La matita scorreva sul foglio. Un tratto sottile di grafite graffiava il foglio. Sembra impossibile che un pezzo di carta possa sanguinare per colpa di un oggetto così innocuo. Deve essere forte e non sentire la lama dividerlo in mille pezzi. Agli occhi di tutti quelle ferite sono insignificanti. Ci sono ma il foglio sta bene. Se fosse il contrario si lamenterebbe. Però se avesse emesso un piccolo gemito di dolore chi se ne sarebbe accorto? Sicuramente la persona che lo rende più felice. Magari quest'ultima è colei che sta lasciando quei segni indelebile e anche se su di loro passerà una gomma non si potranno cancellare mai del tutto. Rimarranno sempre lì.
Uno suono acuto prese il posto del silenzio nella stanza. La matita fu lasciata immediatamente cadendo su innumerevoli fogli di carta. Il cuore si riempì di speranza. Finalmente. Strinse tra le mani il telefono. Il sorriso occupava tutto il viso. Il pollice si muoveva velocemente sullo schermo impaziente. Ci sperava terribilmente che quel trillo fosse dovuto all'arrivo del messaggio che tanto attendeva. Invece una lacrima colpi in perfetto centro dello schermo. Colpito e affondato. Riducendo il cuore della ragazza in mille pezzi come quel foglio di carta. Una semplice frase per toglierle la felicità. Si sentiva come se qualcosa l'avesse presa in pieno colpendolo il cuore. Però quello parole non riportavano qualcosa di brutto, anzi descrivevano un avvicinamento padre e figlio dopo anni. La ragazza non voleva essere egoista. Il biondino passava veramente poco tempo con Gabriel e saperli insieme a lei faceva piacere ma nell'ultimo periodo lei sembrava di troppo. I capelli blu le coprivano il volto o inizio di una cascata interminabile. Il telefono a terra. Ormai faceva fatica a ricordare il momento di felicità che aveva provato quando si era messa con lui. Era stato il momento più bello della sua vita. Pensava se lo sarebbe ricordato per sempre. Non avrebbe mai potuto dimenticarlo quel momento pieno di gioia. Lui che gli stringeva la mano e gli diceva che è richiamava quel sentimento che aveva accompagnato Marinette per anni interi fino a diventare unica certezza che conosceva. Lei lo amava con tutta se stessa. Gli occhi azzurri pieni di commozione durante tutto il giorno. Le loro mani intrecciate non si erano lasciate. Anche ora. Erano lontani ma continuavano ad essere legati. Gli ultimi mesi li avevano passati come una coppietta felice. Quei bei ricordi che avevano insieme. Del loro amore o forse solo quello della ragazza.
Aveva stretto le mani intorno alle ciocche vicino alla tempia. I tremori che le riempivano l'anima e il corpo insieme ai singhiozzi che uscivano dalle sue labbra. Lui tormentato da impegni che duravano un'ora, un giorno o per sempre. Non passava un pomeriggio sola con lui da quasi due mesi. Due mesi che sperava di stare un pò con lui. Forse chiedeva troppo. infondo se ti innamori di qualcuno di famoso queste solo le conseguenze. Gli sguardi distratti non perché tu sei poco importante ma perché prima di te c'è il lavoro. Lei lo capiva. Non gli aveva detto niente. Non si era lamentata come il foglio di carta. Era stata zitta mentre le scuse per non esserci gli dividevano il cuore in mille pezzi. Piangeva seduta su quella sedia contatto il tempo in cui lui sarebbe rimasto nella sua vita. Adrien era lì per sua volontà o perché marinette non lo lasciava? Lei gli teneva sempre stretto la mano. Non sapeva per quanto sarebbe riuscita a tenerlo stretto a se. Si chiedeva sempre perché lui rimaneva lì e non prendeva iniziativa di andarsene. Se rimaneva significava che l'amava e quello era solo un periodo è sarebbe passato e poi sarebbe ritornato tutto come prima.
I giorni passavano e Adrien continuava a non vedere le lacrime della sua ragazza. Non si accorgersi che mentre era al telefono qualcuno aveva un sorriso finto sul volto. Era successo. Erano riusciti ad uscire da soli dopo mesi. Avevano deciso di andare dal gelataio. Sembrava una buona idea finché non era arrivata una chiamata al biondo facendolo alzare dalla panchina. Lei, con una maschera sul volto, cercava di capire se il freddo che sentiva dentro il cuore glielo provocava quello che stava mangiando o colui che fino a qualche minuto fa era seduto al suo fianco. Lui troppo distratto solo per vedere veramente la persona con i capelli blu. Ormai non la guardava più. I suoi occhi verdi diretti verso il cielo. Non si rese conto neanche che qualcuno lo lascio solo con il suo cono in mano. Quest'ultimo voleva scappare. Marinette percorreva velocemente le strade di Parigi stringendo tra le mani il suo gelato pistacchio e limone. Come aveva potuto lasciargli il cuore a pezzi come se fosse colpito da grafite. Quella lama potente ma quasi invisibile. Era ferita nel profondo dalla persona che amava. Non si sarebbe di nuovo fatta ingannare dai quei occhi verdi che avevano illusa così facilmente. Forse lui non voleva veramente vederla scivola via dalle sue mani. Magari voleva tenerla stretta a se.
«Marinette!»
Sentendo quella voce il gelato cadde ritrovandosi sul marciapiede macchiandolo. Stavolta non l'avrebbe presa in giro di nuovo. Si sbagliava se credeva che il suo mondo girava solo grazie a lui. Dopo un'ora, un giorno o per sempre dove aveva solo pianto decise di sorridere. Un sorriso sincero che veniva dal cuore. Si girò verso la persona che aveva chiamata con una nuova consapevolezza. Adrien non avrebbe mai avuta indietro perché ora era fuori dalla sua vita. Gli aveva dato il permesso di andarsene e non poteva odiarla ora, come aveva fatto lei. Soprattutto adesso che aveva qualcuno che la guardava veramente, la faceva ridere e che cancella la grafite dal suo foglio.
«Luka!»
♡♡♡
Dopo due anni torno a scrivere qui. Non che avessi smesso ma sto lavorando a one- short veramente lunga e complessa. Magari entrò quest'anno riuscirlo a finir la e a pubblicarla. Nel frattempo vi la lascio questa molto triste o almeno ci ho provato a renderla così. Vi ringrazio perché ho visto che molti hanno aggiunto questa storia alle loro raccolte.
Spero vi piaccia.~july🌸
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♡ Miraculous - One Short ♡
Hayran KurguUna raccolta di One Short incentrate sul gatto più bello di parigi e la sua amata insettina.