quinto

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Perché la gente amasse tanto Budapest, effettivamente Taehyung proprio non lo capiva. 

Forse, per lui era solo troppo piena di ricordi. Non che fossero tutti negativi, per carità, ma diciamo pure che Taehyung ad un certo numero c'era arrivato. Erano successe troppe cose fra le viette di quella città che nessuno passava mai a visitare. In realtà, una volta, ci aveva visto qualcuno passeggiare e ne rimase tanto sorpreso da finire per disegnarlo. Era un veloce schizzo fatto a carboncino nero, con la carta più ruvida che aveva trovato fra i cassetti in camera sua, e quello divenne uno dei pochi disegni che Taehyung non vendette mai. 

Eppure lui a dimenticare c'aveva provato tante volte.

''com'è possibile?'' si chiese, una volta. ''tutto si può dimenticare, tutto. Allora perché  tutta questa merda non mi esce dalla testa?''

Era la nuda e cruda verità. Taehyung dimenticava di tutto: dalle chiavi dentro casa quando usciva, per poi ritrovarsi a dover rientrare dalla finestra, a cosa si era mangiato la sera prima per cena.
Allora perché questo no?

Un'altra verità, purtroppo, è che le cose che ti segnano dentro non le dimentichi mai.
Non si può.

Come si potrebbe mai dimenticare uno schiaffo, i lividi ovunque, gli sguardi preoccupati degli amici che sapevano tutto eppure non ti dicevano mai niente? che poi lui lo sapeva, lo sapeva benissimo che lo facevano per non metterlo a disagio. Perché a lui ci tenevano e preferivano prendersi cura di lui facendogli dimenticare per qualche minuto e farlo sorridere, che farlo piangere ancora di più. 

E lui li ringraziava per questo. Silenziosamente, certo, ma lo faceva.

Quindi Taehyung piangeva da solo, la notte, avvolto in un groviglio di coperte, con le urla appena fuori dalla porta e quelle vecchie cuffie che non erano mai abbastanza alte. Eppure lui se lo faceva andare bene. L'aveva presa come qualcosa che sarebbe passata in fretta, un brutto momento che aveva i suoi spazi felici e che prima o poi sarebbe riuscito a dimenticare. 

-

Taehyung non dimenticò mai, ma imparò ad essere felice.

SOSPIRI IN CARTOLINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora