Dieci: Sunflower

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Era trascorso un anno esatto dal primo incontro di Louis ed Harry, ma la loro voglia di cercarsi in mezzo a una marea di gente non aveva mai smesso di esistere.

Harry aveva trovato un lavoro come fotografo, nonostante non avesse molta esperienza e Louis era stato assunto al Félicité al bancone, lavorava solo mezza giornata così da poter trascorrere la parte restante con il suo fidanzato. L'appartamento di Louis, ormai diventato il loro appartamento, diventava ogni giorno sempre più bello perchè abbellita da una foto di Harry.

Il loro posto magico era rimasto il prato con il girasole. Tutto era uguale ad un anno prima, nulla sembrava apparentemente essere cambiato di una virgola, ma non era affatto così, l'amore che provavano l'uno per l'altro era assoutamente cambiato, cresceva di giorno in giorno.

Erano le cinque passate quando si ritrovarono nel loro prato, seduti di fianco al girasole a parlare delle loro giornate; sorrisi tipici sui loro volti, espressioni di felicità e gratitudine per l'altro.

-Com'è andata stamattina Har? Avevi la giornata libera, che hai fatto?

Gli accarezzò dolcemente i capelli e intrecciò un dito ad un riccio prima di baciargli la testa. -Sono semplicemente stato qui. Stavo pensando ad un nuovo soggetto.

-Ma come? Non è più il girasole? -chiese Louis togliendo la mano dai suoi capelli e guatdandolo, confuso.

Quello scosse la testa e -Penso di aver analizzato ogni suo minimo dettaglio in un anno -disse, con un sorriso leggermente malinconico. -Ho bisogno di cambiare.

-Capisco -rispose Louis tornando a massaggiargli la testa.

Fu Harry a togliersi dal contatto questa volta e volse la faccia verso quella del proprio fidanzato, lasciando un bacio leggero sulle sue labbra.

Lo guardò fisso negli occhi e sorrise. -Ti ho mai detto cos'è per me un'istantanea, una foto, Lou?

-In realtà no.

-Ecco -prese un respiro profondo -è quando vedo qualcosa di talmente tanto bello che me lo voglio imprimere nella mente per sempre. È quando rimango senza fiato e devo per forza ricordarmi ogni singolo dettaglio. È quando è una gioia per gli occhi, magari non di tutti, ma ai miei sì, con una foto riuscirei a mostrare ai diffidenti ciò che cela qualcosa di superficialmente non bello. Questo per me è una foto.

Louis sorrise e gli prese la mano.

Era incredibilmente bello quando parlava a cuore aperto.

Lo interruppe dai suoi pensieri ancora una volta e -Vorresti essere il mio soggetto?

-Scusa? Mi stai dicendo che superficialmente sono brutto e che tra un anno mi cambierai con un altro? -rispose Louis ridendo.

Harry rovesciò la testa all'indietro scosso dalle risate e diede una leggera sberla sul braccio all'altro -Ma no! Non mi stancherei mai di te e dei tuoi dettagli. So che ne hai ancora tanti che non ho mai avuto occasione di scoprire. E una volta scoperti tutti non mi importerebbe, andrei avanti a tenerti come soggetto.

-Rimane il fatto che pensi che sia brutto.

-Sei la persona più bella che io abbia mai visto, Tomlinson.

-Continua, Styles, mi stai piacendo -sorrise Louis malizioso.

-Sei bellissimo e fantastico in qualsiasi cosa, ti sottovaluti, ma non capisci che in realtà sei una persona meravigliosa. Tu sei..il mio sole, ecco, ed io il girasole che segue ogni tuo movimento.

Lo baciò. Un bacio lungo e dolce, pieno di significato.

-Ti amo, Harry Styles.

-Anche io, Louis Tomlinson.

-Beh, ma è perfetto!

Harry parve pensarci su. -No, manca qualcosa.

Frugò nella borsa e tirò fuori la sua macchina fotografica. Quello era uno di quei momenti che non avrebbe mai voluto dimenticare nella sua vita.

Messa a fuoco.

La sua vita ora era chiara e definita.
Zoom.

Concentrata su un solo obbiettivo.
Click.

Louis.

Sunflower - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora