KiriBaku (fluff💗)

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Pov. Bakugo

Era uno dei tanti miei appuntamenti con il mio ragazzo, alla fine erano tutti uguali, non cambiava mai niente a parte il luogo... eppure il mio cuore batteva forte come una ragazzina in pieno flusso di ormoni. Quella sera volevo stupirlo e fargli capire, anche senza dirglielo a parole, che mi bastava il suo odore per sentirmi completo. Aprì il mio armadio e, dopo essermi infilato uno dei miei soliti jeans neri, anzi che infilarmi la solita maglietta, mi misi alla ricerca di quella felpa che, in una nostra giornata spensierata, gli avevo rubato. Non l'avevo mai lavata e, a dirla tutta, neanche mai indossata; non era il mio stile, non andavo pazzo per i colori accesi come quel rosso fluo che imitava lo stesso colore di merda dei suoi capelli tinti e affilati. La trovai in fondo a uno dei miei cassetti, era appollotallata con poco cura rendendola piena di pieghe, non che m'importasse, volevo solo una cosa. Me la portai al naso aspirando con le mie narici ogni strato di tessuto alla ricerca del suo odore, che sia il profumo del suo shampoo o del suo detersivo, o che sia la puzza del suo sudore dopo quella lunga corsa che ci eravamo fatti... Non mi interessava.  M'importava solo di avere la sua presenza addosso.
La infilai, era quasi della mia stessa misura, se non poco poco più larga, quella larghezza era dovuta probabilmente a qualche suo muscolo più sviluppato, provai un po' di invidia per poi sentire solo attrazione verso ogni cucitura di quella felpa.
Arrivò l'orario in cui sarebbe venuto a prendermi e, come previsto, arrivò di qualche minuto in ritardo.
Aprì la porta, pronto ad accoglierlo con indifferenza, non riuscivo ancora a sciogliermi a lui.

