Capitolo 4

86 6 9
                                    



                                              «Compito dello psicoterapeuta è quello di assistere la persona nella    ricerca del suo vero sé e poi di aiutarla a trovare il coraggio di essere quel sé.»

Rollo May

Dopo una veloce doccia, mi concedo qualche coccola, spalmandomi una crema per il corpo profumata. Scopro di avere una crema rassodante per il seno. Beh, a dire il vero non ho bisogno di una crema rassodante, piuttosto, di una crema antismagliature. Il mio seno è sodo, talmente sodo che non ho nemmeno bisogno di indossare il reggiseno. Porto una terza coppa c, ma sarebbe meglio optassi per una taglia in più. Ultimamente, nel mio cassetto della biancheria, prediligo scegliere dei reggiseni piuttosto basic, in cotone e senza ferretto. Ovviamente a trentacinque anni una donna non potrebbe permettersi un seno così perfetto, ma devo riconoscere che il chirurgo plastico di Londra ha fatto un capolavoro, degno di essere raffigurato nelle migliori riviste di chirurgia plastica. Al tatto non si percepisce nulla, perché la protesi è ricoperta dal tessuto muscolare. Mi sfioro un seno, mi assale un dubbio. Chissà se negli ultimi cinque anni mi sono sottoposta a uno screening senologico. Abbandono i pensieri negativi mentre inizio a massaggiare i seni con la crema. Avverto un pizzico di eccitazione mentre mi specchio nuda, di fronte al letto. La prima cosa che balza agli occhi è che non ho più il fisico snello di quando ero un' escort di successo. Indossavo una taglia quaranta. Lavorando in palestra mentre studiavo, avevo modo di tenermi in forma. Ho continuato a frequentare la palestra anche dopo aver smesso di studiare. Sono sempre stata molto attenta al fisico che rappresentava il mio biglietto da visita, il "mezzo" che mi permetteva di guadagnare e che doveva essere preservato nelle migliori condizioni. I centri di estetica e parrucchiera erano diventati ormai una sorta di salotto. Avevo sempre una poltroncina a mia disposizione. Conoscevo tutte le riviste di moda e gossip in auge. Durante le attese tra un trattamento e l'altro, non perdevo occasione per aggiornarmi sugli sviluppi di storie d'amore appena sbocciate tra vip oppure sulle ultime tendenze di moda. Unghie sempre perfette, smalto rigorosamente dello stesso colore su mani e piedi e mai un pelo in vista!. La mia battaglia contro i peli era una costante. Com'è potuto succedere che mi sia lasciata andare così senza nemmeno accorgermene?

I miei istinti primordiali si sono fatti prepotentemente strada tra i miei pensieri. Durante il breve periodo di convivenza che abbiamo affrontato io e Andrew, dal mio ritorno a casa dopo l'incidente, sono caduta in tentazione. Mio marito, è un uomo che non passa inosservato agli occhi delle donne. È un tipo sensuale, intrigante ma anche molto dolce e premuroso. In un paio di occasioni dopo aver bevuto un po', sono stata sopraffatta dal desiderio ardente di fare l'amore con lui. Volevo sentirmi viva, desiderata, piacente e garantisco che lui, in entrambe le occasioni ha saputo "soddisfarmi". Con lui ho raggiunto l'estasi, elevandomi a uno stato di eccitazione quasi surreale.

L'idea di vedere Andrew stuzzica la fantasia. Sono eccitata al pensiero. Mentre mi osservo allo specchio, ecco comparire quel guizzo di euforia ed eccitazione che mi fa leggermente aprire la bocca e mordicchiare il labbro inferiore. Una sensazione di calore pervade il mio corpo. Sopraggiunge un'irresistibile voglia di sfiorare i capezzoli con le dita, pizzicandoli leggermente. Le dita della mano sinistra salgono sulle labbra, sfiorandole. L'indice s'infila prepotentemente in bocca. Scende nuovamente sui capezzoli, entrambe le mani afferrano i seni stringendoli uno contro l'altro. La mano sinistra continua a stringere un seno, mentre la mano destra si fa strada sempre più in basso. Fisso gli occhi ardenti sullo specchio, la mano brucia di desiderio, scende e si intrufola negli slip. L'indice si addentra nelle cavità umide del mio sesso, serpeggia all'esterno attendendo il supporto di un altro dito. Sono bagnata fradicia. Il piacere non tarda ad arrivare, ansimo per qualche istante finché raggiungo l'apice dell'orgasmo. Continuo a fissarmi allo specchio, pensando che dopotutto una donna non necessita di avere un uomo per godere...

La metamorfosi di VivienneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora