Capitolo 3

105 16 39
                                    

Il fine settimana è arrivato. Mio fratello starà fuori tutta la mattinata. Da quello che ho capito questa dovrà essere la festa della storia. Insomma dovranno ricordarsela tutti, quindi deve essere tutto perfetto.
Ne approfitto per fare una telefonata alla mamma. Anche se non abbiamo un rapporto vero e proprio a volte mi fa bene sentila.
" Ehy ciao mamma, tutto bene?" Sono quasi imbarazzata a parlare con lei.
" Ciao Josephine. Tutto alla grandissima. Voi? Tuo fratello ti sta trattando bene?"
" Si certo, lo fa sempre." Perchè fa questa domanda? Sa perfettamente cosa penso di Thomas.
" Allora, come è stata la prima settimana nella nuova scuola?"
" Bene, avresti potuto chiamarmi lunedì, non devo essere sempre io a cercarti mamma." Non so cosa mi sia saltato in mente, ma era da tanto che ci stavo pensando.
" Andiamo Jo, sai che ho tantissimo lavoro qui. Ti avrei chiamata ma non ho avuto tempo." Mi fa imbestialire.
" Non avevi nemmeno cinque minuti per sentire tua figlia? Va bene mamma usi sempre le stesse scuse ma va bene così." Decido di non voler continuare questa discussione, tanto è solo fiato sprecato.
" Si stasera io e Thomas ordiniamo una pizza e guardiamo la nostra serie su Netflix." Non posso dire a mamma cosa fa Thomas quando loro non ci sono. E' il nostro patto, e a me sta bene.
" Allora ti lascio a tuo fratello, salutamelo e divertitevi. Ci sentiamo, Josephine."
Chiudo la chiamata. Nemmeno cinque minuti. Ogni volta è sempre peggio. Papà non lo sento da un mese. Con lui è ancora peggio. Sinceramnte non so nemmeno se sta ancora insieme alla mamma, ma poco mi interessa. Sembra quasi che per loro io sia un peso.

Decido di non pensarci più e di chiamare Meg per dirle di venire a mangiare da me a pranzo. Accetta subito e in meno di venti minuti suona al campanello.
" Allora pronta per stasera? " Le chiedo iniziando la conversazione
" Si, come sempre. Sono sempre pronta per queste cene di famiglia." Dice con un tono ironico.
" E tu? Pronta a spararti una maratona di Lucifer su netflix ?"
" Assolutamente no." Scoppiamo a ridere.
Passiamo il pomeriggio a ripensare ai ricordi dell'estate. E' stata un'estate fantastica. Abbiamo passato tre mesi nella sua casa al mare a Miami. Un sogno.

Alle 18.00 in punto Meg torna a casa, per le 19.00 deve uscire e deve ancora prepararsi. Prima di uscire mi da un abbraccio forte e si scusa per non essere rimasta con me. Io le ripeto che non è colpa sua, ma delle sue assurde tradizioni e mi lascia con un sorriso sulle labbra.
Mio fratello è tornato da poco. Lo raggiungo in cucina.
" Ehy, Mostro."
" Ehy, stronzo. " Scoppia a ridere.
" Non devi per forza essere così cattiva sai? Fino a prova contraria sono io quello che ti ama di più in questo mondo."
" Ma tu mi chiami "Mostro" anche davanti ai tuoi amici Tom, è imbarazzante." Gli compare di nuovo il sorriso.
" Scusami adoro quel nomignolo." Gli tiro una pacca sulla spalla e poi lo aiuto con gli snack e le bevande per la festa.

Alle 9.00 iniza ad arrivare gente. Thomas permette alle persone di rimanere soltanto al piano di sotto. E' abbastanza grande per contenere parecchia gente.
Evita di far salire ragazzi al piano di sopra anche perchè c'è la mia stanza e quella dei miei genitori. Due territori intoccabili per Tom.
Infilo le cuffie e inizio a vedere la mia serie che sto guardando da due settimane, Lucifer.

