Capitolo 5

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MIA


La serata proseguì bene, avevo scoperto che Aria era una chiacchierona e tra me e me la ringraziai perché questo suo modo di essere mi aiutò ad uscire da diverse situazioni imbarazzanti.

Mark era simpatico e non riuscì a nascondere il suo palese interesse nei confronti della mia amica che ovviamente ne era più che felice.

Noah invece mi aveva fissato per tutta la sera.

Non lo definirei un ragazzo con la parlantina come poteva essere il suo amico, nient'affatto, direi che era piuttosto silenzioso ma ha gli occhi che lo tradiscono e nascondono un dolore inesorabile.

Il suo comportamento non fece altro che mettermi in imbarazzo, infatti cercavo di non guardarlo ma l'attrazione che c'era tra di noi era troppo palese. È come se lui al posto degli occhi avesse una calamita e i miei fossero fatti di ferro.

Sarei rimasta ore a guardarlo.

Era proprio bello.

Cercai almeno di non darlo a vedere, altrimenti mi avrebbe scoperta.


Una volta tornate a casa non sapevo cosa fare. In testa avevo solo il suo nome e il suo sguardo. In effetti non ci eravamo detti molto quindi era come se non lo conoscessi e il fatto che la mia mente non smettesse di pensare a lui mi dava fastidio.

Anche se non lo conoscevo i suoi occhi non lasciavano neanche un barlume di speranza alla felicità.

Era come se sapessi che con lui i guai sarebbero stati assicurati.

Non volevo che accadesse, non di nuovo.

«Non ti ha tolto gli occhi di dosso questa sera!» disse Aria interrompendo i miei pensieri.

 «Dici? Non ci ho fatto caso» risposi mentendo spudoratamente e lei lo sapeva.

«Si come no, non cercare di fregarmi, l'ho capito subito, da quando vi siete presentati che quel ragazzo non ti avrebbe lasciato indifferente» replicò decisa mentre stavamo per metterci a letto dopo aver preparato le cose per il giorno seguente.

«Pensala come vuoi, tanto te l'ho detto che la mia priorità sarebbero stati gli studi, e non sono ancora pronta per ricominciare con un ragazzo» risposi sicura di ciò che stavo dicendo.

In effetti era vero, tutto quello che le avevo appena detto lo pensavo. Erano passati cinque mesi ed ero riuscita a non pensare più come prima a Luke ma questo non significava che sarei stata di nuovo pronta a mettere in gioco i miei sentimenti. Il tradimento subito e il male provocato avevano lasciato un segno dentro di me indelebile e mi avevano fatto capire che è bello avere qualcuno vicino che ti vuole bene, ma è anche vero che più ti esponi e più grande è il rischio di stare male. E io ero già stata troppo male.

«Va bene, però ammettilo, anche lui non è male, anzi direi che è un grande gnocco» replicò sorridendo, un po' forse per smorzare la situazione.

 «Okay okay, questo lo ammetto. È un bel ragazzo» ammisi e finì la nostra conversazione. Aveva capito che non avrei aggiunto altro, così una volta a letto spensi la luce.

Cosa mi stava succedendo?

Non era da me pensare così insistentemente un ragazzo appena conosciuto.

Anche Aria aveva notato il suo atteggiamento, forse gli ho lasciato fraintendere qualcosa? Chiesi tra me e me, ma non mi diedi una risposta.

Pensai che l'indomani sarebbe stato bene parlarci, così da mettere in chiaro le cose e poter essere semplici amici.

Come d'incanto (INCOMPLETA e IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora