~Sei La Mia Unica Ragione Di Vita~ Sterio Story [Conclusa]

You're jealous?

Camminavamo lungo il corso ammirando il sole che pian piano si immergeva nel limpido mare,nessuno di noi due aveva aperto bocca per tutto il tragitto, entrambi troppo in sovrappensiero per curarci  minimamente perfino di dove stavamo andando, avevamo saltato diverse gelaterie senza nemmeno rendercene conto e ora semplicemente procedevamo senza una meta precisa. Finalmente,dopo circa dieci minuti,rangiunsimo un piccolo bar e finalmente ci fermammo, ci sedemmo e poco dopo una giovane ragazza si avvicinò al nostro tavolo -Cosa prendi?- aveva la voce smielata e mi guardava fisso  col lo sguardo di un grasso rospo che osserva le mosche per scegliere la più succosa -Io prendo un gelato Panna e fragole- Disse piatto Stefano,la ragazza solo allora sembrò accoggersi della  presenza di qualcuno al tavolo e con non curanza scribacchiò in fretta l'ordine di Stefano per poi girarsi di nuovo nella mia direzione -Eh tu cosa vuoi Caro~- vidi Stefano fare una faccia disgustata e girasi dall'altro lato -Un gelato al cioccolato- risposi evitando il suo sguardo - Sarò subito da te...- -Come se io non esistessi- Bofonchiò Stefano ma la donna fece finta di non sentirlo,si voltò e andò verso il bancone facendomi l'occhiolino.

La ragazza tornò un paio di minuti dopo portandoci quello che avevamo ordinato,avevo sperato ci mandassero un'altra cameriera ma no lei era ancora lì con la sua voce smielata e la bocca curvato in un grande sorriso che la faceva somigliare ancora di più a un rospo... -Ecco quello che avevi chiesto- Disse appoggiando la Coppa di gelato sul piattino, era disgustoso il modo in cui cercava di provarci... -Se hai bisogno di qualcosa Chiamami- parlava come se Stefano non esistesse, questo mi dava sui nervi,ma lui sembrava non importasse, se n'è stava in silenzio con lo sguardo rivolto verso un punto non preciso in lontananza -Molte grazie ma non ho bisogno di niente- Speravo che così se n'è sarebbe andata ma la ragazza fece come se non avessi parlato, scrisse qualcosa sul suo taqquino,per poi strappare il foglio e darmelo -Questa è il mio numero se vuoi chiamami...-  -Vado a prendere una boccata d'aria...- Borbottò Stefano che fino a quel momento era stato zitto ed uscì senza degnarmi di uno sguardo.

-Io devo andare- Vidi l'espressione sorpresa della ragazza -Ma aspetta- cercò di bloccarmi ma ero già arrivato alla cassa per pagare - Jane non importunare i clienti- la rimproverò un cameriere sulla sessantina e finalmente il rospo mi lasciò stare dirigendosi verso un'altro tavolo. Uscì dal locale e mi fermai sulla porta cercando con lo sguardo Stefano,dopo un paio di secondi lo avvistai,era seduto su un muretto la testa tra le mani. -Stefano stai bene?- gli chiesi sedendomi affinco a lui
-Si ho solo un po' di mal di testa- Sapevo che mentiva lo conoscevo fin troppo bene -Stefano ci conosciamo da quando abbiamo 5 anni so che c'è qualcosa che non va- -Mario sto bene- continuò imperterrito e sapevo che ormai era una causa persa, Stefano seppur la persona più generosa e buona del mondo aveva il difetto di essere terribilmente testardo -Se lo dici tu...-

[You were the shadow to my light
Did you feel us
Another start
You fade away
Afraid our aim is out of sight
Wanna see us
Alive]

Wow questo è il capitolo più lungo che abbia mai scritto ._. Credo che i Pottered hanno capito la citazione