Miei cari lettori,
sì sono proprio io. Non è un miraggio, sono quella str*nza che non si fa più viva da tempo, che ha lasciato tutto in sospeso da ormai più di un anno, che ogni giorno vi legge e che non ha il coraggio di rispondere a nessuno. Sono qui, a notte fonda, a piangere scrivendo queste parole.
Purtroppo sto facendo i conti con un dolore più forte di me che mi porta a non mangiare più, a pensare che non possa esserci più felicità, che mi importa a chiudermi ancora di più in me stessa, a non prendermi più cura di quello che sono, che mi costringe a rimanere chiusa in camera più di quanto questa quarantena forzata non stia già facendo.
La fine di una storia d'amore è struggente ma, la fine della tua prima storia d'amore, del primo amore della tua vita è qualcosa che non riesco a descrivere. Ho passato 21 anni della mia vita a non innamorarmi, a stare alla larga da tutto quello che potesse farmi del male un giorno. Perché io l'amore l'ho sempre visto così, qualcosa da cui stare alla larga, anche se dai miei racconti è sempre parso il contrario. Quando però ho incontrato il mio primo amore, pur non riconoscendolo immediatamente, mi ha fatto capire sin da subito che sarebbe diventato una delle persone più importanti della mia vita. E così è stato, tra progetti futuri da esaudire insieme e una convivenza quasi alle porte.
Me ne hanno parlato in molti del primo amore, di quanto dire addio alla prima persona a cui hai detto "ti amo" ti logora dentro. E io, cercando di essere la più str*nza su questa terra, ho sempre pensato di riuscire a non soffrire così tanto. Solo ora mi rendo conto che per quanto tu possa sperarci, crederci, pensare di essere forte, non lo sarai mai abbastanza nel momento in cui vedi andare via il primo amore. La prima persona con cui hai condiviso quasi tutto...se non tutto. La prima persona che ti ha portato il caffè al letto, la persona che quando ti svegliavi era al tuo fianco, quella che quando avevi bisogno di crollare, di piangere, di sorridere, di sfogarti per qualsiasi motivo, c'era. Dire addio ad una persona che hai reputato casa tua è qualcosa che ti porterai sempre dentro. Come si fa a non rimanere distrutti da una cosa del genere? E ci sarà sempre una cicatrice dentro di te, che ti farà pensare che ormai quel dolore non lo proverai mai più. Sì, sarà difficile dover dire addio ad altri amori, ma è la prima persona che ti fa quella cicatrice, ce porti dentro di te per sempre.
Non sto bene, lo ammetto. Non riesco a trovare una luce in fondo al tunnel ora come ora, non riesco a credere che uscita da questa quarantena dovrò fare i conti con una realtà che non è la mia. Di nuovo sola, a riscrivere i miei progetti, a non avere al mio fianco l'uomo con cui avrei voluto passare il resto della mia vita e a cui ho dichiarato tutto il mio amore. La persona che si è presa un pezzo di me, e che non riavrò mai più indietro, se ne è andata e vuoi o non vuoi, ad entrambi tocca ricominciare. Lui con quel pezzo di me, io con un pezzo di lui. In un'altra città, con altre persone, ma tocca andare avanti. Io adesso non ci riesco, andare avanti significherebbe per me dare tutto al vento. Ogni singolo sguardo, ogni abbraccio, ogni bacio, ogni notte d'amore. Sono ancora immersa in quella vita che ormai fa parte del mio passato.
Se c'è una cosa in cui credo particolarmente è il destino, e se due persone sono destinate a stare insieme allora, come si dice, l'amore farà un giro immenso ma tornerà al suo posto. A casa sua. Dove è giusto che sia. Non è facile credere nel destino, soprattutto in certe circostanze, ma è l'unica cosa ad oggi che mi fa stare un po' meglio. Magari, quasi sicuramente, una volta uscita da questa casa sarò in grado di ricominciare, di trovare appoggio nelle persone che mi sono sempre state affianco e perché no, magari conoscere una persona che mi amerà e che forse amerò anche io. Non allo stesso modo, ma che comunque amerò e che mi farà finalmente del bene dopo aver provato questo dolore e che, si spera, riuscirà a mettere qualche punto di sutura su questa cicatrice.
