Fantasia

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Avvampo solo al ricordo di averti confessato la mia piccola fantasia. A parole non sembrava particolarmente oscena, anzi è decisamente più casta di tante cose provate finora. Eppure è intima in un modo più profondo. Ti avrei dato completa fiducia, ogni parte di me. Mi sarei privata di tutti i sensi abbandonandomi solo al tuo tocco, al tuo volere. Avresti potuto fare qualsiasi cosa di me e io non lo avrei saputo finché non fosse stato troppo tardi.

Ti è piaciuta subito l'idea e nessuno dei due si è fermato ad analizzarne i sottintesi. Io ne sono consapevole e forse anche tu.
E ancora una volta siamo insieme. Io sono in imbarazzo nel mio stesso appartamento e cerco di non pensare a cosa accadrà, ti offro cibo e bevande per non restare immobile senza sapere cosa fare. Sposto oggetti quasi senza motivo, prendo un bicchiere e lo metto nel lavandino, la presina l'appendo al gancio. E in tutto ciò cerco di parlare senza dire idiozie, cosa che con te nei dintorni mi risulta difficile. Vengo verso di te per raggiungere la dispensa e offrirti altro, come se fossi qui per qualcosa che non sia il mio corpo.
Ti fermi davanti a me e sotto il tuo sguardo mi blocco rapita. Senza una parola mi prendi il maglione e lo sfili come se fosse la cosa più naturale al mondo. Non so replicare se non deglutendo saliva che non esiste.
Ti appresti a togliere anche la canottiera e in imbarazzo ti dico che ho un reggiseno orribile. Non ci saremmo dovuti vedere oggi e non ero preparata. Aggrotti leggermente le sopracciglia come se avessi detto la cosa più stupida al mondo e con semplicità sollevi le spalle «beh? Lo togliamo». Rido. Hai ragione.

Con un'audacia dettata solo dalla mente completamente vuota afferro i lembi del tuo maglione e lo sollevo per toglierlo. «Potevo farlo da solo» scherzi. Non ti rispondo e mi stringo nelle spalle. Non importa quante volte siamo stati insieme, a me sembra sempre la prima. Una parte di me vorrebbe toccarti ma quella sorta di riverenza che inspiegabilmente provo mantiene le mie braccia lungo i fianchi.
Arrivi ad aprire i jeans e quasi tremo. Sono già visibilmente eccitata e a malapena mi hai sfiorata. Malamente finisco di toglierli, passando impacciatamente l'estremità stretta del jeans lungo i piedi. Solo ora che sono in intimo davanti a te mi baci. Lo fai lentamente, assorbendo pezzi di me. E solo ora le tua mani mi toccano desiderose, tolgono gli ultimi inutili indumenti. Ora mi sento a mio agio. Nuda per te, con il tuo sapore sulle labbra.

Prepari la mia fantasia. Hai detto che ti piace soddisfare quelle perversioni che ho sempre immaginato e mai sperimentato, che vuoi rendermi felice. Pensi di farlo solo tramite il sesso ma non è così e forse te ne sei reso conto. La tua presenza nella mia vita è una brezza fresca e profumata nell'estate afosa, che mi scompiglia i capelli e mi strappa un sorriso.

Metti una sedia davanti a me, mi fai stendere le braccia fino ad appoggiarle sullo schienale alto. Prendi quel nastro, il nostro nastro, usato tante volte e che custodisco gelosamente nell'armadio. Mi leghi i polsi alla sedia e le caviglie tra loro, lasciandomi l'apertura appena sufficiente ad avere un po' di equilibrio. Non ho intenzione di fuggire e lo sai, ma adesso potresti farmi qualsiasi cosa ed io non potrei fare un passo senza cadere.
Ti guardi attorno e scegli la canottiera che avevi lanciato sul divano per coprirmi gli occhi. Il primo senso mi viene sottratto gentilmente.
Manca l'ultimo tocco. Prendi le cuffie che erano sul tavolo, con cura mi circondano la testa e fai partire la playlist che ho preparato ad un volume talmente alto che sono certa lo stia sentendo anche tu.

Ora sono totalmente tua. Ora potresti realmente fare ogni cosa ed io non lo saprei. Potresti farmi foto, video, aprire le tende e lasciare che i vicini mi vedano, aprire la porta e far entrare chiunque tu voglia per cedermi a lui. Non mi renderei conto di nulla perché ora la mia mente è in un'altra dimensione, non è più in quel piccolo appartamento che chiamo casa.
Ora sono in una landa sconfinata dove c'è il mio corpo, il tuo, le mie emozioni, le mie sensazioni. È buio e la musica circonda ogni cosa, permettendomi di dipingere la realtà in qualunque modo io desideri. Ed ora desidero tingere tutto di rosso, lo stesso colore del fuoco che brucia per te.

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