Anna's pov
«Non penso che sia la cosa giusta da fare,non è giusto nei suoi confronti capisci.»Cerco di spiegare.
«E tu capisci che è mia figlia e io devo sapere cosa le sta succedendo, sono sua madre.»Mi risponde a tono.
«Visto che non mi permetti di andare là almeno permettimi di sentirla, e siccome risponde solo te a questo punto la sentirò mentre parla con te al telefono.»Continua poco dopo.
«Sei incorreggibile guarda, se lei non vuole parlare con te ci sarà un motivo.»Dico io con tono di sfida. Non sono per niente d'accordo con il suo ragionamento, ma d'altronde ha ragione sua madre, anche se so perfettamente perché vuole parlargli.
«Allora facciamo così io la chiamo ci parlo ma tu non devi fiatare.» Gli spiego.
«Va bene va bene anche così basta che la sento.» Mi risponde. Sento nel suo tono una nota di disperazione e preoccupazione, metto la mano sul fuoco che non è per Alexandra, ma ciò che può pensare la gente se viene a scoprire che sua figlia è scappata da lei. La cosa che la tormenta di più e che Vittorio possa "usare" Alexandra per distruggerla una volta per tutte.
«È abbastanza tardi non penso che risponda quest'ora.» Dico io nella speranza che lei lasci perdere.
«Provaci no...» Mi dice con tono freddo e distaccato, come se fosse un ordine.
«Voglio solo sapere come sta, se lui è migliore di me, per ora non voglio aprire il discorso "non ti ho detto la verità perché..."» Dice con una voce rammaricata, e qui inizino i miei dubbi.
In quella voce spezzata mischiata alla tristezza capisco che forse sotto sotto porterà importargli di Alexandra, ma non sa come dimostrarlo. Prendo una decisione.
«Okay facciamolo.» So benissimo che sto per tradire la fiducia di Alexandra.Prendo il telefono cerco il nome tra la rubrica e chiamo. Al secondo squillo mi risponde, Io mi limito direi un semplice e piccola.
Katia mi fa segno di mettere in viva voce, gli faccio segno di stare zitta e cerco di concentrarmi su Alexandra.
Piano piano iniziamo a parlare del più e del meno, quando mi racconta che la moglie di Vittorio ha deciso di includerla nella sua famiglia. Da come parla sembra veramente felice e questo mi rasserena, mi sento sollevata che non l'abbia rifiutata, mi sarei aspettata al peggio da parte di quel uomo ma può darsi che sia cambiato veramente.
Alexandra inizia a raccontare della rapporto che ha instaurato più con Isabel che con il padre, vista l'assenza costante del padre per colpa del lavoro.
«Sai ti voglio raccontare una cosa buffa.» Mi dice sorridendo.
«Su racconta.» Mi limito a rispondere.
Mi parla della giornata che ha passato insieme ad Isabel. Non posso notare la gioia e l'entusiasmo nella sua voce, finalmente la sento sorridere, vivace e allegra.
«Sai sembrerà strano.» Dice ad un certo punto.
«Quando siamo andate a guardare i pittori, c'era uno che c'ha ritratte. Ad un certo punto mentre ce ne stavamo andando ci ha fermate, dicendo che avrebbe voluto darcelo come regalo, perché non aveva mai visto mia madre una figlia così in sintonia» Continua poco dopo. Al suono di quelle parole Katia impazzisce calcia uno strillo, quelle parole le hanno fatto male.
«Ale ci sentiamo domani ora devo andare.» Dico frettolosa chiudendole il telefono in faccia.
Da un lato mi dispiace chiudere il telefono all'improvviso, ma non posso fare altro se venisse a scoprire che ho fatto ascoltare alla madre la nostra conversazione si arrabbierebbe molto con me .Non voglio questo, ma so già che dovrò dirgli la verità il più presto possibile.
Katia inizia a piangere Incrociando le braccia sul tavolo e poggiandoci sopra la testa.Sento dei singhiozzi da parte sua.
«Sai te la sei cercata, è colpa tua se si allontana da te.»Dico schietta.
«Potresti almeno fare l'amica per una volta.»Mi risponde.
«Le amiche non ti mentono, dicono la verità così com'è...lo so che non vuoi sentire mai è ciò che devi sentire in questo momento. Dolore proprio ciò che hai provocato tu, forse solo così potrai capire dove hai sbagliato.» So che non è una cattiva persona, solo così potrà comprendere a pieno, solo con la verità senza giri di parole e mezzi termini.
«Tornerà ne sono certa. Ma non perché glielo chiedi tu, ma perché vorrà mettere le cose in chiaro prima o poi... Ma una cosa è certa, se una cosa si rompe non tornerà mai più come prima.» Ora sta a lei ragionare e prendersi tempo.
«Tempo al tempo le dico.»Ed esco dalla stanza.
Katia's pov
E se Anna avesse ragione quanto il mio interessa è verso mia figlia e quando i confronti di Vittorio
Oggi dov'era mente impulsivamente senza ragionare senza fermarmi un attimo a pensare sono egoista lo ammetto ma non posso accettare una cosa del genere
Arianna ragiona Lei tornerà da me ma solo per buttarmi addosso tutto l'odio chiocciola te in tutti gli anni per colpa mia
Il disprezzo nei miei confronti per tutto ciò che ho causato Ma può darsi che non porterà ancora per sempre può essere solo un intolleranza un rifiuto che durerà poco o almeno speroQuando notato come parlano tra di loro Mi sono accorta che io non ho mai parlato con mia figlia così e per me è stato un colpo al cuore
Non le ho mai chiesto che cosa gli piace che cosa fa Se magari preferisce altro non ho mai conosciuto mia figlia
Preferivo che andasse a vivere con Anna ma non che andasse da lui...
Ora la cosa migliore è che io mi allontano come ha detto Anna tempo al tempo
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Forget...( REVISIONE)
Teen FictionDobbiamo accettarlo, la vita è imprevedibile...questo cammino ci pone di fronte a situazione difficili, scelte sbagliate, ostacoli da abbattere e superare. Allo stesso tempo non riesco a capire, se scappo dalla verità o da me stessa? Forse è solo un...