Capitolo 6(REVISIONE)

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Alexandra's pov

Come mi sento, bella domanda...

Questa giornata mi ha fatto sentire viva,come se qualcosa dentro di me fosse rinato, mille emozioni mi hanno travolte per tutto il tempo.

«Se devo essere onesta non ho avuto tempo per pensarci, sicuramente ho apprezzato moltissimo e te ne  sono molto grata per tutto questo, ma non ti devi sentire costretta o cose così.» Dico imbarazzata.Ed è la verità nessuno mi ha mai ascoltato veramente, pensavo che quando mi chiedeva dettagli sulla mia vita era per fare conversazione oppure perché si sentiva obbligata.

«Posso chiederti perché lo hai fatto.»Voglio sapere cosa l'ha spinta a compiere questo gesto per me.

«Sinceramente penso che siamo molto simili, volevo passare un po di tempo con te e vederti sorridere, non so spiegarti il perché ma una cosa certa ti voglio bene e ci tengo a te»
Rimango sbalordito di fronte alle sue parole mi hanno trafitto colpito al cuore, però per la prima volta non era per colpa del dolore ma perché sentivo che a qualcuno importava di me.


Ad interrompere i miei pensieri è il mio telefono. Ancora una volta mia madre, non mi va di rispondere per sentire le sue prediche rimproveri le solite ramanzina.Ora mi voglio solo concentrare sul l'unica persona che gli sia importato di me finora, e che in una sola giornata mi ha resto veramente felice...più di quanto l'ho abbia fatto mia madre.

 Non riesco ancora a capire come è possibile che una persona che nemmeno mi conosce riuscita in pochi giorni a rendermi così allegra, gioiosa,e spensierata.
Non ci sono parole per descrivere come mi sento però una cosa certa non mi sentivo così da tempo...
Restiamo in silenzio per tutto il resto del viaggio, con le canzoni della radio come sottofondo fin quando non arriviamo a casa.

Entrando in cucina mio padre ci saluta Io mi limito solo sorridere e vado in camera.

«Tra una decina di minuti si mangia.»Dice mio padre.

Ora come ora voglio stare un po da sola per riflettere, è successo tutto così in fretta in questi giorni non mi aspettavo di ricevere così tanto affetto e soprattutto comprensione.

Devo ringraziare entrambi in qualche modo ma prima di tutto devo ringraziare Isabel. Rifletto ancora sulle sue parola "siamo così simili" che cosa voleva dire.

«A tavola...» Sento mio padre urlare.

Mi sento così strana a  stare a tavola con loro. A casa mangiamo sempre da sola perché mia madre aveva orari sballati di lavoro, ci vedevamo si e no 2 volte al giorno.
Di solito quando Anna aveva la pausa pranzo mangiavo con lei.

«Mi sono dimenticato di chiederti se sei allergica a qualcosa, oppure se magari non ti piace mangiare qualcosa.» Chiede mio padre.

«Principalmente non sono schizzinosa quindi mangio di tutto, e non sono allergica a niente.» Gli rispondo subito dopo.

Iniziamo a mangiare, mentre guardiamo tutti insieme i cartoni insieme a Christian.

«Davvero buono papà, complimenti.» Dico io appena ho finito di mangiare.

«Ma che... sono contento che ti sia piaciuto.»Mi risponde.

Squilla il telefono di Isabel. "Si si tranquilla non è un problema...riprenditi." Sento dire da Isabel, chi sa cosa sarà successo.

«Cosa c'è?» Si chiede mio padre.

«Bhe la babysitter non può più venire sta sera, quindi salta la nostra uscita del sabato sera.» Dice con rammarico Isabel.

«Abbiamo tempo per trovarne un'altra prima dell...» Inizia a parlare mio padre ma lo interrompo.

«Potrei badare io a Christian non è un problema anzi, stavo pensando ad un modo per sdebitarmi con voi e non sapevo proprio come fare, e visto che posso essere d'aiuto perché no.» Spiego ad entrambi.

«Non penso ch...» Inizia a parlare mio padre ma Isabel lo interrompe.

«Va bene ho capito donne, parlate tra di voi.» Dice mio padre ridendo ed esce dalla cucina con Christian sulle sue spalle.

«Prima di tutto tu non devi sdebitarti con nessuno fai parte di questa famiglia, e non ti devi sentire oppressa. Secondo se te la senti di badare a quella peste per me non ci sono problemi ma ti avviso non sarà una passeggiata.» Dice lei ridendo alla fine.

«L'ho voglio fare sia per loro sia per me, così mi sentirei meno in colpa di essere entrata in maniera inaspettata nella vostra vita.» Rispondo, con un po di imbarazzo.

«Come ti ho già detto fai parte della famiglia, non sei mica Cenerentola e io la matrigna.»Dice con tono scherzoso. Le vado incontro e la abbraccio, lei rimane sorpresa di fronte a quel gesto, poco dopo però mi abbraccia anche lei.

«Non ti ho ancora ringraziato per quello che hai fatto per me...quindi grazie, e se la risposta alla tua domanda sul come mi sento è Viva.» Le dico e lei si limita a sorridermi.




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