Vi dico tutto questo per comunicarvi che io non continuerò mai più le mie storie. La mia vita è completamente cambiata: ho iniziato a scrivere questi libri quando il mio unico problema era la cotta da banco di scuola, mentre adesso ero disposta ad andare a convivere con una persona e a costruirmi un futuro. Ho conosciuto l'amore, l'ho provato sulla mia pelle e quando scrivevo questi libri, non sapevo neanche minimamente quanto potesse essere forte l'amore che si può provare per una persona. Va oltre ogni immaginazione, davvero. Ma soprattutto, non potevo neanche immaginare quanto doloroso e struggente potesse essere dover dire addio a tutto e dover ricominciare. Il primo amore, il dannato primo amore che non se ne andrà mai e avrà sempre un posto dentro di te. Anche se un giorno dovessi rifarti una vita, come è giusto che sia, quell'amore avrà sempre un posto dentro di te; anche se dovessi dimenticartene inconsciamente, anche se non ci penserai più, ma dimenticare del tutto la prima persona che ti ha fatto provare certi sentimenti per quanto mi riguarda è impossibile. Soprattutto perché ti insegna tanto e l'insegnamento che ti lascia te lo porti per tutta la vita.
Queste storie mi legano molto a questa persona e a i progetti che avevamo e, vuoi o non vuoi, non mi rappresentano più. Non rispecchiano ciò che sono, ciò che provo, ciò che ho imparato dalla vita. Mi dispiace davvero tanto, non so neanche con quale faccia vi sto dicendo tutto ciò ma io devo essere sincera.
Non so se tornerò a scrivere, se pubblicherò qualcosa di nuovo un giorno, se riuscirò a mettere nero su bianco ciò che ho provato e proverò sempre per questa persona. Perché in fondo, le nostre storie ci rispecchiano più di quanto possiate pensare: ogni scrittore mette una parte di sé nei propri racconti e io, ad oggi, non sarei in grado. Probabilmente darei un finale non adatto a queste storie visto il mio modo di vivere la vita completamente differente; più adulto, più maturo.
Grazie di tutto, siete stati dei lettori così leali che a volte non riesco davvero a crederci a cosa siete stati in grado di fare. A quanto appoggio mi avete dato, a quanto amore avete provato per ogni singolo personaggio. Siete meravigliosi e vi leggo sempre, solo che fino ad ora non ho mai avuto il coraggio di dirvi come stanno le cose.
E purtroppo le cose stanno così: devo trovare il coraggio di chiudere questo libro della mia vita, mettere un punto e iniziare a scriverne un altro. Mi mancate sempre, mi manca potermi esprimere ma questo non è il momento né il modo.
Persino Justin e Lydia non meritano questo. Li ho sempre immaginati felici e contenti, con due fedi al dito e un bambino da crescere. Sappiatelo, questo è sempre stato il finale che avrei voluto scrivere ma non ho le forze per farlo.
Non so se sarete ancora con me, se ci sarete quando tornerò (ripeto, sempre se tornerò un giorno). Ma se siete arrivati fin qui, sappiate che ve ne sarò sempre immensamente grata. Anche se non vi conoscono tutti...anzi in realtà non conosco la maggior parte di voi ma vi voglio comunque bene. Per molto tempo avete reso la mia passione qualcosa di possibile e un sogno realizzabile.
Ma adesso ho bisogno di ritrovare me stessa. Spero possiate capirmi.
Arrivederci o a mai più. Comunque sia, le mie storie rimarranno tutte pubblicate e se qualche volta avrete voglia di tornare a leggere dei miei personaggi, fatelo. Sono lì ad accogliervi. Immaginate il vostro finale, immaginateli come avreste sempre voluto vederli.
Una abbraccio forte.
-Giulia.
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The Feeling 3
Fiksi PenggemarJustin è andato via; Lydia, affiancata da Noah si trova a far fronte alla gravidanza inaspettata. Ma cosa potrebbe succedere se Justin dovesse tornare? Avranno finalmente il loro lieto fine o la vita li costringerà a dividersi ancora una volta? |TE...