La vita dopo la morte

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Caro Diario,

sto scrivendo queste parole perché... non lo so, il professore ci ha chiesto di scrivere una pagina in cui racconto quello che preferisco. Quindi parlerò della mia vita dopo la morte. Mi sembra un'idea stupida, ma tanto vale...

Sono passati due anni dalla morte dei miei genitori. È stato difficile riprendermi, è stato un trauma perderli entrambi...

Un mese più tardi della loro morte, io e mio fratello Matthew siamo stati mandati in un orfanotrofio. Il più gettonato di Los Angeles, dicevano. Ci trattavano malissimo, ci picchiavano e alzavano la voce per qualsiasi ragione. Lo facevano anche con i bambini più piccoli.

Tutto grazie ai nostri zii che non avevano voluto prenderci in custodia.

Due mesi dopo siamo stati inaspettatamente adottati, da persone che non avevo mai sentito nominare: Alexander e Rosalie Dryston. Due persone che, come coppia, sono adorabili, ma come genitori lasciano molto a desiderare. Anche loro non hanno modi troppo garbati di educare.

Due anni dopo, e quindi recentemente, Matthew, all'età di diciannove anni, ha lasciato la casa per andare a frequentare un college fuori città. Sono rimasta sola. Prima di partire mi ha detto che verrà a trovarmi quando può, spera il più presto possibile. Senza di lui, però, il muro indistruttibile comincia a creparsi. Forse, il fatto di avere un'altra persona accanto sta aiutando questo muro a non crollare del tutto.

Quando sono stata adottata, i miei nuovi genitori hanno deciso di mandarmi alla migliore scuola superiore dei dintorni. Fortunatamente mi sono trovata bene, è molto esigente per essere un liceo, ma mi accontento. Una settimana dopo l'inizio, ho conosciuto una ragazza, Rydel Lynch. Si è mostrata subito simpatica e disponibile, abbiamo legato molto da allora. Adesso siamo migliori amiche. Ed è stata l'unica vera.

Mi ha fatto conoscere la sua famiglia, una famiglia davvero bella. In tutto sono cinque fratelli, compresa lei. Il più grande si chiama Rocky, non ho avuto la possibilità di conoscerlo bene perché, un mese dopo esserci presentati, ha lasciato la casa per andare a studiare fuori dal paese.

Riker, invece, è di un anno più grande di me; con lui ho stabilito un bel rapporto, siamo molto amici. È un tipo simpatico e dolce, intelligente e difficile da ingannare, ha un certo fascino.

Poi c'è Rydel che ha la mia stessa età ed ha un gemello. Sono molto diversi, fisicamente e caratterialmente. Entrambi hanno i capelli biondi, caratteristica tipica della maggior parte di questa famiglia, ed entrambi sono molto belli. Ti catturano con lo sguardo. Lei è simpatica, dolce, premurosa, intelligente, leale, fantastica.

Lui è un ragazzo estroverso, solare, simpatico, intelligente e furbo, sa essere dolce come sa essere presuntuoso, egocentrico e puerile. È dannatamente sexy, questo è certo. E sicuramente sa di esserlo. Il suo nome è Ross.

Ryland è il più piccolo, di sedici anni. Ha un bel carattere, ma qualche volta è chiuso nei miei confronti e mi dispiace. Lui è l'unico, insieme a Rocky e al padre, che ha i capelli marroni: buffo, no?

I genitori si chiamano Mark e Stormie, li adoro. Sono veramente bravi e gentili.

Questa famiglia mi ha aiutato molto, mi ha influenzata con la sua allegria e la sua unicità. Grazie a loro sono cambiata molto. Ognuno ha fatto la sua parte: Rydel mi è sempre stata vicina e mi ha sempre compresa, è l'unica, dopo mio fratello, che mi conosce così bene; Riker è costantemente gentile con me e disposto ad ascoltarmi; Ryland ed i genitori anche.

Ross. Ross è il problema. Ovviamente non è a conoscenza di tutto il mio passato, tralasciando l'episodio dei miei, ma potrebbe almeno cercare di farmi sentire bene. Invece si limita ad infastidirmi e ad umiliarmi in tutti i modi. Non fa altro che prendermi in giro e ridere di me, cerco sempre di non farci molto caso, ma ferisce comunque. Eppure è un bel ragazzo, quando è con i suoi amici è veramente simpatico. Una volta era diverso, invece ora siamo nel bel mezzo di una guerra.

L'uno contro l'altra.

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