Capitolo 2

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«Se una donna vuol vendere parte del suo corpo probabilmente non è molto diverso da un    violinista che dà un concerto... è la sopravvivenza nel modo che si conosce, la morte arriverà ma è meglio giocarla e farla aspettare ancora un po'.»

Charles Bukowski

Mentre frequentavo l'università conobbi Sarah, la mia coinquilina. Diventò presto la mia migliore amica. Studiava psicologia alla Westminster, con scarsi risultati, finché conobbe un tizio della Londra bene.

Sarah è una ragazza che si fa notare. Alta un metro e settantacinque, gambe chilometriche, una quarta di seno (non naturale però) occhi neri e capelli biondi. Non è bellissima in viso ma ha un gran bel lato b e due tette esplosive. È nata in Romania e si è trasferita in Inghilterra quando aveva quattordici anni con la sua famiglia. Appena diplomata, si iscrisse all'università, ma la sua carriera di studentessa durò poco.

Scoprii solo dopo un po' che le serviva come copertura per i suoi famigliari... Fu Sarah a introdurmi nel proficuo mondo delle escort.

Sono passati alcuni anni da quando ho smesso di fare la escort. Ho lasciato l'università perché non riuscivo più a conciliare lo studio con la mia professione. A dire il vero non l'ho mai considerato un lavoro ma un hobby lucroso. Iniziai più per curiosità che per denaro. A quanto pare ero considerata una donna sensuale e affascinante. Il mio aspetto fisico unito alla mia cultura e perché no, alla mia intelligenza, mi aiutarono a selezionare scrupolosamente i clienti. Potevo, dopo un breve approccio, decidere se passare la notte con un cliente oppure no.

All'inizio, non appena introdotta nel clan dei "successful and rich men", questo ero il nomignolo attribuito alla cerchia dei contatti alla quale ero stata introdotta da Sarah, cominciai a uscire con gli uomini che gravitavano al livello inferiore della scala gerarchica. Il mondo delle escort non è affatto così semplice e immediato come può apparire. È un mondo effimero, dove sei spesso una semplice marionetta che deve sottostare ai voleri dei clienti. C'è una sorta di gavetta da fare. Le escort più esclusive hanno il potere di farti entrare nella cerchia che si colloca al vertice della piramide. Se entri nelle loro grazie, nel caso in cui non possano essere disponibili per alcuni clienti perché già impegnate, ti suggeriscono al club. È fondamentale non calpestare il territorio altrui. Ci si può "intrattenere" con i clienti solo per dei brevi periodi. La durata della frequentazione dipende dalla gestione della "red line" che rappresenta il limite oltre il quale non è più permesso frequentarsi. Il primo segnale è il prolungarsi di un bacio. Quando i baci cominciano a diventare troppo intensi, appassionati e lunghi, il campanello d'allarme si aziona. Se il cliente desidera dei baci "intimi", dove si percepisce la passione e il trasporto, allora significa che sta per innamorarsi o che comunque desidera qualcosa di più del semplice e divertente sesso.

Alla base della piramide si collocano i clienti cosiddetti "borghesi", che rivestono dei ruoli dirigenziali, ma che non si possono definire dei veri e propri ricchi. Generalmente sono sposati, e non sono fisicamente prestanti... Man mano che si sale la piramide, cominciano a essere sempre più appetibili. Sono uomini d'affari più generosi, colti, intelligenti e fisicamente prestanti... Il top lo si raggiunge quando il cliente rasenta la perfezione. Ricco, raffinato, intelligente, alto, fisicato, bello e... udite udite, depilato e dotato! Se possiede tutte queste caratteristiche abbiamo raggiunto il paradiso dell'eden. Ahimè, questo genere di clienti ormai è in via d'estinzione. Fanno parte di questa categoria quegli uomini che, sebbene abbiano una vita praticamente perfetta, lavoro al top con tenera mogliettina a casa, sono in cerca di sensazioni forti o di stravaganze sessuali. Sono sempre stata una escort d'alto bordo piuttosto "di nicchia", se così mi si può definire.



La metamorfosi di VivienneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora