Chiarimenti

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Quando chiusi la porta i miei genitori erano a letto così senza far rumore salii le scale,  andai nella mia stanza e una volta essermi tolto maglietta,scarpe e pantaloni mi coricai pensando che  ad ogni costo sarei dovuto diventare amico di SJ, non so perché, ma volevo avvicinarmi a lui maggiormente e conoscerlo meglio.

Il giorno dopo tutta la scuola parlava della festa di Rachel erano stati invitati tutti e chi non era venuto cercava di vivere quei momenti con tristezza per l’ assenza ad una festa memorabile, ma il mio pensiero andava in quel momento a Lucy. La vidi a mensa, avevo appena  finito il mio vassoio quando girandomi la vidi al tavolo con delle ragazze che se non ricordo male dovevano essere proprio il gruppo delle  cheerleaders, rimasi fermo con il vassoio in mano con la speranza che lei si girasse, ma ciò che fece fu solamente incrociare il suo sguardo col mio e poi tornare a parlare con le altre ragazze. Visto che Lucy non mi voleva  nel suo tavolo e non voleva neanche parlarmi, mi andai a sedere nel tavolo con Rachel (comportamento che di sicuro Lucy non si sarebbe  aspettata perche la vidi che mi guardava sedermi con Rachel). Al tavolo salutai Rachel e lei subito  mostrandomi il giornale della scuola “guarda hanno scritto una finestra sulla mia festa  :… notte movimentata al  23 di memphis street, la signorina Rachel Nitson ha proprio superato se stessa, una festa che ogni anno migliora organizzazione. Hihi,  modestamente la mia festa è stata mitica” “oh siamo vanitosi oggi tigre” le dissi per scherzare un po’.  Di fronte a noi c’erano:  xing, una ragazza cinese del corso di Lettere ma tutti la chiamavano Stella, poi c’era un ragazzo  di cui so solo che si chiamava Greg  e che era un po’ asociale. “Avete visto Lucy, è seduta con le cheerleaders, cosa vuole  dimostrare, si rende solo ridicola agli occhi di tutti, Dio!non le sopporto queste persone” disse stella con un’ aria da snob,“non capisco perché le andate contro per tutto, è molto simpatica, una brava ragazza!”. Stettero in silenzio tutti e tre, Rachel sembrò un po’ infastidita dalla domanda “allora !”  accennai io visto che nessuno provava a dire parola “non glie lo hai raccontato?hahah ci tiene molto a te Nath” mi disse Greg per fare uno dei suoi soliti interventi idioti, “zitto Greg” riproverò stella che si sistemò sulla sedia per raccontare. Rachel quando capì che avevano deciso di raccontarla loro, si alzò e disse che doveva andare a ripassare per  il compito in classe della professoressa di Matematica. Si allontanò  e stella cominciò a raccontare “Rachel, circa due anni fa era ancora amica di Lucy, erano amiche per la pelle tanto che ,se devo essere sincera, cominciai ad essere gelosa di questa loro grande amicizia. Un giorno le sorpresi mentre si litigavano nel bagno delle femmine, erano tutte e due furiose e sembrava che una delle due da un momento all’ altro avrebbe iniziato rissa (cosa che per fortuna non accadde  grazie al fatto che le separai io. Essendo coinvolta anche io in questa storia, volli sapere il motivo per cui  si stavano litigando. La madre di Lucy dopo la perdita del marito rimase depressa per molti anni, non so come, ma la madre di Lucy e il padre di Rachel diventano amanti e così vivono: madre e padre di Rachel separati, e la madre di Lucy dopo tutta la sofferenza afflitta alla madre di Rachel, lasciò anche  lui l’ amante per ricadere in un profondo stato di depressione, solamente SJ fu l’ unico che stette accanto a Rachel.” “è orribile, ma è da stupide però rovinare la loro amicizia per questo” espressi io “ quello che pensai anch’io, ma… i genitori prima di tutto” espresse Greg. Restammo in silenzio, ma fummo interrotti dalla campanella, così mi ritornò in mente che anch’io avevo compito nella mia classe, così ringraziai stella per  avermi fatto capire molte cose e scappai verso la mia classe. Nel corridoio ripensai al racconto di stella, quando vidi di fronte a me Lucy che , presa dallo scrivere un messaggio mi urtò, mi salutò e continuò a camminare, io le corsi dietro prendendola per il braccio per far si che si fermasse. “spiegami perché fai così, cosa ti ho fatto!” “tu, niente” “e allora cos’hai?” “mi sarei sentita una scema a salutarti oggi dopo tutto quello  che ho fatto alla festa.” .Risi. “Non pensarlo neanche, mi dispiace solo che ho capito troppo tardi perché ieri sera avevi bisogno di andartene, comunque non preoccuparti, a volte le persone cercano di sfuggire ai problemi, forse per paura o forse perché  sembra meglio così…” così, allargai le braccia e la abbracciai.

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