Capitolo 5

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Alex arrivò sotto casa di Bella puntuale. Prima di suonare il campanello si accese una sigaretta per mandare via tutta la tensione. Aveva invitato Arabella a casa sua, quando, invece non sa cosa dirle e come comportarsi.

Apre la porta Elisa; una ragazza semplice, riccia e mora, la pelle è mulata, dando così un aspetto latino.

"Ehm..." cercava di formulare una frase sensata, Alex.

"Sei Alex? Piacere, Elisa. Bella è su che cazzeggia con la mia piccola. Ti va una birra mentre la aspettiamo?"

"No, grazie". Rispose un po' , anzi tanto imbarazzato ed entrò avendo paura d' essere di disturbo.

Bella scendeva dalla mansarda e dietro di lei c'era Georgia, molto simile alla mamma, solo che era piccola e esile, però Alex si soffermò a guardare miss Norman. Portava un vestito a maniche lunghe che arrivava fino alle ginocchia con righe orrizzontali sottili azzurre e larghe color crema, ai piedi indossava delle ballerine marroni, facendo mostrare le sue vene in fuori, causate dopo anni di danza classica, che Alex trovava sexy. I capelli erano raccolti in una coda alta, mostrando così i lineamenti del suo viso.

"Oh Alexander. Sono in ritardo?" parlava in modo molto posato, era una signorina e si comportava come tale, invece Elisa era più alla mano, appunto era in pigiama e se ne fregava dell' ospite.

"No no, non sei in ritardo." rispose Alex.

Bella gli prese il polso della mano destra invitandolo così ad uscire e ad accompagnarla alla macchina.

Elisa e georgia salutarono i due, mentre sendevano le scale. Arrivati alla macchina, Bella storse il naso: si aspettava una Ford Cortina o una Alfa Romeo Spider, invece era una comune e moderna Range Rover nera, la stessa che comprò suo fratello dopo aver fatto soldi.

Arrivati a casa di lui, Bella notò subito la grandezza della villetta, era troppo grande per un single che è quasi sempre via per lavoro. La casetta era una di quelle tipiche inglesi, adatte alle famiglie, appunto le ricordava molto quella di sua mamma a Marylebone.. Alex le faceva guida per entrare. L'arreddamento era in stile industriale, un po' vintage che donava a un tipo come lui. La cucina era open space e Arabella si accorse subito della tavola aparecchiata con cura.

A cena parlavano, ma stando sempre distanti, facevano fatica a raccontarsi, erano tmidi.

Per rompere il silenzio, Alex chiese a Bella " Ti va di vedere un film?"

"Perchè no? Quale?"

"Può andar bene Mean Streets?"

"E' uno dei miei film preferiti... Adoro Martin Scorsese!"

Si illuminò un sorriso sul viso di Al. Erano tutti due seduti sul divano, ovviamente una da una parte e l'altro dall'altra parte del divano. Temevano di invadere lo spazione dell'altro, essere invadenti non era da loro. Verso la fine del film, aro a dieci centimetri di distanza, niente abbaracci o carezze, solo pura e odiosa timidezza.

Bella, più coraggiosa, appoggiò la sua mano destra nello spazio che li divideva.

"Toccami" disse in modo fermo e deciso.

Alex la guardava un po' confuso, poi si decise a toccarle la mano e non riuscì più a trattenere. I loro visi si sfiorarono per poi incrociarsi e assaporare di nuovo un bacio, più intenso di quello a Soho. Ormai la bomba era stata sganciata, nessuno li avrebbe più fermati.

Non centrava il vino della cena, erano i loro sentimenti troppo forti per trattenerli, ormai facevano male e bisognava liberarli.

"Seguimi" sussurrò Alex. Salirono le scale tenendosi per mano e entrarono in camera da letto. Bella spinse Turner sul letto, ormai lui era stato stregato da lei che gli salì sopra. In pochi minuti si ritrovarono nudi, senza più niente da nascondere l'uno all'altro.

Anche se lei aveva già esperienza, non la trattava come quelle che portava dopo una serata al pub, per lui Arabella Norman era speciale e l'aveva raggiunta.

Bella che si trovava sotto di lui, spostava il suo ciuffo, ormai senza gel, all'indietro, voleva vederlo e sprofondare nei suoi occhi che la imploravano a non fermarsi. Gli accarezzava il braccio con le dita per poi arrivare alla spalla e scendere sul petto e baciarlo. Era liscio.

Si erano di nuovo baciati e Alex non perse l'occasione. Facevano movimenti lenti, ma perfetti, dovevano conoscersi e lo stavano facendo perfettamente.

Quando si fermarono si gurdarono ancora, increduli di quello appena fatto. Erano tempi che non facevano l'amore, forse non l'avevano mai provato veramente, prima facevano solo sesso.

C'era silenzio, si poteva sentire solo i loro battiti.

Alex aprì le lenzuola e si infilò dentro con Bella che si appoggiò sul suo petto.

"Sai, darling, mi stai piacendo".

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