Kirishima pov.
-"Sei in ritardo capelli di merda"-
-"Che bello rivederti Bro!"-
Eccolo là, ad aprirmi la porta, non avevo niente da offrirgli se non il mio sorriso più raggiante e quel biglietto per un film al cinema. Mi ero vestito anche abbastanza casual, solo una camicia arancione e dei jeans scuri, quindi mi stupì notando che lui era vestito in maniera impeccabile... ok, in realtà era vestito in modo orribile, il rosso non gli donava affatto, ma lo rendeva perfetto quel particolare che avevo subito notato : indossava la mia felpa. Gli stava leggermente larga e ciò non mi dispiaceva.
-"Ecco dov'era finita!"- esclamai io scherzando, il suo viso arrossì, anche se leggermente.
-"Bhe, ora è mia!"- lo disse con tono minaccioso, ma, conoscendolo, era come se me lo stesse dicendo con gelosia, bramosia e imbarazzo.
Un idea lampo si intrufolò in me. Persi ogni briciola della mia voglia di uscire e, con fare sicuro, varcai l'entrata lasciandolo stupito.
-"Guardiamolo a casa tua un film... E non osare cambiarti"- 
-"... Qualunque cosa"- borbottò lui.
Aveva la TV in camera, perfetto.
Mi accomodai sul suo letto lasciando a lui il posto vicino al cuscino.
Prese il telecomando e mi chiese aprendo Netflix
-"Che film vuoi vedere?"-
-"Fai tu"-
Qualche secondo di silenzio.
-"NON SO CHE CAZZO METTERE"- si incazzò con un po' di vergogna sottintesa. A dire il vero trovare un film adatto ad un'appuntamento era una missione difficile, non eravamo ancora degli esperti in questo campo.
Mi avvicinai a lui e gli presi il telecomando stando a attento a toccargli tutte le dita della mano, andai sui film suggeriti e misi un film completamente a caso, o forse era una serie... Non ricordo nemmeno il titolo.
Non aveva importanza, presto ci accorgeremmo che a nessuno dei due importava davvero qualcosa di quelle immagini che scorrevano sullo schermo luminoso della TV, che al momento era l'unica fonte di luce nella stanza. Appoggiai la mia mano sopra la sua e, al contatto improvviso, la sua mano si irrigidì, prima di ammorbidirsi del tutto, adagiata dal calore della più grande sopra di lei.
Fissammo le nostre mani, che si coccolavano, per molto tempo finché non distrussi nuovamente quel silenzio -"Non è giusto che tutto il divertimento c'è l'abbiano solo le nostre mani!"- gli mostrai la mia faccia da cucciolo supplichevole.
Rise per poi lanciarmi un cuscino in faccia -"Coccola lui"- rispose divertito.
Misi un finto broncio rilanciandogli il cuscino, inutile dire che tra noi scoppiò la classica lotta a colpi di cuscino, anche se lui non ci andò per niente piano, quasi quasi rischiò di spaccarmi il naso.
-"Ora basta, sono stanco"- si lamentò lui mettendo da parte il cuscino ormai tutto rovinato e privo di piume.
A mia sprovvista si coricò interamente sul mio corpo lasciandomi in una posizione terribilmente scomoda
-" Comoda la principessa?"-
-"Si, grazie per essertene interessato"- rispose freddo e altezzoso.
Scoppiammo a ridere per poi lasciarmi un po' di libertà di movimento, forse per pietà, forse perché in fondo gli dispiaceva.
Lo girai senza problemi mettendomi il suo corpo in grembo, in quel momento, faccia a faccia, gli chiesi
-"Allora, ti piace così tanto la mia felpa"-
Mi sorrise per poi dirmi con tono schifato -" No, hai davvero dei gusti di merda"-
-"Hai ragione, su di te fa proprio cagare"-
Finse una faccia offesa distogliendo lo sguardo... Avrei potuto mangiarmelo in quell'istante.
-"Sei adorabile"- mi uscì istintivamente dalla bocca. Non mi pentì di averlo detto anche dopo che lui mi minacciò a morte in caso lo ripetessi.
-"Allora perché l'hai messa?"- chiesi.
Guardò la sua mano destra posata sulla mia spalla intensamente, era sicuramente alla ricerca di una risposta che non lo avrebbe messo completamente in imbarazzo, ma evidentemente si arrese perché disse tutto ad un fiato -" Volevo avere addosso il tuo odore schifoso!"-
La luce proiettata su di noi dal film era abbastanza da lasciarmi intravedere il suo rossore.
Mi misi a ridere forte e prima che potesse rimproverarmi lo strinsi a me in un abbraccio, ero a contatto con quella mia felpa che credevo di aver perso e a col tempo con il tepore del corpo di colui che amavo.
-"Puoi avere tutto di me, non solo l'odore, ricordatelo"- gli dissi con tenerezza e sicurezza severa nella voce.
-"Bhe... Se lo dici tu..."- sospirò lui prima di iniziare a baciarmi dolcemente.
Le sue labbra morbide si mescolavano con le mie leggermente screpolate, continuammo finché era abbastanza evidente per entrambi che quel contatto iniziava a non bastare più.
Aprimmo in contemporanea le nostre bocche e, incrociando le nostre lingue umide e bramose l'una dell'altra, incominciammo una danza di sapori che conoscevamo a memoria, ma che mai avrebbero smesso di stupirci e di desiderarne sempre di più.
Succhiò ogni parete della mia cavità orale mentre io, invece, morsi ogni centimentro del suo labbro, inferiore e superiore. Dopo un bel po' ci separammo per prendere fiato, basto quel nostro modo di guardarci intensamente per iniziare un nuovo tipo di contatto; lasciai che mia mano passasse oltre i suoi indumenti accarezzando, pian piano quasi ogni suo centimetro, ci coricammo sul materasso e iniziammo a spogliarci a vicenda. Ormai completamente nudi ci abbracciamo in modo terribilmente disagiante, ma perfetto per quel momento, le sue mani sulla mia pelle, le mie sulla sua, ogni tanto cambiavano posizione, lui sopra e io sotto per poi finire con lui sotto e io sopra, un circolo continuo, lento e passionale. Baciai il suo corpo con dolcezza, senza lasciar intendere niente di perverso, volevo solo sentite, col tatto delle mie labbra, ogni suo muscolo che rabbrividiva sotto di me.
La nostra pelle, già da prima stufa di toccarsi attraverso quella felpa di pessimo gusto, aveva trovato un piacere immenso in quel contatto crudo e vergognoso.
Il film finì e la magia con essa terminò, ma non me ne andai, non osammo muoverci, probabilmente perché il disagio di guardare i nostri corpi nudi abbandonarsi senza trovare parole opportune era peggio di un rifiuto a una dichiarazione d'amore.
Dormimmo stretti, ancora nudi, uno tra le braccia dell'altro; non facemmo sesso, il nostro contatto fisico, quel giorno, non conteneva nessuna perversione, solo uno sdolcinato affetto che adorammo, ma che, il giorno dopo, avremmo disprezzato e schifato.








(1327 parole) uh uh ...ma quanto sono dolce oggi ;D

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