La mia storia è un po' particolare
non cerca la verità nelle parole,
ma solo il dannato incantesimo
che il cuore fece di me una notte.
Ero abbandonata al dolore
che passava
tra i numerosi spifferi dell'amore,
decisi di uscire fuori
e combattere contro
le intemperie delle ombre,
ma nessuno mai mi accolse.
C'eri tu invece ad aspettarmi
esanime e tremante sull'umida terra
dove le mie lacrime
avrebbero urlato vendetta,
ma rimanesti lì fino al momento
il cui il tuo respiro cessò di battere
e le mie mani si macchiarono
di un vivo scarlatto
che sul tuo petto bianco
dava risalto.
quando distrattamente sporcai
quella candida calla
che mi regalasti il giorno delle nozze.
L'avevo conservata fino a quella sera,
ma ora era stata dipinta dal tuo sangue
avvicinandomi disperata al tuo viso:
adesso quel fiore così puro
sempre appuntato al mio seno
si era trasformato
da un sentimento tanto aspettato
all'eterno amore
di un cuore appena spezzato.
Così chiesi all'oscurità
di prendermi con sé
per sempre
e ti lasciai per un attimo da solo,
ma fu soltanto un secondo rubato all'eternità:
il mio corpo scomparve insieme al tuo
e adesso ogni giorno da quella notte
potremo vivere senza dividerci mai.
Tu, anima in pace
sotto l'umida terra
ed io, rossa calla adagiata
sul tuo cuore,
infinita gabbia
del nostro amore.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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GOTICA CHIMERA
PoetryISPIRAZIONE FRA LUNA E SOLE... PERCHE' L'OSCURITA' NON PUO' ESISTERE SENZA LA LUCE E VICEVERSA