Scappa Con Me (Fudoukidou) - DAY 2

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Ok, breve spiegazione prima del capitolo. Questi DAY 1, DAY 2 sono le one-shot che farò per una settimana, per la One-shot Week, quindi BASTA CON LE RICHIESTE. Vi ringrazio per l'attenzione e mi non mi dilungo ancora, buona lettura.
Richiesta da Giulia_Greenway Stonewall05
C'era un silenzio religioso, l'unico rumore che si sentiva era quello dei vestiti sbattuti con forza dentro lo zaino. Erano piegati in modo tale da occupare meno spazio possibile, pantaloni arrotolati, maglie schiacciate verso il basso e calzini e intimo in un angolo. Poi del cibo, tanto cibo, almeno fin quando non si sarebbe stabilizzato in una casa di qualcuno o cose così. Si aprì una la porta.
-Caleb...? Che stai facendo...?- chiese una voce flebile, mentre due occhi curiosi scutavano il ragazzo dal ciuffo ribelle.
-Non si vede? Sto facendo le valige, se così possono chiamarsi... - rispose distrattamente il ragazzo
-Perché?- si sorprese Jude
-Me ne vado-
A quel punto al rasta venne un colpo al cuore. Entrò e chiuse la porta alle spalle.
-Stai andando via... - sussurrò con le lacrime agli occhi. -Beh... Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, prima o poi-
Caleb e Jude dopo la perdita dei genitori vennero trasferiti in un orfanotrofio. Il castano era il suo unico amico, l'unico che gli parlava, che lo guardava, che lo faceva stare nel gruppo. Era l'unica persona gentile nei suoi confronti, perché la vita lì è dura. Devi cercare di farti rispettare senza che la gente ti metta i piedi in testa. Caleb ci riusciva facilmente, quindi erano tutti sotto di sé, e il rasta lo seguiva a cagnolino. L'unica differenza che Caleb trattava Jude con molto rispetto, quasi lo idolatrava, mentre gli altri li dsprezzava, li trattava  da schiavi. Molte volte il più piccolo gli diceva di smettere, di trattare tutti alla stessa maniera, ma lui era contrario. La cosa più triste è che lui era innamorato del ribelle, del ragazzo che lo aveva portato sempre con sé, che lo aveva protetto, e ora stava andando via. Forse doveva essere felice per lui, ma non lo era per niente, non ce la faceva, era troppo doloroso.
-Vai via, davvero? Caleb è una cosa bellissima- cercò di sforzarsi di sorridere sopprimendo i suoi sentimenti.
-Che?- disse lui con una smorfia di confusione mista a indifferenza
-Avrai delle persone che si prenderanno cura di te, magari andrai in una scuola migliore, ti troverai deo nuovi amici, ti innamorerai- a quelle parole gli si strinse il cuore, ma era la verità e non poteva negarla.
Caleb lo guardò un attimo sconvolto e poi abbassò la testa e sorrise beffarnamente.
-Non mi hanno mica adottato, me ne vado io-
Il ragazzo alzò di colpo la testa -Stai scappando? Non eri tu quello che non scappava mai da nulla?-
-Questo non è scappare in quel senso- disse il castano
-In quel senso?-
-Vedi, non si scappa dalle paure, dagli ostacoli, ma non se scappare può sistemare le cose. Vado via da questo posto di merda.-
Jude si preoccupò subito, e si fiondò da lui.
-Ma è pericoloso, sopravviverai lì fuori? Senza tetto sulla testa? Potresti morire!-
-Moltro meglio che stare qui- risposte freddo, e il rasta non potè dire niente.
Era un pessimo ambiente quello in cui vivevano, tutti avrebbero voluto scappare, ma l'idea di non essere all'altezza di sopravvivere lì fuori li faceva subito cambiare idea, nessuno aveva il coraggio, nessuno a parte l'amore della sua vita. Stava pensando a tutto quello che potrebbe succedere a colui che lo ha salvato da diventare un rifiuto umano, ma a distoglierlo dai suoi pensieri furono tre parole che uscirono propio dalla bocca dell'altro. "scappa con me."
-C-come?- lo guardò
-Ti sto dicendo di scappare con me-
-Ma io sono solo una palla al piede, non sarei capace di fare qualcosa di utile- farneticò.
Caleb perse la pazienza e lo sbattè al muro, facendolo sudare freddo.
-Meglio accompagnati dalla persona che si ama che da soli, giusto mio caro Jude- lo bloccò col suo corpo
Il ragazzo arrossì e scostò la testa. -T-ti stai dichiarando...?-
-Secondo te?- ghignò beffardo, per poi leccargli il collo.
Si sentì un gemito, e le mani del ragazzo con gli occhi rossi strinserò la maglia di Caleb.
-Ti stai eccitando? Per così poco?- lo guardò quasi incredulo, ma con malizia.
-N-Non prendermi in giro- sussurrò il rasta rosso.
-Non ti sto prendendo in giro, non è carino da parte tua-
Ci fu qualche secondo di silenzio, e poi Caleb sussurrò di nuovo.
"Scappa con me"

Fine

One-shot Inazuma Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora