Davanti A Una Tazza Di Tè

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Blaise, come regalo di Natale per se stesso, aveva deciso di acquistare un appartamento nel quartiere londinese di Mayfair: era passato di lí durante i giorni in cui era stato lontano da Hogwarts poiché Theo e Draco gli avevano commissionato l'acquisto dei loro regali di Natale e lui era entrato in una piccola gioielleria di cui conosceva il proprietario. 

Marcus Flitt, ad un certo punto della sua vita, si era appassionato all'arte dell'oreficeria, inaugurando poi la sua nuova attività un paio di anni dopo aver lasciato la scuola di magia e stregoneria e invitando più volte Blaise, perciò quando lo vide entrare lo salutò con un sorriso e una pacca sulla spalla. -Ben arrivato. 

-Ti sei sistemato bene. 

-Questo posto mi dà belle soddisfazioni. 

Blaise si sentí a casa, perciò subito dopo si incamminò per Mount Street: gli sembrò un segno del destino e l'acquisto di quell'appartamento gli risultò facile e veloce: arredato con gusto, con i toni del grigio e del faggio, tre camere da letto, tre bagni e un immenso open space che terminava con una finestra a mezzo esagono con il davanzale sporgente su cui erano poggiati dei cuscini. Fu quello il particolare che lo colpí maggiormente, perché avere una finestra sul mondo babbano era sempre stato uno dei sogni più grandi. 

Sì, quella sarebbe stata casa sua e ogni volta che tornava lì sentiva di essere in pace con tutto quello che lo circondava, infatti, il giorno dopo Natale era corso tra quelle mura. Guardandosi intorno, però, si era reso conto che mancava qualcosa: una sorta di tocco personale, di calore. Decise che avrebbe appeso alle pareti dei quadri, delle fotografie e magari avrebbe riempito qualche vaso con dei fiori. 

Aveva appena poggiato i piedi sull'asfalto quando gli passarono davanti agli occhi molte persone che si tenevano per mano o che camminavano abbracciandosi e si accorse di sentirsi solo: aveva una casa tutta sua, un bel corpo e un bel viso, ma nessuno che gli rempisse le giornata, così decise di rientrare. 

La sua attenzione fu attirata da una piccola insegna rotonda, contornata da un disegno di fiori nelle varie tonalità del bianco e del rosa al centro di cui faceva bella mostra di sé la scritta 'Flowers tea'. 

Come all'esterno, le pareti interne richiamavano i colori dell'insegna e dal soffitto pendevano numerosi glicini. Il locale era vuoto e su ogni tavolino, circondato da poltroncine chiare, c'era un vassoio rettangolare dentro cui erano stati sistemati vari di tipi di fiori. 

Il suo ingresso fu accompagnato da un tintinnio di qualche campana a vento. 

-Buongiorno, benvenuti al Flowers tea, al momento non siamo aperti al pubblico. 

Si voltò verso quella voce e gli si bloccò il respiro in gola. 

Si guardarono per un tempo che ad entrambi parve infinito. 

-Aria…- fu quasi un sospiro. -ciao. 

Lei abbassò lo sguardo. -Sei sparito. 

Blaise non rispose, si limitò ad annuire. Il silenzio tra loro sembrava pesare più del segreto che lui non aveva potuto confessare, più del ricordo di quell'unica notte. -Mi dispiace. I-io non… come stai? 

-Me la cavo. 

-Questo posto è bellissimo. 

-Sì, beh, mancano ancora gli ultimi ritocchi, poi finalmente potrò aprire. La settimana prossima farò una piccola inaugurazione. 

-Come funziona? 

-Vieni con me, ti faccio vedere. 

Lo portò al centro del locale dove una decina di sgabelli chiari circondavano una grande isola, dietro cui lei cominciò a muoversi. 

Since I kissed you continued Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora