Capitolo 11

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Meg's pov
"Scusa ancora per quello che é successo alla festa, ci siamo fatti tutti prendere dalla situazione, non volevo abbandonarti" mi dice Jess al cellulare, sento che è davvero dispiaciuta, "non ti preoccupare davvero" dico, il mio pensiero principale non é quello ora ma le parole che ho detto ad Alex, perché penso di provare qualcosa per te, continuano a rimbombarmi nella testa.

Non ero in me ma nonostante ciò ricordo, lei è stata così dolce a portarmi a mangiare e raccompagnarmi a casa. E oggi la dovrò vedere, andrò a casa sua, non so nemmeno se riuscirò a guardarla in faccia, sarà imbarazzante.

Mi preparo, mi metto una semplice felpa nera e i jeans. Sono agitata, scendo in salotto dove mi aspetta mia madre per accompagnarmi. Saliamo in macchina e partiamo.

"È una tua compagna quindi?" chiede mia madre seguendo le indicazioni che mi aveva mandato Alex in chat, "sisi" rispondo mordendomi il labbro inferiore, lo faccio sempre quando sono nervosa. Alex non abita tanto lontana da casa mia, soli due vicinati in là, dopo dieci minuti arriviamo al cancello di casa sua, saluto mia madre e scendo dalla macchina.

Suono titubante il campanello, é una grande casa bianca, con un bel giardino spazioso. Il cancello si apre e io percorro la stradina per arrivare davanti alla porta. Quando si apre mi trovo davanti una donna, abbastanza alta, é una bella donna, ha i capelli lunghi e mossi, gli occhi marroni, un fisico abbastanza snello e la pelle leggermente scura, probabilmente non era di Miami, sembra più latino americana.

"Ciao, tu devi essere Maggie" dice con un sorriso, sembra anche dolce, "si, sono io signora Taylor, piacere" dico leggermente imbarazzata dandole la mano, "dammi pure del tu tesoro, mi chiamo Anita. Entra entra" dice e io entro in casa. È una casa grande, appena entro ho davanti le scale, a sinistra c'è un grande salotto, con tre divani, la tv appesa al muro e un gran camino, a destra c'è la grande cucina.

Mentre mi fermo ad osservare la casa vedo un cane enorme che mi viene addosso, all'inizio mi spavento, si mette ad abbaiare, "calma Alaska" la signora Taylor calma la bestia. Appena si sdraia noto che è un Husky bellissimo, lungo pelo nero e bianco e occhi di ghiaccio. "É il nostro cane, tranquilla sembra grande e grossa ma in realtà é dolcissima" mi tranquillizza.

"Ahm...Alex?" chiedo titubante, "oh giusto, oggi il suo allenatore ha prolungato all'ultimo minuto l'allenamento. Appoggia pure le tue cose che ora andiamo a prenderla" mi dice e io appoggio il mio zaino sul divano nero di pelle, noto che in mezzo ai tre divani c'è un enorme tappeto rosso, davvero una bella casa.
"Andiamo?" mi guarda sorridendo, io annuisco e la seguo.

Saliamo sulla sua Range Rover, una macchina bellissima, i soldi non le mancano, penso tra me e me. "Allora tu devi essere la più brava della classe" dice mentre partiamo, "si diciamo che studio molto" dico con una leggera risata, "anche Alex é una secchiona, sta tutto il giorno sui libri" dice in modo sarcastico, ridiamo, lo so bene, lei fa quello che vuole.

"Alex fa boxe giusto?" chiedo, "si, anche se io non sono molto contenta, è uno sport abbastanza violento, ma lei ha sempre avuto questa passione sin da piccola" risponde, come biasimarla, la boxe non sembra uno scherzo, ci si può davvero fare male.

Arriviamo alla palestra di boxe, entriamo ed é proprio come nei film. Tanti sacchi e varie attrezzature da palestra, tanti ragazzi e alcune ragazze che si allenano. "Salve signora Taylor" dice un uomo avvicinandosi a noi. É giovane, sembra abbia sui trent'anni, è alto, con un fisico abbastanza pompato, un bel uomo biondo con gli occhi chiari, dev'essere il suo allenatore. "Salve mister" dice la madre di Alex, "allora, la leonessa si è decisa per il campionato?" chiede scambiandomi uno sguardo, "dice che non lo sa" dice Anita facendo spallucce, "signora sua figlia ha un buon potenziale, dovrebbe provarci" dice serio, la madre di Alex annuisce.

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