Frugo esili steli nel campo
e sfioro l'anima di disincanto.
Esule mano scandisce
gli aridi occhi del sonno,
tutto vola
negli abili passi dell'aria
e tutto giace in questa stanza.
Divino essere di pietra,
mi abbandoni
in questa isola fatta di creta
e scrivi il ritorno degli anni
che scavo nella vita
ritrovando l'oro azzurro
dei tuoi sorrisi.
È magia pura riaverti
tra le braccia del passato,
ma non potrà mai più essere
ciò che è stato:
ora sei
uva dal mosto selvatico
che profuma negli eterni grappoli
di un autunno desolato.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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GOTICA CHIMERA
PoetryISPIRAZIONE FRA LUNA E SOLE... PERCHE' L'OSCURITA' NON PUO' ESISTERE SENZA LA LUCE E VICEVERSA