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"POTRESTI FARE QUALCOSA ANCHE TU INVECE CHE STARE SUL DIVANO A GRATTARTI LE PALLE!" Urlo in preda alla rabbia.

Cazzo.
Ho commesso il più grande errore della mia vita.

"CHE CAZZO HAI DETTO? ADESSO TI FACCIO VEDERE STRONZA!" Mi urla contro, alzandosi dalla sua poltrona e venendo verso di me furente.
Spaventata mi schiaccio contro la parente mentre lui tiene i miei capelli in un pugno.

"Non devi parlarmi così, ragazzina. Mai." La sua voce è fredda e inquietante.

Sbam.
Uno schiaffo in pieno viso.
Poi un pugno.

Mi lascia andare per qualche secondo e io ne approfitto per sgusciare via dalla sua presa. Raggiungo la porta con mio padre alle calcagna, e esco in tutta fretta. So che lui non uscirà. Infatti lo stronzo si ferma sullo stipite della porta urlandomi addosso insulti di ogni tipo.
Cammino all'indietro osservandolo furente.
Quando chiude la porta con un tonfo mi volto, ritrovandomi davanti due figure che osservavano la scena.

"BIBI!" Una voce squillante mi risveglia dai miei pensieri. Giulia mi circonda le gambe con le braccia e io le scompiglio i capelli.
Sono passati due giorni dal nostro primo incontro e purtroppo non l'ho più vista.

"Chi è lei ammó?" Solo in quel momento mi accorgo della figura che sta difronte a me, è un ragazzo totalmente vestito di nero, sta appoggiato allo stipite della porta e ci osserva curioso. Ha il viso rovinato ma comunque molto bello,una cicatrice sotto l'occhio mi colpisce particolarmente.

Beh è decisamente figo.

"Lei è Bianca! Bianca, lui è Vincè" il ragazzo mi fa un cenno con la testa che ricambio immediatamente. Giulia afferra la mia mano e mi porta alla sua altezza, mi piego sulle ginocchia e le sorrido.

"Ti esce un po' di sangue da qui." La sua manina accarezza dolcemente il mio zigomo e io mi alzo di scatto. "Che fai? Ti pulisco un po' con un fazzolettino."

"Ma te pare Giù. Sto na crema." Le sorrido dolcemente e lei alza le spalle.

"Sei di Roma?" Alzo lo sguardo sul ragazzo ancora appoggiato allo stipite della porta e annuisco.
Mi accorgo delle occhiate che lancia al mio corpo, coperto solo da una tuta grigia a vita bassa e un top bianco che lascia la pancia scoperta e aderisce alla forma del seno.

"Se sente tanto?" Ridacchio e lui annuisce ridacchiando.

"Bibi si è trasferita due giorni fa!" Giulia picchietta un dito sull'addome di suo fratello, che abbassa lo sguardo e la ascolta attentamente. "Possiamo invitare Bibi a fare merenda? Ti prego, ti prego" la bimba mette un broncio adorabile e il fratello scoppia a ridere.

"Ma va Giù. Mo torno - deglutisco - a casa." Il moro mi osserva con occhi socchiusi. È strafatto e si vede lontano un miglio.

"Puoi stare se vuoi." Dice quest'ultimo e io scuoto la testa. Ma ormai Giulia ha già afferrato la mia mano e mi ha trascinata dentro il piccolo appartamento.
È uguale al mio, l'unica differenza è che qui non ci sono bottiglie di qualsiasi cosa a terra.
O un uomo perennemente ubriaco e violento sul divano.
Ma si insomma. Piccole differenze.

"Vieni in bagno Bibi. Ti medico la ferita." La ragazzina mi fa sedere sul cesso e inizia a medicarmi alla "cazzo di cane" la ferita, ma è comunque carina.

"Senti stasera passo da te e scendiamo qua al parchetto. Ti faccio conoscere gli altri." Mi dice Vincenzo, comparendo dal salotto. Annuisco, parecchio sorpresa.

La piccolina ci mette circa dieci minuti a "medicarmi" quella ferita. Alla fine ha solo pulito il sangue e disinfettato, ma lo apprezzo comunque molto.
Appena torniamo in salotto noto Vincè seduto sul divano, tiene una canna in bocca e un foglio sulle gambe. Sta scrivendo qualcosa e sembra parecchio concentrato.
"Vincè voglio vedere un film delle pincipesse!"

"Solo se lo dici giusto." Scoppia a ridere il fratello.

"Eddai Vincè sai che non riesco!" Si lamenta la bambina, andando a sedersi accanto a lui, sul divano. Scoppio a ridere mentre Giulia cerca di dire "principesse", con scarsi risultati.

"Vabbè dai ammó, per stavolta li vediamo lo stesso." La bambina esulta e abbraccia il fratello, poi mi fa cenno di sedermi accanto a loro.
Mi sistemo accanto al moro, poi Giulia si sdraia su di noi appoggiando la guancia sul mio petto per poi distendere le gambe su quelle del fratello.
Alla fine Giulia ha scelto il film "la bella e la bestia" che ovviamente odio.

Siamo arrivati al punto in cui quella rompi palle di Belle entra nel fottuto castello della bestia, quando il primo sbadiglio lascia le mie labbra. Vincenzo ridacchia e Giulia mi fulmina con lo sguardo.
"Eddai Giù scusa! Questo film è una rottura di palle." Mi lamento quando la bambina fa la finta offesa per il mio sbadiglio.

Vincenzo continua a fumare e fissare il vuoto, io invece sto per addormentarmi. "Puoi dormire se vuoi" mi sussurra ridacchiando all'orecchio. Annuisco e mi lascio andare sulla sua spalla.
Prima che io possa chiudere gli occhi la voce di Giulia mi richiama.
"Bibi secondo te qual'è la pincipessa più bella." Ridacchio e lei mi fa la linguaccia.

"Non lo so, mi stanno tutte sul cazzo." Il ragazzo su cui sono appoggiata ridacchia mentre la sorella fa un'espressione arrabbiata.

"Impossibile. Comunque la mia preferita è Belle - indica la televisione - anche secondo Vincenzo." Dice, poi si sistema meglio sul mio petto. "Secondo me tu sei bella come lei." Alzo la testa dalla spalla di Vincenzo e la osservo con un sorriso stampato in faccia.
La prendo da sotto le ascelle e la sollevo in aria, facendola ridere e crepapelle. Le lascia tanto bacini su tutto il viso e lei ride, anche suo fratello ci osserva divertito.

"Grazie Giù sei popo 'n tesoro." Lei ridacchia ancora e poi mi abbraccia forte.

Abbiamo continuato a guardare il film senza interruzioni, anzi, Giulia ha continuato a guardare il film. Io mi sono addormentata sulla spalla di Vincenzo e quest'ultimo era talmente fatto da non capire un cazzo.
"Bibi? Il film è finito." Giulia mi scuote dolcemente e io annuisco per poi alzarmi dal divano.
Vincenzo continua a dormire, mentre io ringrazio ed esco dal loro appartamento, dirigendomi verso il mio.
Faccio un respiro profondo e poi entro.

Rozzano || PakyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora