I love you...

518 44 134
                                    

~1838 parole~

Ero sul letto ad osservare il nulla più
assoluto,i miei pensieri rivolti esclusivamente a una persona,la stessa persona che in quel preciso momento era a cacciare in un luogo di disperazione dove anime in pena si distruggevano a vicenda alla ricerca di beni materiali, per farla breve era andato a fare la spesa. Girai pigramente la testa cercando di dirottare i miei pensieri su qualcosa con fosse il cucciolo dai capelli rosa con cui ormai condividevo la casa dalla fine delle superiori, eppure Stefano sembrava rimanere un chiodo fisso nella mia mente.

Mi ero da poco appisolato,quando il rumore del citofono mi costrinse ad aprire gli occhi e tornare alla realtà,che di sicuro era meno interessante di immaginare di fars- insomma meno interessante di dei miei bellissimi film mentali. Abbassai la maniglia convinto che fosse Stefano tornato da fare la spesa, eppure il mio sguardo incontrò quello di Ettore -Sei venuto a scroccare Netflix?- Gli chiesi spalancando la porta - Nah sono venuto per darti dei consigli di galateo- Lo guardai confuso mentre si accomodava sul divano - Oh andiamo Mario non fare il finto tonto- Continuavo a non capire minimamente a cosa si riferisse -Oh insomma devi uscire con Stefano questa Sera- Sbottò Esasperato Ettore,una lampadina di accese nella mia mente - È solo un uscita tra amici- Borbottai sapendo di star dicendo una delle più grandi cazzate della mia vita -Stavi per fartelo dimmi te se è solo una cena tra amici- Disse Ettore alzando gli occhi al tetto
-In che senso? Balbettavi diventando rosso che peperoni levatevi -Eri ubbriaco a schifo e beh ti lascio immaginare-
-Oh...- Fu l'unica cosa che riuscii a dire. Ci fu un lungo silenzio,poi Ettore si alzò dal divano -Allora pronto per diventare un vero gentiluomo?- Sospirai -Non ho scelta vero?- -No non hai scelta-

L'ora seguenti fu una delle più tragi-comiche della mia vita: Ettore che parla di galateo è come uno spartano che parla di pace e amore,tra consigli pietosi presi dalle fan Page al limite dell'orrido nei meandri più oscuri di internet, Momenti in cui gli prendeva una nota dantesca e si metteva a recitare la divina commedia cambiando la quasi totalità delle parole con "Pollo Hermano" e "Cammin di nostra pepita"dopo solo mezz'ora mi ritrovavo a chiedermi quale droghe avesse assunto,implorando pietà per quello che potevo aver fatto per meritarmi quello. In poche parole buttarsi dal decimo piano di un palazzo con atterraggio sull'asfalto sarebbe stato meno doloroso di starlo a sentire.
-Bene Mario capito tutto?- Annuì poco convinto mentre, in cuor mio, mi chiedevo perché non mi ero lanciato dalla finestra quando ero ancora in tempo. -In poche parole si te stesso- Concluse Ettore - Perfetto e ora potresti congedarti prima che i due neuroni che mi sono rimasti decidano di passare a miglior vita?- - I miei erano tutti ottimi consigli- Disse offeso Ettore - Certo,certo- Dissi aprendoli la porta e mettendo fine alle mie sofferenze.

Erano le otto ed era circa mezz'ora che chiudevo e riaprivo l'armadio come a sperare che da un momento all'altro le tre misere felpe ammucchiate sul fondo di esso diventassero qualcosa di decente,ma niente da fare,non avevo niente da mettermi e non per dire come fanno le ragazze quando vogliono degli abiti nuovi,il mio armadio era così vuoto che sembrava che da un momento all'altro sarebbe passata una balla di fieno a fare compagnia alle tre felpe che stavano in un angolino a fare la muffa. Cercai meglio alla ricerca di qualcosa che magari mi era sfuggito,e beh qualcosa c'era: una camicia di almeno due taglie più piccole della mia e una cravatta Rosso scarlatto, probabilmente regali di Natale poco apprezzati di cui mi ero completamente scordato. Guardai con disgusto quei due indumenti,insomma quale Persona sana di mente può mai preferire Camicia e pantaloni a Felpa e Jeans? Per qualche secondo valutai l'opzione di andare a comprare qualcosa di decente,per poi scartarla visto l'orario. Raccolsi dall'angolino putrido in cui si trovavano una felpa e un paio di Jeans e ribbutai la camicia nel dimenticatoio.

Dopo aver finalmente indossato qualcosa,anche se non propriamente decente per un uscita,non mi restava altro che aspettare che anche Stefano si preparasse,questo voleva dire che c'era una possibilità di non partire prima di mezzanotte,come faceva a metterci così tanto era per me ancora un mistero anche se qualcosa mi diceva che forse un c'era un minimo di imbarazzo nella scelta se avevi un guardaroba che contava più di tre felpe e due jeans.

~Sei La Mia Unica Ragione Di Vita~ Sterio Story [Conclusa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora