–– Ross? –– sussurra una voce che sarei capace di riconoscere tra mille. Il mio cuore prende a battere più velocemente, mi metto a sedere di scatto.
–– Laura? Che ci fai qui?
–– Non riesco a dormire, ti dispiace se sto un po' qui con te? –– domanda timidamente facendosi avanti a piccoli passi scalzi.
–– Certo, vieni.
Lei entra chiudendosi la porta alle spalle, attenta a non fare rumore. Da quel poco che riesco a vedere, indossa una maglietta larga, a maniche corte, che le arriva fino a metà coscia, un pigiama molto ambiguo. Mi guarda incerta, come se avesse bisogno di un ulteriore permesso per avvicinarsi. Ha bisogno di una spinta.
–– Capito –– le dico alzandomi, la prendo in braccio e la lascio andare sul mio letto. Ridacchia insieme a me. Mi sdraio accanto a lei, portando le mani dietro la nuca, e la guardo. –– Come stai? –– le chiedo, anche se già so che questa domanda per me non avrà mai una vera risposta.
–– Non lo so, mi sento un po' meglio ma... ho sempre una sorta di peso nel petto che non riesco a spiegarmi, ma che mi fa vivere male, con la paura che anche la più piccola cosa possa farmi crollare definitivamente –– risponde lei girandosi nel letto e scrutandomi. Wow... non mi sarei mai aspettato una tale sincerità da parte sua nei miei confronti: è così strano sentirla rivelare il suo stato d'animo, ma soprattutto sentirla sicura di ciò che prova.
–– È la prima volta –– le faccio notare.
–– Cosa? –– storce la testa.
–– È la prima volta che sei sincera con me riguardo a come ti senti.
Lei mi fissa senza dire niente, con uno sguardo leggermente scosso dalla notizia che le ho appena dato e un accenno di sorriso sulle labbra.
–– Cosa posso fare per farti stare bene? Non credo tu sia venuta qui per altro.
–– Sono venuta qui per te. Perché quando sono con te, riesco a non pensare al disastro che è la mia vita e perché mi fai ridere anche quando sono triste.
Mi lascia spiazzato, senza una risposta da darle: non mi sarei mai aspettato che queste parole uscissero proprio dalla sua bocca. Non so veramente cosa dire.
Prima che io possa provare a ribadire, lei si avvicina a me e appoggia la testa sulla mia spalla, poi alza lo sguardo su di me e sorride. Ha due occhi profondi, che sono in grado di rapirti, gli stessi occhi che mi hanno catturato la prima volta che l'ho baciata, giocando ad obbligo o verità, ed ora non desidero altro che rifarlo. Voglio baciarla, non resisto più, ne ho bisogno altrimenti potrei uscire di testa.
Inaspettatamente, è lei a sconvolgere la situazione: con una mossa rapida e leggera si siede a cavalcioni sopra di me, posa le mani dietro la mia nuca e mi tira a sé. Ora siamo seduti, avvinghiati l'una all'altro. Afferra con forza il colletto della camicia bianca che indosso e poggia le sue labbra sulle mie con dolcezza. In un solo attimo la testa inizia a girarmi e mi sento stordito, ma in modo piacevole. Finalmente ho ottenuto ciò che bramavo intensamente da giorni. Essere a diretto contatto con lei mi fa stare così bene, come se tutti i miei problemi sparissero e ci fossimo solamente io e lei al mondo. Il dolce bacio che mi regala, tuttavia, diventa ben presto tutt'altro che casto: faccio pressione sulle sue labbra, chiedendo accesso, che lei accorda schiudendo la bocca. Le nostre lingue iniziano a giocare e a danzare per un tempo che sembra inesauribile. Ci baciamo ardentemente, con foga e al contempo sento l'eccitazione crescere.
Mi sdraio piano piano e lei segue il mio movimento. I nostri corpi sono schiacciati l'uno sull'altro, muovendosi allo stesso ritmo, spinti dalla passione. Le nostre intimità sono a contatto, separate dalla sola biancheria intima. Sento che sto diventando sempre più duro. Lascio vagare le mie mani su tutto il suo corpo: dalla schiena, ai fianchi, fino alle cosce.

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One Moment
FanfictionCome può un solo attimo essere sufficiente a cambiare una vita intera? Laura e Ross si odiano da sempre, ma tutto cambia quando scorgono qualcosa l'uno negli occhi dell'altra. Niente sarà più come prima.