Alle 11.00 mi accorgo di aver visto tre episodi, e decido di vederne un altro perchè sono arrivata a un punto fondamentale.
Sto morendo di sete quindi apro il mio cassetto per prendere la mia acqua gassata ma vedo che è finita. Provo a guardare sulla scrivania, ma niente da fare. Finita anche quella.
Accidenti avrei dovuto fare il pieno prima che iniziasse la festa. Ora mi tocca scendere a prenderla.
Mi infilo una felpa enorme e mi incappuccio in modo tale da non farmi riconoscere. Anche perchè non so quanto io voglia farmi riconoscere, date le mie condizioni.
Apro la porta e scendo le scale. Le persone occupano ogni punto della casa. In ogni angolo ci sono persone che si baciano e non solo, senza vergogna. Tutti hanno in mano un bicchiere rosso. Penso ci sia della vodka all'interno ma non ne sono sicura.
Un ragazzo mi oltrepassa e mi porge un bicchiere.
Sul serio ? Sono in pigiama e questo pensa che io sia qui per festeggiare?
Faccio una faccia schifata e mi avvio verso la cucina. Non è mai stato così difficle arrivarci.
Mi dirigo verso il frigo. Spero non abbiano finito l'acqua gassata, anche se non penso dato che qui bevono tutti solo alcool.
" Meno male che non bevevi." Mi giro di scatto pensando sia Thomas ad avermi beccato qui giù ma quando mi giro vedo James.
" Infatti non bevo. Sono venuta a cercare dell'acqua gassata ma a quanto parè non ce ne." Perchè mi sto giustificando?
" E perchè hai un bicchiere pieno di vodka in mano?" Allora avevo ragione, c'è della vodka all'interno.
" Sono scesa e un ragazzo me lo ha lasciato in mano, non ho nemmeno assaggiato. Ma comunque non devo rispondere alle tue domande non sei mica mio fratello." Divento nervosa quando c'è James.
" Non penso che tuo fratello sia felice di vederti con in mano un bicchiere pieno di vodka." Non sta facendo sul serio.
" Lui non è nessuno per dirmi cosa fare e cosa non fare se ho voglia di bere lo faccio, ora lasciami stare non so nemmeno perchè mi hai rivolto la parola." Devo rimanere calma.
Giro sui tacchi e me ne torno da dove sono venuta. Ma mentre mi giro inciampo in un bicchiere lasciato per terra, sono pronta a cadere per terra quando qualcuno mi prende per un braccio. James.
" Se non sei ubriaca, potresti almeno guardare dove metti i piedi? Ti ho appena salvato da una figura di merda colossale. " Non riesco a distoglere lo sguardo dalle sue labbra carnose. Siamo a pochi centimetri di distanza. Sto impazzendo.
Mi rimetto composta. " Grazie per avremi risparmiato la figuraccia. Per ricompensa ti regalo il mio bicchiere ricco di vodka. Tranquillo non l'ho bevuto. Non c'è il rischio di attaccarti la simpatia. Buonanotte."
Lo pianto in asso e torno in camera mia.

Appena entro in camera mi accorgo di non aver preso la mia acqua. Mi insulto per essere stata così stupida da aver pensato solo a rispondere a James  e non alla mia acuqa.
Mi sento accaldata. Mi guardo allo specchio e vedo che le mie guancie sono color rosso fuoco. Non capisco se sia la rabbia o James.
Stablisco che sia la rabbia per James a farmi reagire così. Passerà.

Mi siedo sul letto, infilo le cuffie e comincio a riguardare l'episodio di Lucifer.
Verso la fine della puntata sento aprirsi la porta della mia stanza e due persone entrano in camera mentre si baciano, non si accorgono della mia presenza fino a quando non inizio a parlare.
" Ma che cosa ?" Esclamo. I due smettono di baciarsi e capisco subito chi è il ragazzo. James. Pensavo non fosse fidanzato, dato il suo caratteraccio. Mi spiace per lei.
La ragazza mora inizia a parlare.
" Oddio scusami tanto. Pensavamo fosse il bagno. Tu devi essere Jospehine, la sorella di Thomas. Piacere io sono Rachelle e lui è James. Siamo degli amici di tuo fratello."
" Piacere mio, Rachelle. Oh lui lo conosco già. Comunque che ci fate qui? Non potete salire qui su a... baciarvi. " Sono sul punto di prendere a schiaffi sia James che questa ... Rachelle.
" Tuo fratello ha detto che c'era un bagno di sopra. Quello di sotto era occupato quindi siamo saliti  a, in realtà a, insomma a ..." Inizia Rachelle. Sembra imbarazzata.
" A divertirci un pò, non credo che a te interessi Cooper. Quindi ce ne andiamo."
Rimango senza parole. Seriamnete erano venuti nel bagno di sopra per fare sesso? E ovviamente sono finiti nella mia stanza.
Sono sempre più stupita della gente che vive in questo mondo.
Spengo il computer, chiudo la porta a chiave e vado sotto le coperte. Devo riprendermi da quello che è appena successo. Ho di nuovole guancie rosse. Lo sento. Non ho nemmeno bisogno di guardarmi allo specchio.
Dopo circa un ora riesco finalmente ad addormentarmi cercando di cacciare dalla mente questo ragazzo scontroso dalle tante lentiggini di nome James, che fino ad ora è riuscito soltanto a rendermi le situazioni difficili.

I Just Wanna Feel SomethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora