Suonò la campanella, sistemai la roba nello zaino preparandomi per uscire ma la voce della professoressa mi fermò.<Clary, Matthew aspettate un attimo>
Mi avvicinai alla cattedra e attesi che la Brown dicesse qualcosa.
<Ho qui ciò che dovresti spiegare a Matthew per recuperare il programma, se riuscite a fermarvi qualche volta nel pomeriggio...>
Sorrisi, <Certo! Andremo in biblioteca, cercherò di fare del mio meglio>
<Perfetto! A domani ragazzi>Aspettai Matthew sulla porta per parlargli ma lui mi sorpassò come se fossi invisibile.
<Ehi! Aspetta> gli afferrai il braccio
Si liberò con forza e io sgranai gli occhi dalla sorpresa, <S-scusa>
<Non mi toccare> sentenziò duro
<Certo...io volevo solo chiederti se ti andrebbe bene fermarti domani pomeriggio per studiare un po'>
<Non ho bisogno del tuo aiuto>
<Come?>
Si avvicinò con sguardo minaccioso, <Ho detto...che non ho bisogno del tuo aiuto>La rabbia mi salì e non riuscii a tenere a freno la lingua.
<Senti ragazzo...>
<Mi chiamo Matthew>
<Senti Mhattew, hai sentito cos'ha detto la professoressa?>
<Si, non sono sordo>
<Bene, se a te non interessa il tuo andamento scolastico non è un problema mio...sto pensando alla mia media. Se non seguo gli ordini della professoressa sai cosa succede?>
<Cosa?>
<Che perderò la sua stima, perchè non sono stata in grado di aiutarti>
<Senti...domani andiamo in biblioteca, mi dai il programma arretrato e me lo studio da solo, manteniamo l'apparenza che tu mi stia aiutando e amici come prima>
<Io e te non saremo mai amici>Eliminò la distanza che ci separava, adesso i suoi occhi erano incollati nei miei, trattenni il respiro senza rendermene conto.
<No...decisamente io e te non potremo mai essere amici>
Si staccò di colpo e io tornai a respirare.
Si girò e si allontanò, guardai la sua schiena distanziarsi poco a poco da me.~*~
Ma chi si credeva di essere?
Una ragazzina viziata era, ecco.
Bella...bassina, occhi verdi e capelli rossi...e così dannatamente antipatica.
Non mi sarei di sicuro fatta aiutare da lei per lo studio, non avevo bisogno di ripetizioni, mi sarei arrangiato.Tornai a casa scocciato, non avevo accettato il trasferimento di mio padre...ci mancavano ancora dei compagni di classe così arroganti.
Aprii il cancello di casa e varcai la soglia.
<Sono arrivato>
<Ciao Matt! Vieni ho appena condito la pasta>
Mi sedetti a tavola con lui e iniziammo a mangiare.
<Com'è andato il primo giorno nella nuova scuola?>
<Abbastanza bene...devo abituarmi, lo sai come la penso su questo trasferimento>
<Ne abbiamo già parlato, non potevo lasciarmi scappare questa opportunità lavorativa>
<Certo...a te com'è andata?>
<Bene, i colleghi sono amichevoli, c'è un bell'ambiente nel complesso>
<Menomale>Mi alzai da tavola e misi il mio piatto nella lavastoviglie.
<Vado in camera>
<Okay...se hai bisogno di qualcosa dimmelo>
<Si...> borbottaiMi buttai sul letto e guardai il soffitto, sarei mai riuscito ad abituarmi a quella nuova vita?
SPAZIO PICNIC ⭐️
Oggi abbiamo conosciuto un po' meglio il protagonista maschile di questa storia.
Come vi sembra Matt?
Di sicuro tra questi due ragazzi ci saranno scintille...viste le premesse ;)
A lunedì!
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Destini incrociati
ChickLitSTORIA COMPLETATA ", allungai la mano, lui la fissò per un trenta secondi buoni. Non vedendo reazioni la lasciai cadere. Quando ormai ero certa che non avrebbe parlato, borbottò il suo nome " Cosa potrebbe succedere nella vita di due ragazzi se le l...