The one that got away

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Sono Kim Namjoon. TI ricordi di me? spero di si.

Ti sto scrivendo da questo posto perché volevo dirti che mi manchi. Mi manchi da impazzire.

Non so da quanto io sia qui, da quanto non mi pensi, da quanto il tuo cuore ha smesso di battere per me.

Non mi ricordo molto, ma tu sei una delle poche cose di cui mi ricordo; i tuoi capelli tra le mie dita, il tuo sorriso quando mi guardavi, il rossore sulle tue guance quando ti dicevo cose non proprio caste. ma la cosa che mi manca più di te sono i tuoi occhi.

Era così bello quando passavamo ore distesi sul letto a fissarci, con un'intensità tale da non riuscire nemmeno a spiegarlo.

Tutte quelle volte che venivi a casa mia, senza nemmeno che lo sapessi, e ti addormentavi abbracciata a me mentre io componevo.

Mi ricordo quella volta che al super mercato ti diedi un bacio e tu diventasti rossa perché "non baciarmi così in pubblico. Dopo pensano che siamo degli sporcaccioni"

Io ti risposi con una risata di gusto e, giusto per infastiditi, lo feci di nuovo.

Però tu, nonostante quello che avevi detto, me lo lasciasti fare perché eri così timida ma così vogliosa che prendevi coraggio solo se ti convincevo a fare cose che sola non avresti mai fatto.

Sai, mi ricordo anche del nostro primo incontro.

Era sera. Io ero nel mio solito bar che mi bevevo una birra assieme ai miei amici. Ad un certo punto degli schiamazzi attirarono la nostra attenzione facendoci girare verso l'entrata del bar.

Un gruppo di ragazzi e ragazze entrarono. alcuni erano brilli altri no.

"Ragazzi devono essere quelli del liceo, ve ne avevo parlato. Il mio ragazzo mi aveva detto che venivano per festeggiare la fine della scuola." questo è quello che disse taehyung, uno dei miei amici.

Mi ricordo che scrutò la folla dii almeno 30 o 40 ragazzi e ragazzi, poi alzò il braccio con un sorriso stampato in volto.

si stava avvicinando a noi un ragazzo: capelli neri, pieno di orecchini, vestito con un paio di jeans, un maglione a collo alto e la giacca di pelle nera come tutto il resto del suo outfit.

Il modo in cui camminava faceva pensare a un cattivo ragazzo e il modo in cui era vestito anche, però, non appena arrivò da noi e vidi il suo viso, giovane e con sorriso da coniglietto stampato in volto, mi fece cambiare idea.

Non salutò nessuno fin quando non baciò il suo ragazzo. Si presentò dandoci la mano, uno per uno. Il suo nome era Jungkook non parlammo molto. Disse che doveva andare da una sua amica, che era li solo per il partner e non poteva abbandonarla, aggiunse poi che non le piaceva molto stare da sola con persone che non conosceva.

E cavolo, in quel momento ebbi l'dea più bella della mia vita.

"Falla venire qui! così fa nuove amicizie!" dissi sorridendo al ragazzo di appena 18 anni.

"oh okay. vero" e sparì tra la folla degli ex studenti del liceo che ne festeggiavano la fine.

Stette via per circa 10 minuti, poi tornò.

Camminava sempre con quel passo da bad boy, solo che non era solo: una ragazza camminava dietro di lui più lentamente e con passo decisamente meno sicuro di quello del corvino.

"Ragazzi lei è t/n, la mia migliore amica." disse Jungkook appena arrivarono da noi.

Tu sbucasti da dietro le sue spalle.

Eri così tenera con quei capelli lunghi leggermente mossi, un paio di occhiali neri e un leggero sorriso imbarazzato. Dicesti un semplice "ciao" ma bastò per farmi capire che non ti avrei più mollata. credimi, quando volevo qualcosa non me la lasciavo sfuggire.

In Another Life - Kim Namjoon [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora