Epilogo

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Tre anni dopo

<Signorina?>
<Arrivo!>
Mi affrettai a raggiungere il tavolo e sorrisi al signore davanti a me, <Mi dica>
<Mi può portare un caffè lungo?>
<Certo! Arriva subito>

Mi voltai verso il bancone e sistemai il grembiule, avevo trovato un impiego momentaneo in un bar in attesa che uscisse un posto di lavoro migliore.
Nel frattempo qui non guadagnavo male e i proprietari erano persone gentili e comprensive.
Guardai l'ora, avevo finito il mio turno.
Preparai l'ordine e lo portai al signore, dopo raggiunsi il camerino e mi preparai per uscire.

Squillò il telefono, lo presi in mano e osservai il nome sul diplay, era Sarah.
<Dove sei?>
<Sto uscendo adesso>
<Okay, io sono fuori dal bar dall'altro lato della via>

Quando ci eravamo trasferiti con Matt avevamo scelto di andare nella stessa città di Sarah, ci aveva aiutato molto soprattutto all'inizio.
I suoi genitori mi avevano sempre considerato come una figlia e io gli ero profondamente grata.

Uscì dal bar e la vidi.
<Sarah!> alzai la mano e la salutai, guardai da una parte all'altra della strada e attraversai.
Abbracciai Sarah, dopo così tanto tempo non riuscivo ancora a crederci di essere di nuovo vicino alla mia migliore amica.
<Pronta per lo shopping?>
<Sempre!> sorrisi prima di scoppiare a ridere

Entrammo nel centro commerciale, moltissime persone erano affollate nei negozi, il periodo dei saldi attirava sempre una quantità spropositata di gente.

<Perchè non trovo mai la mia taglia nei vestiti che mi piacciono?> sbottai
Sarah rise, <È sempre così nei saldi>
<Esatto> sospirai rassegnata
<Tua mamma e Jaxon come stanno?>
<Bene...>

Da quando ci avevano cacciato di casa nel tempo eravamo riusciti a riprendere un rapporto civile, ma niente di più.
Non sarei mai riuscita a perdonare la loro reazione, sbatterci fuori era stato un gesto troppo meschino.

<Scusami...sono stata poco delicata>
La voce della mia amica mi riportò alla realtà
<Mh? Ma no Sarah figurati. Tanto lo sai come sono i rapporti con mia mamma e Jaxon>
<Spero che un giorno tutto tornerà come prima>

Le sorrisi amara, non era nei miei obiettivi.
Forse fra molti anni le cose sarebbero cambiate un minimo, ma adesso no, di questo ne ero certa.

Tornai a casa stanchissima, infilai la chiave nella toppa e aprii la porta.
Il silenzio mi avvolse.
Posai le chiavi sulla mensola e la borsa sul divano e mi recai in bagno.
Feci una doccia e misi dei vestiti più comodi.
Decisi di preparare un dolce, d'altronde era un occasione speciale.

Infilai il tiramisù finito nel frigo e mi fiondai in camera, dovevo cambiarmi e truccarmi.
Misi un vestito leggero con una gonna a ruota e mi truccai semplicemente con un po' di matita, mascara e lucidalabbra.
Tornai in cucina e apparecchiai la tavola.

Stavo sistemando gli ultimi particolari quando sentii la porta d'ingresso aprirsi.
Mi nascosi in camera e aspettai che mi chiamasse.
<Clary? Ci sei?>

Matt era nel corridoio e mi dava la schiena, mi mossi silenziosamente verso di lui e lo abbracciai da dietro.
<Buon compleanno amore> sussurrai
<Ehi> sussurrò voltandosi, <grazie piccola>

Le nostre labbra si toccarono e le lingue si cercarono smaniose.
Ogni suo bacio era come il primo, non mi stancavano mai.
Lo strinsi forte a me.
<Grazie a te> dissi con il viso nascosto nel suo collo
<Per cosa?>
<Per essere quello che sei, ne abbiamo affrontate tante insieme e molte ne affronteremo, ma finchè ci sarai tu al mio fianco io non avrò più paura>

Mi guardò negli occhi e io ci lessi dentro tutto quello di cui avevo bisogno.
Non c'erano bisogno di parole.

La potenza dell'amore stava già illuminando tutto.

FINE

SPAZIO PICNIC ⭐️

Eccoci arrivati alla fine di "Destini incrociati".
Come sempre, spero che la storia vi sia piaciuta e che vi abbia lasciato qualcosa.
Vi ringrazio moltissimo per essere arrivati fino alla fine.
Fatemi sapere se vi è piaciuta. ❤️

Ci vediamo presto.

Denise

Destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora