Capitolo 20

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Ok forse questo è il modo sbagliato per superare la cosa.
Ne ho parlato solo con Lea e Camilla che mi hanno subito tranquillizzata.
Lea andó all'ospedale per farsi dare più informazione e accertamenti mentre io continuai a parlare con cami.
C:secondo me dovresti dirlo a pay
Io:nono, già abbiamo litigato. Credo che sia meglio così, se lui si allontana da me non soffrirà.
C:e questo il punto. Tu non morirai!
Io:e chi lo dice
C:sei sempre stata una ragazza positiva non puoi abbatterti così
Io:ma sono positiva, qua si tratta di essere realisti mia cara.
C:non esci da camera tua da tre giorni e Lea ti porta il cibo in stanza, per lo più non vuoi vedere nessuno. Tuo fratello sta cadendo in paranoia e Payton non sa che cazzo fare.
Credo che tu le persone le faccia soffrire di più così. Pensaci
Disse prima di uscire da camera mia.
Forse ha ragione... ho forse no.
Non ci capisco più niente.

1 settimana dopo
Le cose non sono cambiate.
Il cancro è sempre lì, non migliora ma non peggiora.
Lea e Camilla andarono di nuovo all'ospedale.
Ero chiusa in camera mia ma stavo morendo di fame, quindi decisi di scendere nella speranza che non ci fosse nessuno.
Entrai in cucina ma
P:Asia!
Io:no ti prego
Sussurrai girata di spalle
J:ti prego girati
G:dobbiamo parlare
Io:non è il momento ragazzi. Davvero
J:ma la smetti?
P:non puoi girare in questa casa è far finta che nessuno di noi esista
Io:scusate ma continuerò a farlo
Dissi girandomi
G:no tu non lo farai, saresti davvero un gran maleducata
J:e poi senza un motivo valido. Tutto ciò non ha un cazzo di senso
Io:c'è un motivo
P:e allora diccelo
Io:volete davvero sapere il motivo?!
Urali
Io:HO IL CANCRO VA BENE? HO UN FOTTUTISSIMO TUMORE AL CERVELLO.
J:non è divertente...
Io:no, non lo è affatto.
Incominciai a piangere per poi cadere sulle mie ginocchia.
Jaden era immobile con le mani nei capelli e Gabriele guardava un punto fisso di fianco ai fornelli.
Payton non esitó un attimo a venirmi in contro.
Mi prese in braccio e mi fece sedere sul tavolo.
Aprii le gambe per far spazio al suo corpo e poi le avvolsi intorno al suo bacino.
Lo abbracciai ed iniziai a piangere rumorosamente sulla sua spalla.
Quanto mi è mancato. È una droga.
Mi strinse forte a lui, come se avesse paura di perdermi.
Con una mano mi massaggiava i capelli.
P:shh, piccola perche non me lo hai detto?
Io:avevamo litigato e non volevo farvi soffrire
Singhiozzai
Mi riabbraccio più forte di prima.
Andammo in salotto, così gli avrei spiegato meglio la situazione.
Mio fratello si sedette per terra e Gabri su una poltrona mentre il mio migliore amico sul divano.
Cercai un posto dove sedermi quando lui mi indicò le sue gambe.
Mi accomodai sopra di lui ed iniziai a spiegare.
J:ma Lea lo sa?
Io:si lo sa. Ora è all'ospedale con Camilla.
J:sei una gran testa di cazzo, quando pensavi di dircelo?
Io:in realtà avrei preferito non farlo. Tanto non ne uscirò viva da qua.
P:ma che cazzo dici
Disse girandomi verso di lui.
P:e ovvio che sopravviverai sei una guerriera e c'è la farai.
Le lacrime ricominciarono a rigare il mio viso e anche il suo.
Ero davvero stanca perció mi addormentai sul suo petto.

Heyy belle, come state?
Vi sta piacendo come storia o dovrei cambiarla?

𝗝𝗨𝗦𝗧 𝗔 𝗩𝗜𝗥𝗨𝗦?; 𝗽.𝗺.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora