Capitolo 4

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La sveglia suona alle 9.00 in punto. So che è domenica e dovrei pensare soltanto a dormire, ma i professori ci hanno caricato di studio, e se voglio passare l'anno nei migliori dei modi devo organizzarmi e non ridurmi a fare tutto all'ultimo.
Prendo il telefono e spengo la sveglia. Vedo le notifiche dei messaggi di Meg.
Meg. Ieri mi sono dimenticata di avvisarla che sarei andata a dormire più presto del solito.
Le rispondo subito. " Scusami Meg. Mi sono addormentata. Perdonami, perdonami, perdonami. Ti voglio tanto bene :) ti chiamo piùtardi."
Prendo dei vestiti comodi per non rimanere in pigiama, e mi dirigo verso il bagno.
Apro la porta e posiziono le mie cose sul mobiletto accanto al lavandino. Sto per spogliarmi quando noto qualcosa di strano.
Appoggiati al lavandino ci sono dei prodotti da uomo, che strano. Mio fratello non usa mai questo bagno. Lui ha il suo personale in camera sua, altro vantaggio di avere la camera al piano di sotto, oltre al fatto che se ti dimentichi qualcosa in camera tua non devi farti trentacinque scalini per andarla a prendere.
Inoltre non avevo fatto caso al fatto che fa parecchio caldo qui dentro.
Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti James, letteralmente nudo con solo un asciugamano in vita.
" Cerchi qualcosa? " E' calmissimo. Come fa ad essere così calmo.
" No ... io," Non riesco a parlare. Non so se sia dovuto all fatto che è nel mio bagno alle 9 del mattino quando la casa dovrebbe essere vuota, o perchè mi sta parlando ed è insomma... in quelle condizioni.
" Che ci fai nel mio bagno scusami?" Mi esce un tono più irritato del previsto. Ma non mi interessa, non dovrebbe essere qui.
" Non lo vedi? Ho appena finito di farmi una doccia. " Certo che ho capito che ha appena finito di farsi una doccia.
" Beh se devi farla anche tu, accomodati. Tranquilla non mi scandalizzo. E vedo nemmeno tu, dato che avevi già inizato a spogliarti."
Abbassa lo sguardo sulle mie gambe nude e solo ora mi rendo conto di non avere i pantaloni.
Sono abituata a dormire senza, è una specie di vizio. Dormo solo con una maglietta più grande di me due volte. Lo faccio da quando sono piccola. Anche quando fa freddo. Sono una cosa che non sopporto.
Prendo il mio cambio e cerco di coprirmi. James scoppia a ridere.
" Non mi ero accorta che eri qui, altrimenti non sarei entrata." E' la verità effettivamente, non mi ero accorta che c'era anche lui.
" E comunque perchè sei a casa mia alle 9.00 del mattino? Nessuno dovrebbe essere qui."
" Tuo fratello ha dato il permesso a me e agli altri di rimanere a dormire qui per questa notte. Ti va bene come risposta?" Perchè deve essere cosi stronzo?
Non rispondo. Prendo le mie cose ed esco dal bagno.
Mi infilo i pantaloni della tuta e dopo circa quindici minuti scendo in cucina. Ho tantissima fame.
Inizio a prepararmi il caffè e a tostarmi due fette di pane da fare con la marmellata quando inizio a senitre delle voci. Il cuore inizia a battermi all'impazzata. Ma perchè?
In cucina entrano Matt, Edward, Harry, Thomas e James.
Mio fratello alza lo sguardo e mi vede. Sembra sorpreso.
"Jo che ci fai già sveglia? Credevo stessi ancora dormendo." Ha ragione, di solito dormo fino a mezzogiorno di domenica.
" Devo studiare, così ho impostato la sveglia per non perdere tutta la mattinata." Cerco di fare altro mentre parlo con Thomas per non incrociare lo sguardo di James e dei suoi amici. Non avrà detto che sono entrata in bagno con lui vero? Spero tanto che sia riuscito a tenre la bocca sigillata.
" Ah capito. Mostro." Scoppia in una risata, e io lo seguo, ma la mia è una risata isterica.
"Beh dato che quando ti svegli presto non sei mai di buon umore. Come è iniziata la tua giornata?" Dio non me lo sta chiedendo veramente.
" Bene direi. " E' James a parlare. Se non si tappa subito quella boccaccia giuro che lo prendo a schiaffi.
Thomas lo guarda storto. Ma fa finta di niente e torna a guardarmi.
" Bene. Ora però scusatemi ma ho fretta. Le equazioni di secondo grado mi stanno chiamando. "
Prendo la mia colazione e mi precipito in camera mia.
Mentre esco dalla cucina sento qualcuno che dice : " Allora amico mio, te la sei spassata ieri sera con Rachelle? Che pezzo di merda, l'hai soffiata a tutti."
Capisco subito a chi è riferita questa domanda, James. A quanto pare ieri sera sono riusciti a fare le loro cose. Buon per loro. Non mi interessa.

