capitolo 12

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Asia pov
Era passata una settimana esatta dal nostro litigio e se ve lo state chiedendo si, il mio orgoglio come sempre aveva avuto la meglio perciò non lo richiamai.

Nonostante i suoi messaggi e le sue chiamate continuai ad ignorarlo finché grazie a Dio, mi resi conto che forse era meglio chiarire.

Sapevo essere una bambina quando mi impegnavo, ma d'altronde l'unica cosa che non volevo e che mi aveva sempre spaventata era il fatto di essere presa in giro.

Erano le quattro perciò da lui sarebbero state le dieci, non esitai altro tempo e provai a chiamarlo.

Dopo tre squilli dove il mio cuore martellava pesantemente contro il mio petto, la sua voce si rianimò nelle miei orecchie dopo quella che era sembrata un'eternità.

'asia...' Pronunciò il mio nome facendomi salire i brividi. Sembrava deluso da una parte e speranzoso da un'altra, il che non rendeva molto facile la situazione.

'payt...' lo richiamai, dall'altra parte ci fu solo silenzio da parte sua e capí che probabilmente sarei dovuta essere io ad iniziare una conversazione.

'sei solo? dobbiamo parlare' chiesi cercando di non far tremare la mia voce per i sensi di colpa che iniziavano a farsi vivi.

'certo che sono solo' rispose facendo trasparire un minimo di fastidio nella sua voce.

Bene, forza, devi soltanto chiarire e dire quello che pensi, mi dissi.

'a-ascolta, io ti ho mandato tutto quello che ho ricevuto, non posso sapere se quelle cose le hai scritte tu o-'
Cercai di spiegare ma fui subito interrotta dalla sua voce che si fece parecchio alta.

'porca troia Asia ma ti sembra che possa scriverti certe cose? avevi detto che ti saresti fidata di me e ora? non ti fai sentire per una cazzo di settimana per paranoie tue!'

Sbottò, provai a procedere ma lui riprese in mano il discorso più infuriato di prima.

'quella foto era nel mio telefono perché l'aveva fatta Ashley cazzo, ma non hai visto la mia faccia?! non so come sia finita nelle storie dio!'

'parliamo di Ashley, non mi hai detto che era lì o sbaglio?!'
urlai pure io, se proprio bisognava dirla tutto, nemmeno io ero totalmente nella parte del torto.

'sicuramente preferisco sapere come stai piuttosto che perdere tempo parlandoti di lei. Nemmeno ci siamo guardati Asia,si è avvicinata solo oggi e ieri sera...' disse stavolta calmandosi.

'ok...'

Riflettei su ciò che mi aveva appena detto, non era stato lui a mettere la storia quindi chi poteva essere stato se non lei?

'payt ma, hai per caso lasciato  il telefono ad Ashley?'

Non rispose e si mise a pensare per un po' finché ad un tratto parlò.

'no però ero salito in camera a prendere dei fogli e avevo lasciato vicino a lei il mio telefono per si e no 10 minuti!'

'perfetto, è stata lei' Conclusi in parte felice della scoperta.
In parte perché avevo la certezza che non era stato lui a scrivermi quelle cose però allo stesso tempo lo avevo trattato male per nulla.

'Dio giuro che la ammazzo quella prima o poi' Sospirò sbuffando pesantemente.

Calò il silenzio dove nessuno dei due osava parlare.

'mi dispiace...' riuscì finalmente a scusarmi '...non avrei dovuto comportarmi così, avrei dovuto crederti, te lo avevo promesso io...scusami' parlai velocemente mortificata al mille per mille.

'è tutto ok, sei perdonata però ti prego fidati di me' la fece sembrare quasi una supplica.

Sorrisi dolcemente 'lo farò, te lo prometto'

Payton pov
Dopo aver salutato Asia e aver finalmente chiarito, mi diressi a passo spedito al piano di sotto dove la prima cosa che feci fu strattonare la bionda per un braccio portandola fuori.

"Payyt, tutto bene?" Sorrise falsamente avvicinandosi troppo al mio petto.

"che cazzo ti salta in mente eh?" la spinsi contro il muro sentendo la rabbia ribollirmi nelle vene in maniera mostruosa.

"che ho fatto?" come al solito fece finta di nulla continuando a sistemarsi i suoi capelli di merda.

"hai preso il mio telefono e ti sei permessa a scrivere ad Asia? cazzo Ashley ma ti svegli?" cercai di mantenere la calma ma in quel momento sembrava impossibile.

"oddio per così poco" rise odiosamente "che è successo? la verginella si è offesa?" la sua risata uscì aspra e crudele costringendomi a serrare i pugni per non stamparle uno schiaffo sul muso.

"finiscila se non vuoi essere presa a pugni" la minacciai a denti stretti.

"sei diventato debole payton, la puttanella ti ha contagiato?" provocò avvicinandosi ma stavolta aveva superato il limite.

Afferrai violentemente i suoi capelli tirandoglieli all'indietro, facendola sospirare dal dolore e fu costretta a guardarmi in faccia.

"ancora una parola Ashley e ti spacco quella faccia di merda che ti ritrovi"

Questa in risposta ghignò abbassandosi il top scollato come se quest ultimo avesse potuto distrarmi.

"i capelli potresti tirarmeli in altri contesti"

La lasciai andare disgustato andandomene via, altrimenti nessuno mi avrebbe impedito di ucciderla.

"va al diavolo stronza!"

21:10
2 notifiche da 'smile <3'

Sorrisi automaticamente vedendo le vecchie e care notifiche fare ritorno.
Presi il computer e come di tradizione stammo in chiamata tutta la notte.

Questo capitolo è stato fatto solamente per spiegare cosa è successo con la storia di Ansley ma spero vi sia piaciuto lo stesso ;)

𝗝𝗨𝗦𝗧 𝗔 𝗩𝗜𝗥𝗨𝗦?; 𝗽.𝗺.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora