Coinquilina || 03

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"I libri sono come gli amici: devono essere scelti con cura"

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*Lili*

Vedo il paesaggio sotto di me diventare sempre più piccolo ogni secondo che passa. L'areoporto che prima mi sembrava immenso ora e solo una piccola macchia bianca tra altri mille colori. 

Il passeggero che siede vicino a me è un ragazzo sulla cinquantina, vestito in giacca e cravatta.  

"Anche lei diretto a New York?" chiedo gentilmente. Non volevo sembrare indiscreta, ma ho la brutta abitudine di parlare con tutti.

"A quanto pare..." rispose l'uomo alzando le sopracciglia

"Lili Reinhart, piacere" dico

"John Mehas, piacere mio" rispose accennando un sorriso "Come mai qui?" chiede. E pensavo di essere io quella indiscreta qua.

"Per inseguire i miei sogni" dico sorridente "Uno shooting fotografico che potrebbe farmi entrare nel settore"

"Fantastico!" esclama "Anche io lavoro in quel settore. Amministratore"

"Che coincidenza!" esclamo in fine.

***

Il viaggio continua in totale tranquillità ed ogni tanto le hostess chiedono ai passeggeri se desiderano qualcosa da mangiare. In teoria mancano circa 15 minuti all'atterraggio, secondo l'orario del biglietto. Anche se non posso esserne completamente sicura visto che le nuvole oscurano completamente la visuale impedendomi di avvistare una città. Continuo a sfogliare pagina dopo pagina il mio libro preferito, Orgoglio e Pregiudizio. Un libro bellissimo che avrò letto almeno 10 volte. E' affascinante la storia d'amore di Elizabeth e del signor Darcy. Ho sempre desiderato vivere una storia d'amore che assomigli a quelle dei romanzi, ma non tutti i sogni diventano realtà purtroppo.

"Signore e signori passeggeri siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza e di spegnere tutti i dispositivi a bordo. Siamo pronti per l'atterraggio" dice una voce maschile che mi risveglia dai miei pensieri. Seguo le istruzioni esposte dalle hostess, anche se con un po' di ansia visto che questo era il mio primo volo in assoluto. 

L'aereo atterrò senza problemi. Mi rivestì in fretta, non vedevo l'ora di arrivare a casa.

"Arrivederci signorina" disse il signor John sorridente

"Crede che ci rivedremo?" chiesi scettica

"Beh... New York è una città molto grande, ma mai dire mai" prese la sua valigia e si avviò verso l'uscita.

Sorrisi a quell'affermazione. Sistemai i capelli e uscì dall'aereo. Le gambe iniziarono a tremarmi quando toccai terra. Era strano pensare che fino a pochi minuti fa ero lassù nel cielo. 

Arrivai alla scrivania dove c'era una ragazza, molto più giovane di tutte le altre che ho incontrato, disponibile per il check-out. Aspettai davanti al nastro trasportatore fino a che non avvistai i miei bagagli e poi feci il check-out.

"Grazie mille per aver scelto la nostra compagnia, arrivederci" disse sorridente

"Arrivederci" dissi prima di andarmene

Aprì google maps e seguì le indicazioni fono ad arrivare alla mia nuova casa. Entrai nel palazzo, che aveva un'androne davvero spazioso, con centinaia di cassette della posta disposte in fila. 

"Ciao!" disse una ragazza dietro di me spaventandomi

"Oddio ciao, non ti avevo vista" dico girandomi nella sua direzione

"Tu devi essere Lili! Piacere Camila" disse allungando la mano sorridente

"Si sono io. Tu saresti la mia coinquilina?" dico sistemando la tracolla

"Esatto" disse andando a prendere le valige "Andiamo?" indicò l'ascensore

Mi limitai ad annuire e la seguì. Schiacciò il pulsante su cui era disegnato il numero dieci e le porte si chiusero, portando la cabina sempre più in alto.

Mi sembrava di essere di nuovo in volo. Salivamo velocemente, piano dopo piano, ed una volta arrivate a quello giusto sentimmo un 'bling' succeduto dall'apertura delle porte davanti ai nostri occhi. 

Camila era più bassa di me. Ha dei capelli corvini e degli occhi scuri che trasmettono felicità affiancati a quel sorriso contagioso. Si incammina nel corridoio e cerca il numero della nostra casa facendo avanti e dietro. Mi soffermo a guardarla. I jeans che indossa fasciano perfettamente le sue forme, ora capisco perché farà lo shooting. Ha un fisico da modella, mille volte più adatto a questo lavoro rispetto al mio. 

Scuoto la testa e mi avvicino alla porta che Camila è riuscita ad aprire ed entriamo. Non devo lasciarmi condizionare dagli altri, devo restare concentrata.

Continua...

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-spazio autrice-

Eccomi qui con il terzo capitolo! Spero vi piaccia.

Volevo avvertirvi che non sono una persona che aggiorna regolarmente, quindi potrebbe passare un giorno come una settimana tra un capitolo e l'altro... Ma cercherò di sforzarmi.

Lasciate un commento se volete, le critiche sono ben accette!

Ci vediamo presto <3

-Agnese

𝘛𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘰, 𝘥𝘪𝘮𝘮𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘢𝘮𝘪 || 𝐒𝐏𝐑𝐎𝐔𝐒𝐄𝐇𝐀𝐑𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora