L'uomo d'avanti a me mi fissa incredulo con gli occhi spalancati.
Io lo osservo meglio, è molto diverso da come lo immaginavo ...
"Credo che stai sbagliando persona" Mi dice.
"Katia" Dico semplicemente...il nome di mia madre. Continua a fissarmi con aria stupefatta, bhe d'altronde non ha tutti i torti.
"Su entra, ne parliamo dentro" Mi dice aprendo di più la porta. Mi aiuta con la valigia, e lo seguo in cucina.Ha una casa molto spaziosa , e ben arredata. Appena arriviamo in cucina mi fa cenno di sedermi al tavolo.
"Non sape..." Inizia, ma lo blocco.
"Io l'ho scoperto pochi giorni fa..." Dico mentre lo vedo intento a preparare il caffè.
"Bhe capisco...come mai sei venuta qui?" Mi chiede subito dopo aver messo le tazze del caffè sul tavolo."Ecco...ho litigato con mamma dopo aver scoperto da un'amica di famiglia di te, ho deciso di andarmene all'istante."Quella bugia ha fatto traboccare il vaso.Penso tra me e me.
"Ed eccomi qui da te." Dico guardandolo mentre beve il suo caffè, mentre mi ascolta mi ascolta attentamente.
"Quanto sei sicura..."Fa una breve pausa e continua subito dopo.
"Che io sia tuo padre?"Rimango in silenzio di fronte a quella domanda, ci penso un attimo su.
" Come ti ho già detto mi è stato riferito da Anna, l'amica di famiglia, non sono sicu..." Non faccio in tempo a finire la frase che mi interrompe.
"Strano che Anna la sopporti ancora dopo tutto questo tempo" Dice e io rimango ammutolita non sapendo cosa rispondergli. "
"Comunque capisco la situazione, se vuoi restare qui puoi, sei mia figlia..."Mi sono bastate quelle parole per farmi sentire a casa.
"Se per te non è un distur..."Mi interrompe per la seconda volta.
"Non è un disturbo anzi, stai tranquilla" Si alza e mi abbraccia un abbraccio sincero.
"Non sono l'unico quindi a scappare da quella donna" Dice in seguito distaccandosi dall'abbraccio, e ridendo.
Non rispondo, mi limito a sorridere.
Non so i dettagli del perché mamma non gli abbia mai detto di essere incinta, ma una cosa è certa, prima o poi scoprirò la verità è una promessa che faccio a me stessa.
Ancora una volta mille domande si fanno spazio nella mia mente, a cui purtroppo non avrò mai risposte, e non penso di volerle ora che sono qui e ho deciso di ricominciare.
"Ciao..." dice una voce entrando in cucina ... e riportandomi alla realtà.
Una donna con un bambino in braccio, saluta papà con un bacio.
"Tu saresti?" Mi chiede dopo esserci accorta della mia presenza e sorride imbarazzata.
"Piacere Alexandra" Dico porgendole la mano.
"Isabel..."Dice sorridendomi.
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Forget...( REVISIONE)
Teen FictionDobbiamo accettarlo, la vita è imprevedibile...questo cammino ci pone di fronte a situazione difficili, scelte sbagliate, ostacoli da abbattere e superare. Allo stesso tempo non riesco a capire, se scappo dalla verità o da me stessa? Forse è solo un...