Capitolo Nono

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15 agosto, ore 18:20, Roma.

Erano passati due giorni. Tancredi mi aveva scritto qualche messaggio stupido e Chiara aveva smesso di chiedermi cosa fosse successo. Stavo cercando di ricordarmi il motivo per il quale fossi lì e pensai che anche fossi tornata a casa mia, i pensieri avrebbero seguito le loro strada nella mia testa.
Ero stanca, non fisicamente, ero stanca di stare in questa stanza a pensare.
Avevo passato tutto il tempo a ragionarci, a chiedermi se avessi sbagliato a lasciare che potesse conoscermi. Ma ero ancora in tempo per cambiare rotta, per divertirmi e fare così tante cose che quello che era successo con lui sarebbe sembrato niente. Per la prima volta dopo due giorni, i miei pensieri avevano preso una strada diversa e per quanto non fosse ottima, decidi di seguirla.
Scesi dal letto e andai in soggiorno a chiamare Chiara e Vladimir.
Annika: "Ragazzi, avete piani per stasera?
Chiara: "Stare qui a guardare la tv non lo chiamerei un piano.."
Vladimir annuì all'affermazione della sorella.
Annika: "Io avrei una mezza idea..."
Entrambi guardavano in attesa il mio volto, in effetti dopo aver passato due giorni mogia non doveva sembrare troppo coerente questo mio atteggiamento.
Annika: "Potremmo prendere la macchina e andare in un locale che conosco, non è molto vicino ma se facciamo in fretta saremo lì per stasera."
Vladimir: "Farei di tutto per non vederti chiusa in quella stanza per altri due giorni, per me è un si"
Chiara: "Andiamo" disse alzandosi "vediamo cosa possiamo metterci."
Alla sua affermazione un sorriso si aprii sul mio volto e mi voltai subito, tornando in camera saltellando.
Saremmo andati al Piper, un locale che frequentavo quando ero più piccola e più incosciente. Non è il massimo se si vuole passare una serata tranquilla, ma se cerchi qualcosa che sovrasti il volume dei tuoi pensieri è perfetto.
Guardavo i miei cugini che ignari delle mie intenzioni, si stavano guardando allo specchio.
Eravamo tutti e tre ormai pronti. Vladimir indossava una maglietta e un pantalone nero, facendo sì che i suoi occhi azzurri risaltassero. Chiara aveva scelto un vestito pailettato, sarebbe stata visibile anche a chilometri di distanza ma infondo rifletteva perfettamente la sua personalità. Io avevo optato per un vestitino di pelle nero che lasciava davvero poco all'immaginazione. Non era assolutamente da me, infatti l'avevo pescato dall'armadio di Chiara, la quale ne sembrava entusiasta.
Intimai ai miei cugini di avviarsi mentre io prendevo le chiavi della macchina.
Ci avremmo messo un po', ma guidare non mi era mai dispiaciuto. 'Chissà se la vedrò così al ritorno' pensai sorridendo.

Eravamo arrivati al club e la musica si poteva sentire forte già dal parcheggio.
Annika: "Ecco a lei le chiavi" dissi al parcheggiatore, lasciando il mazzo cadere nelle sue mani.
Camminare sulla ghiaia del parcheggio con i tacchi era davvero frustrante e dalla faccia di Chiara potei notare la pensasse come me.
Per fortuna fummo subito dentro e l'aria pesante che si respirava non mi era mancata affatto. Non persi tempo e chiesi ai miei cugini se potessimo ordinare da bere. I due annuirono continuando a guardarsi attorno.
I locali della loro zona sono belli, ma sicuramente sono anche diversi da questo qui. La situazione è meno tranquilla, c'è gente che viene da posti diversi e l'età media è più alta.
Eravamo al banco e stavamo ordinando da bere, quando notai ci fosse la possibilità di prendere una sorta di kit. Comprendeva degli shots e drink diversi, così colsi subito l'occasione.
Annika: "Ragazzi! Guardate qui!
È perfetto, possiamo finalmente festeggiare così il mio arrivo da voi. Lasciate che ve lo offra."
Vladimir: "Annika, hai deciso di festeggiare dopo tutto questo tempo? Facendo ubriacare?" Disse ridendo e guardando la lista.
Chiara: "Non è mai troppo tardi, no?" Disse al fratello dandoli un leggero calcio da sotto la sedia. Ovviamente lo notai e pensai che i miei cugini quella sera mi avrebbero accontentata siccome credevano fosse il mio modo di essere finalmente felice dopo quei due giorni infernali. In parte, avevano ragione.
Era il mio modo di riprendermi, ma sicuramente non avevo le ingenue intenzioni che credevano loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2020 ⏰

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