Inizio a studiare le euqazioni di matematica e provo a fare qualche esrecizio. Mercoledì abbiamo il primo test e voglio fare una buona impressione. Dopo circa due ore che provo a fare un esercizio che non mi viene, decido di prendermi una pausa. Non sono abbatsanza concentrata. Continuo a pensare all' episodio di stamattina. Devo dire che James ha proprio un bel fisico. Ho notato anche le lentiggini sul dorso. Non che io ci abbia fatto caso, erano solo molto evidenti.
E' quasi mezzogiorno e sento salire in camera mia un profumo lasagna.
Scendo in cucina e trovo mio fratello mentre sforna la pasta.
Prendo la tovaglia e inizio a preparare la tavola mentre mio fratello mette la lasagna nei piatti. E' particolarmente silenzioso.
Ci sediamo. Sembra quasi che voglia dirmi qualcosa ma non sa come dirmelo.
"Jo scordatelo." Ecco appunto. Sono confusa.
" Scordarmi che cosa?"
" James. E' una testa di cazzo. " Dio non ci stavo nemmeno pensando a James, più o meno.
" Non so cosa ti passi per la testa, ma James è l'ultima persona su questo pianeta che potrebbe interessarmi." Mi viene da ridere. Davvero pensa che potrebbe piacermi uno come James? Mai nella vita.
" Va bene se siete amici Jo, a me sta bene. Ma non amici e qualcosa di più." Thomas sta esagerando. Sono scioccata.
" Thomas sai perfettamente che non sono un tipo da scopamico. Mi offende il fatto che tu possa pensare una cosa simile." Non ho più fame.
" Non sto dicendo questo. Ti sto solo mettendo in guardia da un mio amico, che conosco bene, e so quello che fa." Di nuovo questo discorso?
" So che non posso uscire con nessuno dei tuoi amici ma guarda, sinceramnete in questo momento non mi interessa nemmeno. Ho di meglio da fare. Come ad esempio studiare per passare l'anno di scuola con ottimi voti." Gli spunta un sorriso sul volto.
" Davvero non ti interesa nessuno? Nemmeno Matt? Lui posso affidartelo." Ridiamo insieme.
" Mhh, ci penserò." Matt è davvero carino. E' stato l'unico a farsi avanti la prima volta che ci siamo incontrati. Ma non è il momento ora, non devo sentirmi obbligata a uscire con qualcuno.
" Jo senti devo parlarti di una cosa." Spero non si tratti ancora si James. Non voglio sentir più nominare il suo nome fino ad almeno il prossimo fine settimana.
" Dimmi tutto."
" Ho sentito papà prima." Oh no. Queste sono brutte notizie in arrivo me lo sento.
" Mi ha avvisato del fatto che ha avuto problemi con la mamma." Fantastico.
" Da quello che ho capito non sono insieme in questo momento." Non riesce a guardarmi negli occhi, probabilemnte ha paura della mia reazione.
" Ci scommettevo." Alza lo sguardo su di me. Io continuo.
" Insomma, sono tre settimane che non tornano a casa e io è un mese che non sento papà." Lo avevo intuito già da un pò. Però era solo una suposizione. Ora invece è la realtà.
" Sta tranquillo Tom. Non ne faccio una tragedia. Sono adulti e sanno quello che fanno." Lo vedo rilassarsi.
Il tema genitori è un tema delicato per me e Thomas.
Finiamo di mangiare e io torno in camera mia e mi rimetto a studiare matematica.
Alle 18.00 finisco di studiare e mi sdraio sul letto, e senza nemmeno accorgermene mi addormento.

I Just Wanna Feel SomethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora