"Grazie zia, grazie per tutto." Dissi, appoggiando la testa sulla spalla di zia Francis.
"Voglio che tu sia felice, bambina mia." Replicò, abbracciandomi forte. Chiusi gli occhi, ispirando il profumo alla lavanda che io avrei riconosciuto sempre.
Quando mi staccai dall'abbraccio di mia zia, mi abbassai a scompigliare i capelli ad Adam, il piccolo ometto di casa Layton. "Ehy, ometto, comportati bene, eh!" Gli dissi, lasciandogli un bacio sui capelli biondi cenere prima che lui sbattesse un piede a terra, mettendosi a braccia conserte.
"Io mi comporto sempre bene." Ribatté, sbuffando e guardando male la mamma. Risi sotto i baffi, vivendo gli ultimi momenti prima di imbarcare. Mi sarebbero mancati tanto, tutti e due.
In quei tre mesi erano stati la mia roccia, e non sapevo davvero cosa avrei fatto se non fossero stati accanto a me. Erano stati la mia spalla, quella spalla a cui appoggiarti quando capisci che stai per cadere. Ma lei è lì, e sai che potrai quasi toccare terra, ma ci sarà lei a rialzarti. Sempre.
"I passeggeri del volo Orlando-Manhattan sono pregati di dirigersi al gate. L'aereo decollerà tra quindici minuti." La voce metallica mi riportò alla realtà, e così mi voltai verso una delle parti della mia famiglia, consapevole che l'avrei rivista non dopo poco tempo.
Sorrisi, cercando di mantenere un'aria da dura, ma mi sciolsi non appena Adam si attaccò alla mia gamba, pregandomi di restare lì. "Torna presto, promettilo." Disse, allungando il mignolo verso il mio.
Allungai il mio mignolo verso il suo, lasciando che una lacrima scappasse al mio controllo. "Io torno sempre, ricordatelo." Gli promisi, scompigliandogli i capelli.
Abbracciai un'ultima volta Francis. "Mi mancherai, bambina mia." Disse, appoggiando la guancia sulla mia spalla. Restammo così per qualche minuto, poi ci staccammo allo stesso momento dall'ultimo abbraccio.
"Ricordati sempre ciò che ti ho detto in questi mesi, eh." Si raccomandò, ed io obbedii, sicura del fatto che mai avrei abbandonato ciò che mi aveva ripetuto assiduamente.
Non lasciare che qualcuno distrugga il tuo cuore, ricordati che nessun altro sarà capace di mettere insieme i tuoi brandelli, solo te stessa.
Me lo aveva ripetuto sin dal primo giorno, quando ormai aveva capito, seppure non mi fossi confidata subito, che c'entrava qualche ragazzo. E io non lo avrei mai dimenticato.
Lanciai un ultimo sguardo alla mia famiglia, voltandomi per ritornare alla mia vecchia vita da newyorkese.
Feci tutti i controlli, dirigendomi, poi, sull'aereo che mi avrebbe riportata a casa.Non appena mi sedetti al mio posto, posai lo sguardo fuori dal finestrino.
Mi mancava la mia famiglia e mi mancavano i miei amici. All'inizio, Jared e Grace avevano smesso di parlarmi, convinti del fatto che non mi fossi fidata abbastanza di loro. Poi, quando avevano scoperto cosa fosse successo, me li ero ritrovata ad Orlando, con due valigie tra le mani e la notizia che sarebbero restati una settimana con me.Grace mi aveva raccontato che, una sera, Jared aveva dato il via ad una rissa con lui, quando appunto quest'ultimo aveva tirato in ballo la nostra quasi-relazione. Jared non ci aveva più visto ed avevano finito per fare a botte, fino a quando Colton non li aveva separati ed erano stati tutti cacciati dal locale.
Durante quei mesi, ero stata in contatto con tutti, anche con Brayden. Lui e Grace avevano, finalmente, intrapreso una relazione e da lì a poco sarebbe nata anche la piccola Victoria, il loro angelo, come aveva detto Brayden una volta al telefono.
A dire la verità, casa mi mancava parecchio. Mi mancava svegliarmi con la consapevolezza che avrei trovato la mia famiglia al piano di sotto, e mi mancava sapere di poter incontrare i miei amici ogniqualvolta ne avessi avuto voglia.
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AGAIN 2
Teen Fiction-ECCO IL SEQUEL DI AGAIN- Dopo aver scoperto Davis e Lauren a letto, Alison decide di scappare ad Orlando, con l'intenzione di restare lì qualche settimana. In realtà, tornerà solamente quattro mesi dopo, a metà settembre, dopo aver ricevuto la lett...