugamano".
-Eh? No..aspetta..Cosa".
Poco prima di uscire si girò e disse -"finiamo il lavoro in camera mia alle 20".
Uscì.
Ero scioccato...
Confuso, ma sorprendentemente felice anche se non del tutto soddisfatto.
Ancora nella panchina nello spogliatoio ormai vuoto sospirai alzando gli occhi al cielo -" Deku di merda".




(921 parole) probabilmente non mi cagherà di striscio nessuno dato che sono probabilmente l'unica italiana a volere bakufondo😀

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