Sei: Illusion

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Il cielo senza nuvole doveva essere introdotto nelle sette meraviglie del mondo, insomma, cosa c'è di più bello di un cielo azzurro, limpido e con un sole splendente che ti illumina la giornata, magari in tutti i sensi?

Come si fa a non sorridere davanti a spettacoli del genere?

Erano proprio cose simili che ispiravano Louis, le giornate di sole.

Era felice e sereno, ma comunque aveva bisogno di un tè.

Pensò di tornare al 'Félicité', magari con anche un po' di culo avrebbe rivisto quel ragazzo. Si vestì di corsa ed uscì alla stessa ora del giorno precedente, percorrendo gli stessi identici passi alla stessa velocità, tanto per scaramanzia.

Entrò dalla porticina di quel locale tanto carino e si mise in fila per il suo tè, cominciando a vagare con lo sguardo di qua e di là in cerca del riccio, il quale, alla fine, era seduto dove si era messo lui il giorno prima e lo stava guardando, sì, proprio lui.

Louis sorrise imbarazzato e abbassò lo sguardo sulle sue Vans Total Black, arrossendo leggermente.

Rialzò la testa e fu tutto esattamente come la prima volta.

Ci sono molte tappe importanti nella vita, quelle che già sai che vivrai, come il primo bacio, i compleanni, i diplomi, se sei fortunato un matrimonio o due, o anche un nuovo arrivo in famiglia. E poi ci sono quelle che sogni sempre di rivivere ma non ci speri neanche tanto perchè impossibili, ma quando le rivivi finalmente, quelle sono le più belle di tutte.

Verde nell'azzurro, azzurro nel verde, uno scontro di colori che suscitava in entrambi emozioni che non potevano essere descritte, rappresentate, alcune anche solo immaginate, emozioni che offuscano tutto ciò che ti circonda e l'unica cosa che puoi ancora riuscire a vedere sono quei colori, quegli occhi, quel viso.

Louis distolse lo sguardo per la seconda volta, ma solamente perchè la commessa alla cassa gli aveva chiesto l'ordinazione, altrimenti quella volta sarebbe andato avanti in eterno.

Dopo aver detto cosa voleva prendere, decise che sarebbe andato da lui, avrebbe fatto qualcosa di nuovo, città nuova vita nuova, no?

Ritirò il suo tè e si diresse verso il tavolino dove era seduto il riccio, calmo, fermo, impassibile. Sembrava stesse andando tutto bene, un piede davanti all'altro, come sempre, respiro affannoso, battito lievemente accellerato, rialzino del tappeto che, diamine, non aveva mica visto.

Fu un attimo di svista quello che fece inciampare Louis, al quale scivolò poi di mano il tè, che volò proprio sui vestiti del ragazzo dagli occhi verdi.

-Oops! Mi dispiace oddio non volevo, perdonami ti prego, è stato un inciden-Ciao.

-Ciao?

-Si, ciao. non si saluta così? Non abito in inghilterra da un po', ma non penso di essermi dimenticato la mia lingua madre.

-Sì, sì, si saluta così, solo che..non sei arrabbiato?

-Per cosa? Oh, questo? ma va, è solo una maglietta, si lava.

Louis aveva una faccia piuttosto confusa, ne era sicuro, ma allo stesso tempo era stato felice di aver intrapreso una conversazione con..come si chiamava? -Harry. -lo interruppe come se avesse capito a cosa stava pensando e, cavolo, quel ragazzo lo stupiva ogni secondo di più.

-Louis, piacere.

-Questo posto si sta affollando, ti va di uscire?

-Ehm, sono nuovo di qui, non saprei esattamente dove andare.

Sunflower - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora