Capitolo 5

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È iniziato un altro giorno.

Stanotte non riuscivo a prendere sonno, pensavo a lei e alle sue maledette labbra.

Mi stavo affezionando troppo facilmente.

Non potevo affezionarmi così facilmente dopo la storia con Johanna.

Quel bacio non doveva proprio capitare.

"Cosa mi sarà preso" pensai tra me e me.

Tutto assonnato, come ogni mattina, mi recai in cucina per prepararmi una tazza di caffè quando all'improvviso sentii il mio cellulare vibrare.

Abbassai il pannello delle notifiche e lessi un messaggio con scritto "Buongiorno scemo".

Era Sarah cazzo.

"Devo evitarla" pensai istintivamente alzando lo sguardo verso il soffitto bianco.

Intravidi l'orologio e le lancette indicavano le 7:30.

"Cazzo è tardi!" esclamai impanicato così corsi in stanza e cominciai a prepararmi.

Cominciai ad indossare le prime cose che mi capitavano all'occhio.

Indossai un jeans chiaro con degli strappi alle ginocchia, una felpa nera larga e delle Converse nere alte.

Andai in bagno per darmi una rinfrescata e nel mentre chiamai Mark.

Neanche il tempo che mi rispondesse esclamai:

"Bro ti prego salvami! Potresti venirmi a prendere sennò non arriverò mai in tempo a scuola!"

"Buongiorno anche a te Andrew!" rispose ridacchiando"

"Ti prego bro alla prima ora ho l'interrogazione d'italiano e se arrivo di nuovo in ritardo quella non mi fa entrare e mi becco l'ennesimo due di fila!"

"Da quando ti importa così tanto dei voti?" rispose continuando a ridere - "Comunque certo bro, cinque minuti e sono sotto da te, fatti trovare giù"

"Mi importa perchè voglio andarmene il prima possibile da quel carcere!" esclamai ridendo - "Finisco di lavarmi i denti e scendo" risposi frettolosamente staccando la chiamata.

Ad una certa sento svariati suoni di un clacson.

Era Mark.

Mi affaccio dal balcone ed urlo:

"Sto scendendo!"

Mi metto a correre come un pazzo per tutte le scale fino ad arrivare alla sua Audi nera opaca.

Aprii lo sportello e mi metto ad urlare ridendo:

"Vai! Vai! Corri! Corri!"

Mark mi guardò con quella sua faccia da schiaffi, tirò il freno a mano e partì velocemente.

Arrivati fuori scuola parcheggiamo velocemente, guardammo l'orario ed erano le 8:10.

"Cazzo!" esclamai ansiosamente.

Ci mettiamo a correre verso gli scaloni dell'entrata, apriamo l'enorme porta continuammo a correre consapevoli del fatto che la prof. al cento per cento era già in classe.

Arrivati davanti la nostra classe trovammo la porta chiusa.

"Ecco qua! Mo questa non mi fa entrare!" esclamai disperatamente.

"Su entra bro" disse con uno nonchalance Mark.

"Entra prima tu così intanto mi preparo psicologicamente a quelle sue urla irritatanti".

"Cagasotto!" rispose ridendo Mark.

Aprì di colpo la porta e si accorse che la prof. non era in classe.

One Last TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora