Capitolo 13

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Il resto della settimana trascorre velocemente e bene. Per il fine settimana io e Thomas abbiamo deciso di passarlo guardando film e mangiando tanto cibo. Ho bisogno di un weekend di pausa dopo lo strazio degli ultimi due.
Credo che inviterò anche Meg, a Thomas non da fastidio la sua presenza, soprattutto se sa che è una persona positiva per me.
E poi ormai si conoscono da una vita, io e Meg ci conosciamo da quando avevamo cinque anni.

Quando penso che tutto stia filando liscio e che non dovrò preoccuparmi di ragazzi per le prossime quarantott'ore, Thomas mi chiede:
" Ti va se invito anche Harry, Matt e James questa sera? Non facciamo casino, giuro. Passiamo una serata tutti insieme. Tra amici. Dobbiamo ancora finire di organizzare delle cose per il falò, e ho pensato che stasera fosse stato il giorno perfetto." Ah, il giorno perfetto. Semmai sarebbe "come rovinare il weekend perfetto di Jo".
Volevo passare del tempo sola con mio fratello e dare una tregua a tutti quelli nuove sensazioni che ho provato nelle ultime due settimane, che non mi hanno ancora abbandonata.
Ma comunque può invitare tutti per me, purchè non ci sia James. Già devo sopportarlo un ora a settimana al corso di biologia, ed è uno strazio. In più se continuiamo a vederci anche nei fine settimana, diventa stressante, io e lui non andiamo per niente d'accordo e litigare con lui anche questo weekend non ne ho voglia.
Ma non voglio far sospettare qualcosa a Thomas, quindi sicuramente non gli dirò di invitare tutti tranne James.
" Certo, nessun problema." Dico cercando di non apparire palesemente infastidita per la sua richiesta.
Trascorrerò un sabato sera sola. Sicuramente Non starò in loro compagnia, o almeno, non con James.
Probabilmente mi divertirei anche a stare insieme agli amici di mio fratello, sono davvero quasi tutti simpatici. James rovina tutto. Motivo per il quale non potrò godere della loro presenza sabato sera in casa mia.
" Ti adoro Mostro. Sei la migliore." Mi dice lasciandomi un bacio sulla guancia.
Io scuoto la testa e scoppio a ridere. Mi sembra di essere una mamma che ha appena comprato un nuovo giocattolo al bambino, per vederlo sorridere della sua conquista. Thomas si esalta per cos'è troppo piccole, ma credo sia una cosa di famiglia. Anche io mi baso soprattutto sulle piccole cose, non mi servono grandi gesti per capire com'è fatta una persona. E soprattutto non sono una persona che fa grandi gesti, mi piace pensare di notare le azioni più piccole e quasi invisibili delle persone che forse loro a volte nemmeno sanno di fare, ma per me sono le più importanti. A volte sono anche banali, ma nella vita niente è banale.

Prima che arrivi Meg voglio dedicarmi un pò a me stessa. Vado in bagno e decido di farmi qualche maschera nutriente, la mia pelle ha bisogno di essere nutrita dati i miei sbalzi di temperatura del corpo degli ultimi giorni, e dato che ho appena scoperto che ci saranno ospiti, sarà meglio rendersi più o meno presentabile. Non dico di dovermi preparare come se stessi andando a un galà, per carità. Ma almeno non sembrare una specie di barbona.
Mi sciacquo il viso con dell'acqua tiepida e poi decido di applicarmi una maschera al cocco. Profuma tantissimo e l'odore mi riporta all'estate. Alla spiaggia e al mare. Adoro il cocco. In tutti i sensi.
I miei grandi occhi verdi risaltano sul colore bianco della maschera. E le lentiggini che ho sul naso e sulle guance scompaiono a causa del tessuto della maschera che non è trasparente.
Mentre aspetto che la maschera faccia effetto scrivo un messaggio a Meg, e le mando una mia foto imbarazzante dove faccio una faccia stupida per avvisarla che stasera purtroppo non saremo sole e che avremmo dei fantastici ospiti. Aggiungo una di quelle faccine con la faccia irritata. Siccome è un messaggio e Meg non può riuscire a capire il mio stato d'animo, cerco di aiutarla aggiungendo delle emoji. Ma non so quanto possa funzionare. E questo è uno dei tanti motivi per il quale preferisco telefonare e parlare ore al telefono, piuttosto che scrivere dei miseri messaggi.
Dopo circa quindici minuti tolgo la maschera, e nel mentre sento anche suonare il campanello della porta.
Mi lavo di nuovo il viso, applico una crema idratante per completare la pulizia, e vado in camera mia per cambiare la maglia, per metterne una più presentabile. Diciamo che quella gialla con sopra un'immagine di due orsetti, non è molto sobria per una serata "tra amici", come ha detto Thomas.
È una maglia che uso solo ed esclusivamente per dormire, quindi sarebbe imbarazzante farla vedere a tutti.

I Just Wanna Feel SomethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora