Attimi di sconforto || 14

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[ ATTENZIONE: TW ]

"Rischia, non pensare a quello che succede dopo, pensa a come ti senti in quel momento. Non avere rimpianti, pensa a te stesso, fai quello che ti piace, ma soprattutto ama."

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*Lili*

- 4 giorni dopo -

I giorni sono passati in fretta, così come la febbre. Ero sola a casa visto che Camila aveva dormito da Charles la notte scorsa, un vantaggio per entrambe visto che ho potuto saltare sia la cena che la colazione. Da quando ho ricevuto la notizia della Milano Fashion Week la mia ossessione per le calorie era peggiorata drasticamente: dovevo assolutamente pesare tutto quello che mangiavo per avere il numero preciso delle calorie assunte. Anche il limite si era abbassato molto. Ero passata da un limite di 700 kcal giornaliere ad uno di 500, ma fortunatamente nessuno si è accorto di nulla. Il senso di inadeguatezza non mi abbandonava neanche per un minuto, continuavo costantemente a pensare a tutte le modelle che avrei visto in Italia, compresa Cami.

Mi svegliai alle 5 quel giorno, anche se avevo dormito veramente poco, e mi preparai per andare a camminare. Il vento gelido mi fece rabbrividire, ma non potevo rientrare in casa a non fare nulla. Non avevo le forze per correre ed optai per una camminata veloce. Ho già adottato questo stile di vita, soprattutto sotto le feste e d'estate. In quel momento il mio obbiettivo era perdere più peso possibile per la sfilata, nella speranza di non sentirmi a disagio guardando le altre modelle sfilare. Tornai a casa circa due ore dopo;

"11.886 passi e 345 calorie bruciate" sospirai salendo le scale

Entrai in casa e mi feci una doccia veloce per poi vestirmi per andare a lavoro. Avevo già avvertito Cami di non venire a prendermi a casa e che ci saremo incontrate direttamente in azienda.

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-Cami dove sei?- gli scrissi

-Mi sono fermata in un bar per prendere il pranzo, vuoi qualcosa?-

-No grazie, ho mangiato tanto a colazione e non ho fame, magari prenderò qualcosa alle macchinette-

-ah ok va bene-

Mi dispiace mentigli in questo modo, ma non posso farne a meno, devo dimagrire per la sfilata.

Spensi il telefono per attraversare la strada e alzando lo sguardo incrocio quello di Cole. Alzai la mano per salutarlo e per attirare la sua attenzione, cosa che funzionò visto che mi venne in contro.

"Ehy biondina" esclamò vedendomi

"Ciao Cole" roteai gli occhi, sapeva bene che odiavo quando mi chiamava così. Si è instaurato un bel rapporto in questi 4 giorni in cui sono stata a casa. Sono rimasta sorpresa quando ho sentito la sua voce dall'altra parte del telefono, ma da un lato mi ha fatto piacere parlare con lui. Mi ha tenuta aggiornata sulle novità per la sfilata e anche sulle nuove modelle arrivate, non sembrava neanche più strafottente come è stato la prima volta.

"Come mai qui?" gli chiesi visto che non lo avevo mai visto da queste parti

"L'appartamento che ho comprato con Dylan è qui vicino, mi sono fermato a dormire qui invece di stare dai miei" alzò le spalle "Camila? l'altro giorno l'ho incontrata"

"Oh Cami è da Charles, ci siamo date appuntamento direttamente a lavoro." dissi tranquillamente

"Ah Charles... Capisco" si irrigidì

"Non sarai mica geloso" ridacchiai

"No è che... Diciamo che non scorre buon sangue tra di noi" si affrettò a dire

"Ah ok" risposi senza aggiungere altro, non volevo metterlo disagio anche se ero curiosa di sapere cosa fosse successo tra i due.

*Cole*

Sentire il nome di Charles mi fece rabbrividire. Lui non si meritava assolutamente una ragazza come Camila. Ha sempre avuto una cotta per lei, ne era quasi ossessionato, ricordo quando al liceo non faceva altro che parlare di lei. L'ha presa veramente male quando ha scoperto di noi due, che poi siamo stati insieme quanto... Una settimana? Lei voleva solo non finire il liceo vergine e io ho accettato. In cambio però sono stato preso a pugni da Charles, ottimo direi. Mi ha urlato in faccia di averla molestata, sono stato male solo a vedere la faccia di Camila distrutta dalla situazione che aveva preso una piega inaspettata. Le sue amiche la snobbavano, ha passato i suoi ultimi mesi da liceale quasi completamente sola. Penso che una parte di lei ce l'abbia ancora con me per l'accaduto, proprio come ha detto Barbara. Non sapevo se Camila gli avesse già raccontato tutto, e in caso contrario, non sarei sicuramente stato io a farlo, quindi cercai di cambiare discorso...

"Quanti anni fai?" dissi continuando a guardare dritto davanti a me

"Cosa?" sbarrò gli occhi

"Domani, il tuo compleanno. Quanti anni fai?" ripetei

"23" disse abbassando lo sguardo "come fai a saperlo? Del mio compleanno intendo..."

"Girava voce del tuo compleanno" dissi cercando di capire il suo strano comportamento

"Non avrete mica organizzato una festa vero?!" esordì quasi preoccupata

"Non lo so cosa stanno tramando, ma non te l'avrei detto in ogni caso" cercai di sdrammatizzare

Entrambi avevamo toccato argomenti delicati a quanto pare, entrambi stavamo zitti e non volevamo parlarne...

Continua...

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-spazio autrice-

Per chiunque si stesse chiedendo cosa significa il "TW" all'inizio: TW é l'abbreviazione di Trigger Warning. É una sigla che viene usata molto spesso da autori (di canzoni, libri, stories di ig e adiacenti) per segnalare dei comportamenti inappropriati o comunque un argomento non adatto a tutti. Viene usato soprattutto quando si parla di violenze, anoressia (appunto), bulimia,  abuso di stupefacenti, depressione e autolesionismo.

Spero di essere stata abbastanza chiara lol

Detto questo... Ringrazio a tutti per le 3k di visualizzazioni che la storia ha raggiunto❤️
Mi fa piacere che vi stia piacendo❤️

Inoltri ho cambiato la copertina, perché quella di prima mi aveva un po' stancato... Fatemi sapere cosa ne pensate :)♡

Ci vediamo sabato prossimo,

- Agnese

𝘛𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘰, 𝘥𝘪𝘮𝘮𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘢𝘮𝘪 || 𝐒𝐏𝐑𝐎𝐔𝐒𝐄𝐇𝐀𝐑𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora